Come calcolare quando andare in pensione oggi e quali sono i requisiti INPS

Leggi ed emendamenti modificano continuamente i requisiti necessari per andare in pensione: come calcolarli oggi

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Redazione

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La nuova Legge di Bilancio sta per apportare modifiche sostanziali al sistema previdenziali, che attualmente è regolato dalla Riforma Fornero e da successive aggiunte.

Il governo ha infatti l’intenzione di cambiare le attuali regole pensionistiche della Legge Fornero per permettere ai lavoratori di accedere alla pensione anticipata con la Quota 100 e non solo. Tale modifica dovrebbe coinvolgere circa 400.000 lavoratori e, secondo i partiti di maggioranza, creerebbe spazio per altrettanti giovani nel mondo del lavoro.

Nonostante il desiderio di superare la Legge Fornero, però, la Quota 100 rappresenterà una possibilità di pensionamento anticipato, ma non sostituirà completamente le attuali norme pensionistiche.

Ci sarà, poi, Opzione donna che è un beneficio economico concesso su richiesta alle lavoratrici dipendenti e autonome che, entro il 31 dicembre 2018, hanno acquisito i requisiti richiesti dalla legge e scelgono il sistema di calcolo contributivo per la pensione. La domanda che ci si pone è quindi quando sarà possibile andare in pensione oggi e quali sono i requisiti INPS.

Pensione oggi: quando sarà possibile lasciare il lavoro

Per capire quando è possibile andare in pensione oggi, bisogna fare riferimento alle norme approvate contenute nella Legge di Bilancio 2018, che hanno modificato i requisiti per i lavoratori riguardo l’accesso alla pensione di vecchiaia. In particolare, i lavoratori possono accedervi solamente al compimento dei 66 anni e 7 mesi di età, insieme alla maturazione di 20 anni di contributi.

Per quanto riguarda la pensione anticipata, potrà essere richiesta dai lavoratori uomini con 42 anni e 10 mesi di contributi, e dalle lavoratrici donne, dopo 41 anni e 10 mesi. Per poter accedere quindi alla pensione anticipata, è necessario calcolare i requisiti imposti dall’Inps, sulla base dei contributi previdenziali versati. A differenza della pensione di vecchiaia, l’età del lavoratore potrebbe variare.

Il nuovo cambiamento in vista 

Dal 1 gennaio 2019, ci sarà un nuovo cambiamento: i requisiti contributivi richiesti dall’Inps, devono infatti adeguarsi alla speranza di vita. Per i lavoratori uomini ci vorranno quindi 43 anni e 3 mesi, mentre per le donne gli anni di contributi diventeranno 42 e 3 mesi.

Per le lavoratrici donne è prevista anche l’Opzione Donna, che permette sia alle lavoratrici del settore pubblico sia a quelle del settore privato di andare in pensione in anticipo con un assegno calcolato in base al sistema contributivo. L’unico requisito richiesto è che le lavoratrici autonome abbiano raggiunto almeno 35 anni di contributi. L’Opzione Donna è valida per le lavoratrici iscritte all’assicurazione generale obbligatoria, mentre coloro che sono iscritte alla gestione separata non vi posso accedere.

Come calcolare gli anni di contributi 

Per il calcolo della pensione, è necessario tener conto del periodo di lavoro regolare e dei contributi figurativi. Si dovrà quindi considerare l’estratto conto Inps e, se presenti periodi di contribuzione in casse differenti, sommare tali periodi per anticipare la data utile alla pensione. Nel fare questo passaggio, si dovranno considerare i coefficienti di trasformazione: 1 anno corrisponde a 52 settimane, 1 giorno a 0,19259 settimane, 1 mese a 4,333 settimane.

È possibile inoltre avvalersi dello strumento “La mia pensione” presente sul portale Inps: qui si può calcolare il momento della pensione e verificare l’ammontare dei contributi versati dal lavoratore. Per utilizzarlo, è necessario usare il proprio PIN o SPID personale e accedere alla piattaforma online.