Estinzione anticipata del mutuo parziale e completa: cos’è

In questo articolo scoprirai cosa significa estinguere il mutuo in anticipo, come farlo, i vantaggi che puoi ottenere e tutto ciò che devi sapere per procedere.

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Enzo Claudio Calanducci

Dottore Commercialista e Revisore Contabile

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, si occupa principalmente di fiscalità ordinaria e straordinaria d'impresa e svolge attività di consulenza tributaria, societaria e contabile.

Pubblicato: 29 Gennaio 2025 09:20

L’estinzione del mutuo è un’opportunità che permette al mutuatario di saldare il debito residuo in anticipo rispetto al piano di ammortamento prestabilito. Si tratta di una scelta che può comportare significativi vantaggi economici, come la riduzione degli interessi complessivi o la chiusura definitiva del rapporto con l’istituto di credito.

Cos’è l’estinzione anticipata del mutuo

L’estinzione anticipata del mutuo rappresenta la possibilità di rimborsare il capitale residuo prima della scadenza prevista dal contratto. Questa operazione si traduce in un alleggerimento del carico economico legato agli interessi, che vengono calcolati solo sul debito effettivamente esistente.

Dal punto di vista contrattuale, l’estinzione anticipata può essere effettuata in due modalità principali:

  • Estinzione totale, in cui il mutuatario rimborsa l’intero debito residuo, concludendo definitivamente il rapporto con la banca;
  • Estinzione parziale, in cui viene versata una somma aggiuntiva per ridurre il capitale residuo, mantenendo comunque attivo il piano di ammortamento.

Grazie alle normative vigenti, per i mutui stipulati a partire dal 2007 non sono previste penali per l’estinzione anticipata. Tuttavia, per quelli stipulati in precedenza, è possibile che siano ancora applicati costi ridotti secondo accordi specifici.

La differenza tra estinzione parziale e completa del mutuo

La principale differenza tra estinzione parziale e completa risiede nell’impatto sul rapporto con la banca e sull’onere residuo.

  • Estinzione parziale: consente di ridurre il debito residuo senza chiudere il mutuo. Questa scelta offre al mutuatario due opzioni: diminuire l’importo delle rate, mantenendo invariata la durata del mutuo, oppure accorciare il periodo di rimborso. È una soluzione ideale per chi desidera alleggerire l’impegno economico mensile o ridurre la durata complessiva del finanziamento.
  • Estinzione totale: implica il pagamento del debito residuo in un’unica soluzione, chiudendo il mutuo. Questo significa liberarsi completamente di ulteriori obblighi finanziari e, nel caso di mutui ipotecari, ottenere l’estinzione automatica dell’ipoteca sull’immobile. Tale scelta è indicata per chi dispone delle risorse necessarie e desidera eliminare qualsiasi vincolo con l’istituto di credito.

Ogni scelta comporta vantaggi specifici. L’estinzione parziale offre maggiore flessibilità finanziaria, mentre quella totale garantisce una chiusura definitiva del debito. In entrambi i casi, è consigliabile valutare attentamente la convenienza economica dell’operazione, considerando costi, interessi risparmiati e obiettivi personali.

Quando conviene fare l’estinzione del mutuo

L’estinzione anticipata del mutuo può essere conveniente in diverse situazioni, a seconda delle specifiche esigenze e condizioni finanziarie del mutuatario. È particolarmente indicata quando i tassi d’interesse applicati al mutuo sono elevati, poiché consente di ridurre o eliminare gli interessi futuri, generando un risparmio significativo.

Inoltre, è una scelta vantaggiosa per chi dispone di una liquidità aggiuntiva, derivante, ad esempio, da un’eredità, un bonus lavorativo o risparmi accumulati, e desidera utilizzarla per ridurre il proprio indebitamento. Anche la fase in cui ci si trova nel piano di ammortamento è un fattore determinante: nei mutui con ammortamento alla francese, un’estinzione anticipata effettuata nei primi anni permette di massimizzare i benefici economici, poiché le rate iniziali sono composte principalmente da interessi.

Infine, l’estinzione anticipata può essere considerata un’opzione strategica per chi desidera accorciare la durata del mutuo, diminuire l’importo delle rate o liberarsi completamente dall’impegno finanziario. Tuttavia, prima di procedere, è essenziale valutare la convenienza economica, considerando eventuali penali, costi aggiuntivi e alternative d’investimento, al fine di fare una scelta consapevole e mirata alle proprie esigenze.

