Mercato immobiliare in Italia, -7% di compravendite e -26% di mutui nel 2023

Il mercato immobiliare e dei mutui è trainato dal Nord Italia e dalle agevolazioni per giovani under 36. I dati dell'ultimo Rapporto Dati Statistici Notarili

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

I notai italiani certificano il calo di compravendite immobiliari e dei mutui erogati nel 2023: secondo l’ultimo Rapporto Dati Statistici Notarili, lo scorso anno le compravendite hanno segnato un -7% e i mutui, relativamente al valore economico complessivo dei nuovi prestiti erogati, sono crollati a quota -26%. L’unico trend positivo in merito alla concessione di finanziamenti è stato quello che riguarda i giovani nella fascia 18-35 anni, anche grazie ai sostegni statali per i mutui under 36.

Crolla il mercato immobiliare nel 2023

Nell’anno 2023 i notai italiani hanno registrato 2.817.156 transazioni in totale. Le compravendite sono state 1.030.507, rispetto alle 1.108.081 registrate nel 2022. Si tratta, come detto, di un calo del -7%. Il prezzo delle case, però, continua a salire ma con grandi differenze in base alla zona.

La situazione sarebbe stata influenzata, in particolare, dall’aumento dei tassi di interesse imposto dalla Bce per contrastare l’inflazione galoppante. Il 2024 si è invece aperto con tre stalli consecutivi decisi dalla Bce in merito al costo del denaro. E, anzi, secondo le previsioni a giugno 2024 è probabile un taglio dello 0,25 che avrà un effetto benefico sulle rate dei prestiti e sui mutui a tasso variabile.

Per quanto riguarda il prezzo medio delle transazioni, i notai indicano un valore pari a 154.416 euro. Si tratta di un calo in confronto ai 158.074 del 2022. Ciò che colpisce è che il valore è inferiore anche al dato del 2021, anno in cui la pandemia da Covid-19 ha azzoppato l’economia.

A trainare il mercato immobiliare e quello dei mutui in Italia è il Settentrione: nel Nord del Paese viene stipulato circa il 53% del totale degli atti notarili, mentre il Sud (Isole comprese) raggiunge circa il 25%. In particolare, recita lo studio, “la regione nella quale sono stati scambiati più immobili resta la Lombardia, con il 19,52% del totale, rispetto all’intero territorio nazionale”. Seguono “il Piemonte con il 9,29% e il Veneto con il 9,11%”.

I notai evidenziano come “nell’analisi relativa alla tipologia di immobile venduta, emerge che il calo delle compravendite di prima casa nel 2023, rispetto al 2022, è del 10% per acquisti da privati e del 22,5% per acquisti da impresa, mentre si riscontra una sofferenza minore nel comparto delle seconde case: la diminuzione tra il 2023 e 2022 è stata del 2,4% nell’acquisto tra privati e del 2,7% nell’acquisto da impresa”.

Il peso dell’agevolazione prima casa

La fascia d’età in cui viene effettuato un maggior acquisto di fabbricati si conferma quella tra 18-35 anni, con una percentuale nell’intero 2023 pari al 26,67%. “Il 50,8% degli immobili abitativi – scrivono i notai italiani – è stato acquistato con l’agevolazione prima casa”, ma “anche questa percentuale è in calo, rispetto sia al 2022, anno in cui il 53,12% degli immobili era stato acquistato con l’agevolazione prima casa, sia al 2021, anno in cui la percentuale si assestava sul 56,05%”. Pesano, come detto, le agevolazioni per giovani under 36.

Dove trovare i dati completi

Una curiosità: mentre il mattone arretra, viene certificato come il mercato degli aerei sia in crescita: le vendite conclusesi per atto notarile nel 2023 sono state 178, in aumento rispetto al 2022 in cui si sono registrate 138 vendite. Nel 2021 erano state 146 vendite e nel 2020 96.

Il Rapporto Dati Statistici Notarili 2023 è disponibile gratuitamente sul sito dsn.notariato.it.