Mutui, il tasso fisso rimane più vantaggioso del variabile

L’età media dei richiedenti è leggermente aumentata, sfiorando i 40 anni e mezzo. La sicurezza economica è uno degli aspetti principali per concedere un finanziamento

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 14 Febbraio 2025 07:00

Negli ultimi anni, il mercato dei mutui ha attraversato una fase complessa, ma dalla seconda metà del 2024 ha registrato una ripresa grazie alle politiche monetarie della Bce. Secondo l’osservatorio congiunto Facile.it e Mutui.it, rispetto all’anno precedente sono aumentati sia l’importo medio richiesto, che ha raggiunto i 134.358 euro (+5%), sia il numero delle domande di finanziamento (+13%). Anche il valore medio degli immobili acquistati con mutuo è salito nel 2024, attestandosi a 209.160 euro (+5%).

Cresce l’età media di chi chiede il mutuo

Focalizzando l’analisi sulle richieste di mutuo per l’acquisto della prima casa, si conferma una crescita sia dell’importo medio richiesto, che ha raggiunto i 139.236 euro (+5%), sia del valore medio dell’immobile, salito a 191.677 euro (+3%). Rimangono invece pressoché invariati l’età media dei richiedenti (37 anni e mezzo) e la durata del piano di ammortamento (26 anni).

Parallelamente, l’età media dei richiedenti è leggermente aumentata, sfiorando i 40 anni e mezzo, un dato influenzato dall’incremento delle richieste di surroga, passate dal 21% nel 2023 al 29% nel 2024, spinte dal calo dei tassi di interesse applicati ai mutui. Dall’analisi della professione del mutuatario, emerge che la sicurezza economica è uno degli aspetti principali richiesti dagli istituti di credito per concedere un finanziamento. Questo requisito riguarda l’86,2% del campione, composto da dipendenti a tempo indeterminato e pensionati. In confronto, il 9,7% riguarda coloro che hanno un contratto di lavoro flessibile, come liberi professionisti, lavoratori autonomi e titolari d’azienda, mentre il 2,7% è rappresentato da lavoratori a tempo determinato.

Quale tasso è più vantaggioso tra fisso e variabile?

Il 5 febbraio la Banca Centrale Europea ha confermato un nuovo taglio dei tassi di interesse dello 0,25%, portando il tasso sui depositi al 2,75%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principale al 2,90% e il tasso marginale al 3,15%. Nonostante un recente aumento dell’inflazione, la Bce prevede di tornare al target del 2% entro la fine dell’anno, giustificando così il quinto taglio consecutivo. La presidente Christine Lagarde ha sottolineato che le future decisioni saranno influenzate dall’evoluzione dei dati economici, senza percorsi prestabiliti.

Nonostante i tassi fissi restino più vantaggiosi, il divario con i variabili si è ridotto. Secondo le simulazioni di Facile.it e Mutui.it, per un mutuo medio da 126mila euro con durata di 25 anni e copertura del 70% del valore dell’immobile, le migliori offerte online prevedono un tasso (Tan) del 2,45%, con una rata di 562 euro. Condizioni leggermente più favorevoli per gli immobili di classe A o B, con mutui green che partono da un Tan del 2,40% e una rata di 559 euro. Per la surroga, invece, il miglior Tan disponibile online è del 2,57%, con una rata di 570 euro.

I tassi variabili, grazie ai recenti tagli della Bce, risultano oggi più competitivi rispetto a sei mesi fa. Le migliori offerte online per un mutuo medio partono da un Tan del 3,50%, con una rata di 631 euro, mentre per gli immobili di classe A o B si scende al 3,33%, con una rata di 612 euro.

Tipologia mutuo Tasso (TAN) Rata mensile
Mutuo a tasso fisso 2,45% 562 euro
Mutuo green a tasso fisso 2,40% 559 euro
Mutuo surroga a tasso fisso 2,57% 570 euro
Mutuo a tasso variabile 3,50% 631 euro
Mutuo green a tasso variabile 3,33% 612 euro