Pensioni, nel Dl Aiuti via libera agli aumenti: tutti gli importi

Una delle novità più importanti introdotte dal governo Draghi nel decreto Aiuti bis, particolarmente attesa dagli italiani, è l'aumento delle pensioni

Pubblicato: 6 Agosto 2022 08:00

Foto di Miriam Carraretto

Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Una delle novità più importanti introdotte dal governo Draghi nel decreto Aiuti bis, particolarmente attesa dagli italiani, è l’aumento delle pensioni, sotto a una certa cifra. Lo scorso gennaio le pensioni erano già state adeguate al tasso d’inflazione rilevato dall’Istat pari all’1,7%, ma poiché l’aumento dei prezzi definitivo è stato poi dell’1,9%, l’incremento pensionistico non è stato possibile.

Ora invece, al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione che quest’anno è altissima e sostenere il potere d’acquisto dei pensionati, in via eccezionale il governo uscente ha stabilito una rivalutazione delle pensioni di ben il 2,2%.

Di quanto aumentano le pensioni e quando

Mentre in piena campagna elettorale i partiti provano a posizionarsi anche rispetto a proposte sul superamento della tanto criticata legge Fornero, le misure che intanto porteranno all’aumento dell’assegno pensionistico sono due. La prima è relativa al conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni, per l’anno 2021, pari allo 0,2%, che viene anticipato al 1° ottobre 2022.

La seconda misura riguarda le more dell’applicazione della percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2022 con decorrenza 1° gennaio 2023, con riferimento al trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento per ciascuna delle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, inclusa la tredicesima.

Viene riconosciuto in via transitoria, limitatamente a queste tre mensilità e rispetto al trattamento mensile determinato sulla base della normativa vigente prima dell’entrata in vigore del dl Aiuti bis, un incremento del 2%. L’aumento non rileva, per l’anno 2022, ai fini del superamento dei limiti reddituali previsti per il riconoscimento di tutte le prestazioni collegate al reddito.

L’incremento delle pensioni pari al 2,2% scatterà a partire dal mese di ottobre 2022. Come detto, l’aumento riguarda anche la tredicesima mensilità pagata a dicembre.

Quali pensioni aumentano

La rivalutazione si applica alle pensioni erogate da:

  • INPS
  • gestioni dei lavoratori autonomi
  • gestioni sostitutive
  • gestioni esonerative
  • gestioni esclusive
  • gestioni integrative
  • pensioni dirette
  • pensioni indirette
  • pensioni di reversibilità.

Le aliquote: tutti gli aumenti

Ma di quanto aumentano quindi le pensioni? L’incremento non sarà uguale per tutte le pensioni, ma dipenderà dalle fasce di reddito corrispondenti. Ecco nello specifico le aliquote:

  • 100% dell’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo pari a 523,83 euro (pari a 2.062 euro)
  • 90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo (fino a 2.577,90 euro)
  • 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo (oltre i 2.577,90 euro).

Il decreto Aiuti bis prevede che l’aumento del 2% venga riconosciuto qualora il trattamento pensionistico mensile sia complessivamente pari o inferiore a 2.692 euro, ossia fino alla soglia dei 35 mila euro annui. Superata questa cifra, la rivalutazione non si applica nemmeno con la riduzione al 75%.

Per dare un esempio pratico, supponiamo che un pensionato attualmente riceva un assegno mensile di 1.000 euro. Con l’aumento previsto a partire da ottobre e per i successivi tre mesi fino a dicembre, questo pensionato vedrà un incremento di 22 euro al mese sul proprio assegno. Allo stesso modo, se consideriamo un pensionato con un assegno mensile di 2.000 euro, l’aumento previsto comporterà un incremento di 44 euro al mese sul suo assegno pensionistico.

Tali esempi illustrano in modo chiaro e tangibile l’impatto dell’aumento previsto sulle pensioni. Anche se i cambiamenti possono sembrare modesti su base mensile, nel corso di un intero anno possono rappresentare un sostanziale miglioramento nel reddito dei pensionati, contribuendo a migliorare la loro situazione finanziaria complessiva.