Come fare l’estinzione anticipata

Procedere con l’estinzione anticipata del mutuo richiede una serie di passaggi e considerazioni importanti:

  1. Verifica delle condizioni contrattuali: prima di tutto, è essenziale leggere attentamente il contratto di mutuo per individuare eventuali clausole relative all’estinzione anticipata, come penali o costi aggiuntivi, soprattutto per i mutui stipulati prima del 2007.
  2. Richiesta del conteggio estintivo: è necessario contattare la banca per ottenere il conteggio estintivo, ovvero il calcolo preciso del capitale residuo da rimborsare, comprensivo di eventuali interessi maturati e spese amministrative.
  3. Valutazione della convenienza economica: prima di procedere, è opportuno analizzare se l’estinzione anticipata sia la scelta finanziariamente più vantaggiosa, considerando i risparmi sugli interessi e confrontandoli con possibili rendimenti di altri investimenti.
  4. Comunicazione formale alla banca: una volta deciso, si deve inviare una comunicazione scritta all’istituto di credito, manifestando l’intenzione di estinguere anticipatamente il mutuo. Questa comunicazione può essere effettuata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o posta elettronica certificata (PEC).
  5. Pagamento del saldo dovuto: dopo aver ricevuto il conteggio estintivo, si procede al pagamento dell’importo indicato, assicurandosi di rispettare le modalità e le tempistiche concordate con la banca.
  6. Richiesta della documentazione finale: è importante ottenere dalla banca una dichiarazione che attesti l’avvenuta estinzione del mutuo e, nel caso di mutui ipotecari, assicurarsi che l’ipoteca venga cancellata dai registri immobiliari.

Seguendo questi passaggi con attenzione e avvalendosi, se necessario, della consulenza di un esperto, si può procedere all’estinzione anticipata del mutuo in modo efficace e senza inconvenienti. In particolare, è importante ricordare che, nel caso di mutui ipotecari, la cancellazione dell’ipoteca è un passaggio automatico e gratuito in Italia per i mutui estinti dopo il 2007. Tuttavia, il mutuatario può verificare presso il conservatore dei registri immobiliari che l’operazione sia stata registrata correttamente.

Prima di avviare la procedura, è consigliabile pianificare con cura le proprie finanze per evitare di impegnare eccessivamente la liquidità disponibile. Un’adeguata pianificazione consente di ottenere i massimi benefici dall’estinzione anticipata, migliorando al contempo la stabilità finanziaria a lungo termine.

Quando si può fare l’estinzione anticipata

L’estinzione anticipata del mutuo è generalmente consentita in quasi tutti i casi, offrendo al mutuatario la possibilità di ridurre o saldare completamente il debito residuo prima della scadenza naturale del piano di ammortamento. Questa flessibilità consente di abbattere i costi legati agli interessi futuri e di ridurre l’impegno finanziario verso l’istituto di credito.

Per i mutui stipulati dopo il 2 febbraio 2007, le normative italiane hanno eliminato l’applicazione di penali per l’estinzione anticipata nei contratti relativi all’acquisto o alla ristrutturazione di immobili adibiti ad abitazione o per attività economiche. Questo rende l’operazione vantaggiosa e priva di costi aggiuntivi per il mutuatario.

Per i mutui sottoscritti prima di tale data, invece, potrebbe essere prevista una penale contrattuale da corrispondere all’istituto di credito. Tali penali dipendono dalle condizioni fissate al momento della stipula e variano in base al tipo di tasso applicato al mutuo, che può essere fisso, variabile o misto. Pertanto, è fondamentale verificare con attenzione il proprio contratto di mutuo per accertarsi dell’eventuale presenza di penali e del loro impatto economico. Questa verifica permette di fare una scelta informata e di valutare se l’estinzione anticipata sia davvero conveniente.

La penale da pagare per l’estinzione anticipata del mutuo

Per i mutui stipulati prima del 2 febbraio 2007, l’estinzione anticipata può comportare costi aggiuntivi sotto forma di penali, che sono strettamente legate al tipo di tasso d’interesse e al momento in cui viene effettuata l’estinzione.

