Pensioni, arrivano i controlli dell’INPS: il calendario

L'Istituto di previdenza riprenderà a breve i controlli sui pensionati con residenza all'estero. Ecco le date da rispettare

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Tempo di controlli per i pensionati esteri. Con il messaggio n. 3102 dell’11 agosto, infatti, l’INPS ha fornito nuove indicazioni sullo svolgimento dei controlli “sull’esistenza in vita” di chi percepisce una pensione italiana ma ha stabilito la propria residenza all’estero.

Come noto, per poter percepire l’assegno pensionistico vivendo all’estero è necessario sottoporsi a controlli periodici da parte dell’Istituto di Previdenza, così che i funzionari possano accertare la loro “esistenza in vita“. Controlli che, a causa dell’emergenza sanitaria e della quarantena scatenata dal Covid, sono stati forzatamente sospesi e che riprenderanno solamente nelle prossime settimane. Con il messaggio 3102, l’INPS comunica ai pensionati esteri il calendario e le modalità con le quali avverranno le verifiche.

Controlli sull’esistenza in vita dei pensionati esteri: le date

Stando alla comunicazione dell’Istituto di Previdenza, le verifiche sull’esistenza in vita dei pensionati residenti all’estero avverranno in due fasi distinte.

La prima partirà il 1 ottobre per concludersi il 28 febbraio 2021 e riguarderà i residenti in Sud America, Centro America, Nord America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, gli Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi. La seconda prenderà il via a fine gennaio 2021 per terminare sei mesi più tardi e riguarderà i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. Inoltre, da ottobre 2020 a febbraio 2021 avverranno le verifiche per i pensionati di Europa, Africa e Oceania che, a causa dell’insorgere del nuovo Coronavirus, non sono riusciti a completare le verifiche per il biennio 2019-2020.

Pensioni all’estero: come avvengono le verifiche di esistenza in vita

Nel messaggio, l’INPS fornisce dettagli anche sulle modalità con le quali avverranno le verifiche. I pensionati del primo gruppo (e quelli residenti in Europa, Oceania e Africa che non hanno completato le procedure per il biennio in scadenza) hanno tempo per inviare l’attestazione di esistenza in vita fino al 5 febbraio 2021. Se ciò non dovesse accadere, i pensionati con residenza all’estero potranno ritirare l’assegno di pensione di marzo in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. Nel caso in cui non si dovesse presentare nessuno, il pagamento della pensione verrà sospeso a partire dalla mensilità di aprile.

Per coloro interessati alla seconda “ondata” di controlli, sarà fondamentale inviare le attestazioni nella prima metà di giugno. Nel caso in cui non sia fornito alcun documento, sarà possibile ritirare la mensilità di luglio in contanti presso gli sportelli Western Union. Tuttavia, se non vi sarà alcuna attestazione, il pagamento sarà sospeso a partire dalla mensilità di agosto.
Sarà quindi importante rispettare tempestivamente i termini stabiliti per la presentazione delle attestazioni al fine di evitare interruzioni nei pagamenti successivi. Tale procedura è infatti essenziale per garantire la regolarità e la trasparenza dei flussi di pagamento, oltre a contribuire alla prevenzione di possibili abusi o frodi nel sistema.
Per coloro che si trovano nella situazione di dover presentare tali attestazioni, è consigliabile dunque la tempestività e l’accuratezza nella raccolta e nell’invio della documentazione richiesta. In caso di difficoltà o dubbi sulla procedura, sarà comunque possibile rivolgersi agli uffici competenti per ricevere assistenza e chiarimenti.
Infine, sarà opportuno tenere presente che il mancato rispetto dei termini stabiliti potrebbe comportare conseguenze finanziarie, come la sospensione dei pagamenti a partire dalla mensilità di agosto. Pertanto, è consigliabile agire prontamente per evitare eventuali inconvenienti o ritardi nei pagamenti delle prestazioni.