Tappa in Mongolia per Stefano Ricci

Il brand che ha reinventato la couture maschile, pensa ad un ritorno alle origini senza eccessi di streetwear.

Foto di Matteo Calzaretta

Matteo Calzaretta

Giornalista

Giornalista pubblicista, collabora con alcune tra le principali testate nazionali di lifestyle e spettacoli.

Pubblicato: 26 Gennaio 2024 21:39

La collezione Autunno-Inverno 2024-2025 di Stefano Ricci ha come protagonista la Mongolia, un lungo viaggio fino alle origini del mondo, con una moda per uomo tutta sostanza di stile per un inverno che esige protezione e allure, senza eccessi di streetwear.

L’uomo sceglie di portare un’unica divisa, nel deserto come nelle metropoli con capi esclusivi, trasversali, classici nel senso più colto, tempestati di particolari che identificano qualità e esclusività come i riferimenti al logo della maison, l’ottagono, che si fanno lillipuzziani e con fodere dal logo ricamato o fantasie di setache Stefano Ricci disegna personalmente.

La collezione nel dettaglio

Qualsiasi elemento per il prossimo autunno-inverno è una storia a sé di preziosa esclusività, dal giubbotto cashmere e shearling alla field jacket di vitello nabuk color acero, con automatici di rutenio, dall’inarrivabile giubbotto di cocco gommato nero e verde ulivo che è prodigio di materia eccelsa quanto contemporanea e affinata.

Stefano Ricci Mongolia.
Fonte: Ufficio stampa Stefano Ricci.
Stefano Ricci Mongolia.

Senza dubbio il pezzo forte è il parka che diventa sempre più essenziale, in cashmere/vicuna marrone e interno giallo oro antico, di seta, con la firma Stefano Ricci ricamata. Tra i prodigi il tessuto cashmere cincillà col cappuccio profilato di volpe, la tuta bianca per viaggiare comodi e perfetti, in cashemere color naturale o bianco, il piumino cashmere misto seta melange, i maglioni a trecce innovative con un incredibile sviluppo punti che ti carezzano in ruggine o blu Ricci ma anche in giallo sole.

Stefano Ricci Alpha Yarn

In uno dei territori naturali più estremi e remoti, come la Inner Mongolia, inoltre, Ricci ha scoperto il cashmere più sottile esistente al mondo: un’esclusiva mondiale che assume oggi il nome di Stefano Ricci Alpha Yarn. Questa fibra di un bianco naturale, estremamente fine e strutturalmente perfetta, proviene dal sottopelo delle capre Hircus dell’Alashan.

Stefano Ricci Mongolia.
Fonte: Ufficio stampa Stefano Ricci.
Stefano Ricci Mongolia.

Attenzione particolare per il processo di trasformazione dal filato ai tessuti, per finire con i capi, che osserva scrupolosamente principi di esaltazione delle caratteristiche naturali del cashmere, qualità assoluta in tutte le fasi della produzionetermoregolazione e comfort incomparabili ed attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale di produzione.

Tutte queste fasi determinano il raggiungimento delle più alte proprietà di leggerezza, elasticità e resistenza. Per un uomo esploratore che vuole piacere, ma soprattutto piacersi sia che cavalchi tra le dune o sfrecci per le strade del mondo.