Surroga del mutuo nel 2025, quale scelta conviene fra muoversi subito o attendere ancora

Oggi la surroga del mutuo è conveniente e potrebbe convenire sempre di più nel corso del 2025. Ma i dazi di Trump potrebbero costringere la Bce a invertire il quadro

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 3 Febbraio 2025 07:00

A gennaio 2025 è arrivato il quinto taglio consecutivo operato dalla Bce al costo del denaro, in risposta al rallentamento dell’inflazione. E, di conseguenza, dopo mesi in cui i mutui hanno raggiunto il massimo, è iniziata una fase discendente soprattutto per quelli a tasso variabile che sono andati avvicinandosi sempre più agli importi dei mutui a tasso fisso.

La surroga del mutuo ha sperimentato un vero e proprio boom: sempre più italiani si sono avvalsi della portabilità del mutuo, totalmente gratuita, che permette di trasferire il contratto dalla banca stipulante a un’altra che offre condizioni più vantaggiose. Ma su questo scenario di distensione pesa l’incognita Donald Trump.

Perché la surroga conviene oggi

Nel quarto trimestre del 2024 il numero di cittadini che hanno fatto richiesta di surroga del mutuo è salito al 35,6%, come riferito dall’Osservatorio di MutuiOnline.it.

Chi oggi ha un mutuo a tasso fisso può avvalersi della surroga gratuita andando alla ricerca di condizioni più vantaggiose presso un’altra banca, mentre il margine è tendenzialmente meno generoso in caso si tenti la rinegoziazione del mutuo presso la propria banca. Nella seconda metà del 2025, il riequilibrio atteso fra tasso fisso e tasso variabile aumenterà il ventaglio di opzioni per l’utenza.

Secondo Facile.it e Mutui.it, la rata di un mutuo standard a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni, sottoscritto a gennaio 2022 per l’acquisto della casa, potrebbe scendere di circa 17 euro nei mesi a venire passando dagli attuali 666 euro a 649 euro. Il risparmio può arrivare a 30 euro mensili su un mutuo a 30 anni. I mutui a tasso fisso continuano a rivelarsi più convenienti rispetto a quelli variabili, anche se la forbice si va riducendo mese dopo mese.

Se il trend del 2025 dovesse seguire quello del 2024, i vantaggi potrebbero essere ancora più marcati. E qui sta il nodo: attendere che i tassi scendano ancora, dopo eventuali ulteriori tagli della Bce, oppure muoversi subito?

Incognita Donald Trump sui mutui

Cosa c’entra Donald Trump, il 47° presidente degli Stati Uniti, con il mutuo stipulato da una famiglia per l’acquisto di un bilocale nella periferia est di Cinisello Balsamo?

C’entra, purtroppo. Come è noto, l’aumento o il taglio del costo del denaro è uno degli strumenti con i quali la Bce affronta l’andamento dell’inflazione nell’eurozona. Si tratta, in sintesi, del costo che un cittadino o un’azienda deve affrontare per prendere in prestito del denaro. Il taglio dei tassi rende più convenienti i mutui e i prestiti, stimolando il mercato immobiliare, gli acquisti e gli investimenti delle aziende.

Dopo la guerra dei dazi a Canada, Messico e Cina, Donald Trump ha annunciato che “abbastanza presto toccherà all’Europa“. Un portavoce dell’Ue ha ostentato sicurezza dichiarando che “l’Unione europea resterà fedele ai suoi principi e, se necessario, sarà pronta a difendere i propri interessi legittimi”, ha fatto sapere un portavoce della Commissione. Ma la presidente della Bce, Christine Lagarde, è stata più concreta, specificando che eventuali dazi Usa contro l’export europeo possono avere un impatto sull’andamento dell’inflazione. E, di conseguenza, possono costringere la Banca centrale europea a rialzare i tassi, spingendo nuovamente i mutui all’insù.

Aspettare o no

Quando la Banca centrale europea alza i tassi di interesse, l’impatto sulla surroga del mutuo può essere significativo. Chi ha stipulato un mutuo negli anni di tassi bassi difficilmente troverà oggi condizioni migliori, mentre chi ha acceso un mutuo durante la cavalcata dell’inflazione potrebbe trarre benefici.

Dopo l’introduzione di eventuali dazi contro l’Europa, l’effetto Trump non sarebbe immediato. Si assisterà, verosimilmente, a una serie di eventi secondo il più classico effetto domino: aumento dell’inflazione, reazione della Bce, ritocco all’insù delle offerte delle banche. Tenendo conto di questa eventualità, occorrerà muoversi tempestivamente per chiedere la surroga del mutuo.