Da un punto di vista burocratico, la compravendita di un immobile è una transazione economica che si porta dietro una serie di conseguenze di tipo giuridico, patrimoniale e fiscale. All’interno di questo ampio contesto una voce importante è costituita dalla provenienza del bene che si vuole alienare: l’atto di provenienza dell’immobile è il documento attraverso il quale viene attestato che chi sta vendendo è il titolare del diritto di proprietà. Ma non solo, dato che delinea anche quale sia la sua storia giuridica.
Avere in mano l’atto di provenienza dell’immobile serve a evitare di avere dei problemi nel corso della compravendita ed evita di incorrere in rischi nel futuro.
Indice
Cos’è l’atto di provenienza di un immobile
La proprietà di una casa viene attestata attraverso l’atto di provenienza di un immobile. Al suo interno sono contenuti tutti i passaggi storici:
- atti di compravendita;
- successione ereditaria;
- donazione;
- qualsiasi atto legale che abbia garantito il trasferimento della proprietà.
Grazie a questo documento, in altre parole, viene attestato che un determinato soggetto è il proprietario di quel determinato bene. Prima di concludere una compravendita è bene accertarsi che questo documento sia presente, in modo da evitare di avere dei problemi futuri.
Il titolo di provenienza ha anche un’altra utilità: serve a conoscere quali diritti e doveri si hanno su un determinato immobile. In altre parole serve a sapere se si è tenuti a pagare le tasse su di esso.
L’atto, inoltre, è indispensabile per poter ottenere un mutuo. Le banche, prima di erogare le somme richieste, si accertano che l’immobile non presenti dei vincoli o dei problemi legali: nel caso in cui dovessero esserci irregolarità, il finanziamento potrebbe essere negato.
| Atto di provenienza di un immobile | |
|---|---|
| 📌 Definizione | Documento che certifica come e da chi l’attuale proprietario ha acquisito l’immobile |
| ⚖️ Riferimenti | Risulta da un atto notarile, da una sentenza o da una dichiarazione di successione |
| 📜 Contenuto | Indica dati catastali, estremi dell’acquisto, nominativo del venditore/donatore/erede, vincoli e ipoteche |
| 🔍 A cosa serve | Verificare la titolarità del bene Accendere un mutuo o vendere l’immobile Dimostrare la provenienza lecita in caso di controlli Controllare eventuali vincoli (usufrutti, ipoteche, donazioni pregresse) |
| 📑 Dove si trova | Nell’atto notarile registrato e trascritto Presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari Richiedibile anche tramite visura ipotecaria o copia conforme dal notaio |
Gli atti di provenienza di un immobile
Se tutti gli atti di provenienza di un immobile servono ad attestare la proprietà dello stesso, sono, invece, diversi i modi attraverso i quali il proprietario ne è entrato in possesso. Quelli che ricorrono più di frequente sono i seguenti:
- compravendita;
- donazione;
- successione;
- permuta o divisione ereditaria.
Quello di compravendita è il documento più diffuso e viene rilasciato nel momento in cui si conclude una trattativa di compravendita per un qualsiasi immobile. Il rogito firmato dal notaio attesta che il passaggio di proprietà è legittimo, riportando una serie di dati come il prezzo di acquisto, le condizioni di pagamento ed eventuali altre clausole.
Nel caso della donazione, l’atto serve ad attestare la validità del passaggio di proprietà. Al suo interno sono contenuti tutti i dettagli dell’operazione, tra i quali ci sono i dati del donatore e del donatario, oltre alle eventuali condizioni della donazione.
L’immobile può poi essere stato acquisito a seguito dell’apertura della successione ereditaria.
La permuta e la divisione ereditaria sono gli atti che permettono il trasferimento di un immobile in cambio di altri beni o in seguito a una divisione tra eredi.
Come si fa a ottenere l’atto di provenienza
L’atto di provenienza di un immobile può essere ottenuto in diversi modi.
I più importanti sono i seguenti:
- notaio;
- Registri immobiliari dell’Agenzia delle Entrate;
- ufficio del Registro immobiliare.
Nel caso in cui il passaggio di proprietà sia avvenuto presso la sede di un notaio, è possibile chiederne copia direttamente al professionista che ha provveduto a preparare e depositare il rogito. Il notaio, infatti, è tenuto a conservare una copia di tutti gli atti che ha stipulato per 10 anni e ha la possibilità di consegnare una copia autenticata dell’originale a chi ne fa richiesta.
L’atto di provenienza di un immobile viene registrato presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari. L’ufficio è dislocato presso l’Agenzia delle Entrate, dove gli interessati hanno anche la possibilità di chiedere la visura catastale. I diretti interessati possono pure chiedere le iscrizioni e le trascrizioni che riguardano l’immobile, comprese le ipoteche.
Presso l’ufficio del Registro immobiliare è tenuta traccia delle operazioni che hanno come oggetto il trasferimento della proprietà immobiliare. È possibile accedere ai vari atti di provenienza, ma è sempre necessario presentare una richiesta scritta o online per visionare la documentazione.
Chi ha diritto a richiedere il documento
Hanno diritto a richiedere l’atto di provenienza dell’immobile quanti abbiano interesse a ottenere delle informazioni su una casa o un appartamento. La domanda per averlo può essere presentata da una persona fisica o da un’impresa.
Può essere chiesto, quindi, da un soggetto interessato ad acquistare l’immobile, per verificare quali siano i diritti di proprietà a esso legati. Ma anche dallo stesso proprietario che voglia accertarsi di essere in regola con il suo diritto di provenienza.
Ovviamente ne possono chiedere copia anche le autorità, nel momento in cui hanno intenzione di effettuare delle verifiche sulla proprietà di un immobile.
Quali documenti servono per ottenerlo
Per ottenere l’atto di provenienza dell’immobile è necessario essere in possesso di una serie di documenti:
- un documento d’identità valido del richiedente (la carta d’identità o il passaporto non scaduti);
- estremi catastali dell’immobile (il foglio, la particella e l’indirizzo, ottenibili con una visura catastale preliminare);
- dati del precedente proprietario.
Non sempre è necessario fornire gli estremi del precedente proprietario, ma essere in possesso di questi dati serve a rendere più facile la ricerca. Serviranno nome, cognome e codice fiscale.
Tempi e costi per avere l’atto
I tempi necessari per ottenere l’atto di provenienza di un immobile variano in base all’ente a cui ci si è rivolti per averne copia. Generalmente la richiesta viene evasa nell’arco di alcune settimane, ma per atti un po’ datati ci può volere un po’ più di tempo.
I costi, invece, variano a seconda che ci si rivolga alla Conservatoria dei Registri immobiliari, dove si possono spendere tra i 20 e i 50 euro o un notaio, dove si può arrivare a spendere una cifra compresa tra i 100 e i 300 euro.