Quota 102, decisi gli importi da destinare alle pensioni nel 2022

Decisi gli importi da destinare alle pensioni per i contribuenti in uscita con Quota 102

Pubblicato: 13 Novembre 2021 12:26Aggiornato: 6 Maggio 2024 10:55

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Il superamento definitivo di Quota 100 ha aperto la strada a nuove forme di pensionamento anticipato, tra cui la tanto chiacchierata “Quota 102”. Dal 2022, approvata la nuova legge di bilancio, sarà quindi riconosciuta l’uscita dal lavoro prima del tempo, senza penalizzazioni sull’assegno previdenziale versato dall’Inps. Nelle ultime ore, quasi a ufficializzare il passaggio al nuovo sistema, sono anche state fornite le prime stime riguardanti gli importi da destinare alla misura nonché il numero di persone che ne beneficeranno a partire dal prossimo anno.

Quota 102, gli importi delle pensioni nel 2022

Come riportato nella relazione tecnica della manovra 2022, l’importo medio da destinare agli assegni pensionistici con Quota 102 è pari a 26 mila euro e in totale a partire dal prossimo anno.

Il costo dell’intervento ammonta a 175,7 milioni di euro, arrivando a coprire le richieste di un numero di potenziali beneficiari pari a 16.800 persone. La platea si allarga poi l’anno successivo, arrivando a 23.500, per poi ridiscendere nel 2024 a circa 15 mila persone.

Complessivamente, tra il 2022 e il 2025, la spesa per Quota 102 sarà di ben 1,7 miliardi di euro. Anche per far fronte a questo nuovo investimento, contemporaneamente, caleranno le risorse per finanziare Quota 100, che – come già detto – terminerà il prossimo anno e non verrà più rifinanziata dopo il 2022.

Quota 102, come funziona il pensionamento anticipato dopo Quota 100

La misura destinata a sostituire Quota 100 si distingue principalmente per l’aggiunta di un anno sia al cumulo contributivo che all’età anagrafica minima richiesta per accedere al pensionamento anticipato. Questa modifica sostanziale comporta un’ulteriore attesa per coloro che desiderano accedere alla pensione in anticipo rispetto all’età ordinaria pensionabile. Essa avrà senza dubbio un impatto significativo sui piani di pensionamento dei lavoratori, poiché prolungherà il periodo di lavoro necessario per accedere alla pensione anticipata. Coloro che avevano pianificato di andare in pensione anticipatamente secondo le regole di Quota 100, quindi, dovranno ora considerare questa ulteriore restrizione e probabilmente ritardare i propri piani di pensionamento.

Con Quota 102, dunque, potranno andare in pensione coloro i quali hanno raggiunto:

  • un’età anagrafica pari a 64 anni;
  • un totale di almeno 38 anni di contributi.

Dalla somma di 64+38, infatti, il nome di “Quota 102”. Unica eccezione, le lavoratrici donne, alle quali è richiesto un anno in meno.

Pensione anticipata, qualche informazione in più…

Quota 102 non sarà l’unico strumento di pensionamento anticipato riconosciuto dal legislatore ai contribuenti. Con la manovra 2022, infatti, sono stati confermati:

  • Opzione Donna la cui età di uscita rimane fissata a 58 anni (59 per le lavoratrici autonome). Il governo ha infatti deciso di non aumentare l’età anagrafica per l’uscita anticipata delle lavoratrici nel testo finale della riforma pensioni che sarà presentato in Parlamento. Pertanto, le lavoratrici che possiedono almeno 35 anni di contributi potranno ancora andare in pensione secondo i requisiti attuali, senza alcun aumento dell’età prevista,
  • Ape Sociale, con nuove categorie saranno incluse per i lavori gravosi. Tra le 15 già esistenti, si aggiungeranno i maestri della scuola primaria e dell’infanzia, i magazzinieri, gli estetisti, i portantini, gli operatori addetti alla consegna delle merci, i lavoratori delle pulizie, i conducenti di veicoli e di macchinari mobili e di sollevamento, e altre ancora,
  • L’uscita anticipata per i lavori usuranti ovvero quelli coinvolti in attività particolarmente faticose, i lavori notturni a turni e/o durante tutto l’anno, gli operatori nella cosiddetta “linea di montaggio e i conducenti di veicoli con una capacità di almeno 9 posti, impiegati nel servizio pubblico di trasporto collettivo.