Con la fusione tra il mobilificio XXXLutz e la catena Poco nasce un nuovo competitor per il colosso svedese Ikea.
Il gigante Ikea ha un nuovo concorrente all’interno del mercato del mobile e dell’arredamento: i numeri, per quanto riguarda il fatturato, sono ancora ben lontani da quelli del colosso svedese, ma è solo l’inizio.
Il mobilificio XXXLutz venne fondato ad Haag, in Austria nel 1945 dai coniugi Richard Seifert e Gertrude Lutz. Inizialmente l’impresa, a conduzione familiare, si occupava della produzione di mobili in stile alpino realizzati in legno massiccio e ornati da motivi floreali. Il successo del mobilificio è iniziato negli anni Settanta, grazie ad una rapida espansione che ha portato l’azienda a far parte della classifica “Europe’s Top 500” nel 2005, ricoprendo il ventesimo posto tra le imprese con una maggiore crescita. Dopo l’apertura di diversi store, XXXLutz ha inaugurato un grande punto vendita in Svezia, dando così inizio alla sfida con l’Ikea.
Secondo gli esperti, in Germania, è alle porte una vera e propria guerra commerciale, dove i nuovi concorrenti, da soli, controllerrano oltre il 60% del mercato tedesco.
Attualmente la Germania rappresenta per l’Ikea il mercato principale di esportazione: solo il 15% del suo fatturato proviene da questa nazione con un bilancio, che solo nel 2017, è stato di 4,9 miliardi di euro.
Sono invece differenti i numeri del mobilificio austriaco XXXLutz e della tedesca Poco: insieme contano circa 28.000 dipendenti a fronte dei 149.000 dell’Ikea e solo 217 punti vendita (Ikea ne vanta oltre 400). Dal fronte del mercato su suolo tedesco i numeri dei nuovi concorrenti si riducono, per cui Poco e XXXLutz raggiungono insieme un fatturato di 3,8 miliardi di euro, un risultato poco distante dai 4,9 miliardi del gigante svedese.
Dal punto di vista strategico invece, l’Ikea ha deciso di proporre negli ultimi anni prodotti un po’ più costosi, realizzati con materiali di una qualità maggiore e con un design accattivante; mentre invece la catena Poco offre prodotti più economici, ma dal taglio qualitativo inferiore.
La definitiva fusione tra il mobilificio XXXLutz e la tedesca Poco ha appena dato il via a una concorrenza nel mercato dei mobilifici in terra tedesca. Non resta che attendere come evolverà.