Il rifugio segreto di un kaiser, la villa di Karl Lagerfeld venduta per 4,7 milioni

L’asta con le tradizionali candle auctions ha chiuso il capitolo di uno dei luoghi più intimi e segreti del leggendario creativo.

Foto di Matteo Calzaretta

Matteo Calzaretta

Giornalista

Giornalista pubblicista, collabora con alcune tra le principali testate nazionali di lifestyle e spettacoli.

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Nei sobborghi chic di Louveciennes, a circa 16 km a ovest di Parigi, si trova il Pavillon de Voisins, una villa neoclassica del XIX secolo che l’icona del fashion Karl Lagerfeld acquistò nel 2010. Questa residenza, immersa in un parco di due ettari, fu completamente rinnovata dal Kaiser della moda in soli quattro anni, trasformandola in un elegante rifugio privato.

La villa è stata venduta all’asta secondo l’iconica modalità della candle auction, con il tempo scandito dallo spegnersi di due candeline, per la cifra di 4,7 milioni, leggermente sopra il prezzo di partenza di €4,6 milioni.

Un’oasi di privacy e ispirazione per Lagerfeld

Questa proprietà non è mai stata concepita come una casa da vivere quotidianamente, ma piuttosto come un polo per studio, creatività, ricevimenti e riflessione. Nonostante i grandi spazi, Lagerfeld dormiva solo nel pool house, e pare che nella villa vera e propria vi abbia trascorso solo una notte.

Karl Lagerfeld
IPA
Karl Lagerfeld

Il primo piano era adibito a suo atelier creativo, con gli stessi volumi spaziosi che ospitavano i suoi strumenti e i taccuini di lavoro. Invece, nel piano terreno, aveva ricreato fedelmente la sua camera d’infanzia, completa di muro leopardato e letto d’epoca Louis XVI. A ricordare il passato del luogo, questo edificio fu scelto in passato da figure illustri come Leconte de Lisle e la famiglia Rothschild.

Un’architettura tra storia e minimalismo

La villa, edificata negli anni 1850, unisce l’eleganza del neoclassico con tocchi moderni. Lagerfeld ha eliminato parquet e modanature originali, optando per pavimenti in resina e coretti con illuminazione diffusa, riflettendo il suo gusto per il Minimalismo Futurista.

All’esterno, la proprietà includeva tre edifici indipendenti, una piscina con pool house, un campo da tennis e persino una piscina circondata da alberi e altissime siepi, perfetta per garantire discrezione.

Eredità, studi e leggenda

Questo rifugio era per Lagerfeld un laboratorio mentale: unendo architettura neoclassica e linee pulite, richiamava la sua passione per la simmetria, l’ordine e l’estetica rigorosa. La residenza non è stata solo una casa, ma una manifestazione dello stile di vita sofisticato e intellettuale del designer, pensato non per viverci, ma per creare e riflettere.

Nel 2024, un altro gioiello del suo patrimonio immobiliare, l’appartamento parigino minimalista sul Quai Voltaire, era già stato venduto all’asta per 10 milioni, quasi il doppio del prezzo di partenza  . Questo conferma l’altissima richiesta per le sue dimore, veri oggetti da collezione di alta cultura.

Un presente carico di storie

Il nuovo proprietario erediterà non una semplice villa, ma un manufatto zeppo di aneddoti e magia creativa: la stanza leopardata, il laboratorio di idee, la quiete del pool house e persino il ricordo di Choupette, la celebre gatta Birmano che visse nella tenuta esterna.

Questa vendita segna la fine di un capitolo privato della vita di Lagerfeld, ma anche l’inizio di un nuovo capitolo per una proprietà icona, capace di incarnare quel connubio tra storia e contemporaneità che il couturier ha sempre celebrato.