Nei mutui a tasso variabile, le penali tendono a essere inferiori rispetto a quelli a tasso fisso. Generalmente, nella prima fase del mutuo, la penale può raggiungere al massimo lo 0,50% del capitale residuo. Negli ultimi anni del piano di ammortamento, invece, si riduce progressivamente fino ad azzerarsi, soprattutto negli ultimi due anni. Questo schema consente una maggiore flessibilità per chi desidera estinguere il mutuo in prossimità della scadenza.

Nei mutui a tasso fisso, le penali possono essere più consistenti nella prima parte della durata del finanziamento. Ad esempio, durante la metà iniziale del piano di ammortamento, la penale può arrivare fino all’1,90% del capitale residuo. Questa cifra si riduce gradualmente con il passare degli anni, raggiungendo lo 0,20% durante il terz’ultimo anno del mutuo e azzerandosi negli ultimi due anni. Questo schema riflette il fatto che i mutui a tasso fisso comportano per le banche un rischio maggiore di mancati guadagni quando vengono estinti anticipatamente.

Per i mutui a tasso misto, le penali variano in base al tipo di tasso in vigore al momento dell’estinzione. Ad esempio, se il tasso è variabile al momento della richiesta di estinzione, le condizioni applicate saranno quelle previste per i mutui a tasso variabile.

Le normative italiane stabiliscono, inoltre, che le penali applicabili non possono mai eccedere una soglia prestabilita. Ad esempio, durante il terz’ultimo anno di ammortamento, la penale massima consentita è dello 0,20%, mentre negli ultimi due anni non è prevista alcuna penale. Questi limiti mirano a tutelare il mutuatario, riducendo l’impatto economico dell’estinzione anticipata.

Come calcolare l’estinzione del mutuo

Per determinare l’importo necessario all’estinzione anticipata del mutuo, è fondamentale comprendere il capitale residuo ancora da rimborsare e considerare eventuali penali previste dal contratto.

Il capitale residuo rappresenta la somma del debito ancora in essere al momento dell’estinzione. Questo valore può essere individuato consultando il piano di ammortamento fornito dalla banca, dove sono dettagliate le quote di capitale e interessi per ciascuna rata. In alternativa, è possibile richiedere alla propria banca un conteggio estintivo, che fornisce l’importo esatto del capitale residuo aggiornato alla data prevista per l’estinzione.

È importante considerare che, per i mutui stipulati prima del 2 febbraio 2007, potrebbero essere previste penali in caso di estinzione anticipata. Queste penali variano in base alle condizioni contrattuali e al tipo di tasso d’interesse applicato (fisso, variabile o misto). Per i mutui stipulati dopo tale data, grazie alla normativa vigente, l’estinzione anticipata è generalmente priva di penali.

Supponiamo di avere un mutuo con le seguenti caratteristiche iniziali:

  • Importo iniziale del mutuo: €150.000;
  • Durata del mutuo: 20 anni (240 mesi);
  • Tasso d’interesse fisso: 3% annuo;
  • Rata mensile: €832,65.

Dopo aver pagato 15 anni (180 rate), decidiamo di estinguere anticipatamente il mutuo.

  1. Determinazione del capitale residuo:

Dopo 15 anni, consultando il piano di ammortamento, troviamo che il capitale residuo è di circa €38.500, poiché una parte significativa del mutuo è stata rimborsata durante i primi anni, che includono principalmente la quota degli interessi.

  1. Calcolo della penale:

Supponiamo che il contratto preveda una penale dello 0,50% sul capitale residuo per l’estinzione anticipata. In questo caso, la penale sarà:

€38.500 × 0,50% = €192,50.

  1. Importo totale da versare:

Sommando il capitale residuo alla penale, otteniamo l’importo necessario per l’estinzione:

€38.500 + €192,50 = €38.692,50.

In questo esempio, l’importo richiesto per estinguere anticipatamente il mutuo sarà di €38.692,50.

Quando ci si avvicina alla fine del piano di ammortamento, il vantaggio economico dell’estinzione anticipata può ridursi, poiché la maggior parte degli interessi è già stata corrisposta nei primi anni. Tuttavia, procedere con l’estinzione potrebbe comunque risultare conveniente per liberarsi di ulteriori obblighi finanziari, eliminando le rate residue e migliorando la propria situazione patrimoniale.

Per garantire un calcolo accurato e valutare la convenienza dell’operazione, è sempre consigliabile richiedere un conteggio estintivo ufficiale alla banca e confrontare i risparmi sugli interessi futuri con eventuali penali o costi aggiuntivi.