Si avvicina il delisting di Tod’s. Si è da poco conclusa l’Opa (offerta pubblica di acquisto) volontaria totalitaria sulle azioni promossa da Crown Bidco, il veicolo di investimento che fa capo a L. Catterton. La società venerdì ha reso noto che, «in riferimento all’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria avente per oggetto azioni ordinarie di Tod’s, è stata raggiunta una partecipazione aggregata superiore al 90% del capitale sociale di Tod’s. Pertanto, successivamente alla chiusura del Periodo di Adesione, le azioni Tod’s saranno automaticamente revocate dalla quotazione e dalle negoziazioni su Euronext Milan».
In parole semplici, Tod’s è pronta a dire addio a Piazza Affari dopo 24 anni. Al secondo tentativo, l’offerta pubblica di acquisto per il delisting del gruppo della moda è andata in porto.
«Le adesioni all’Opa, alla data odierna, riguardano oltre 4,26 milioni di azioni – aggiunge la nota stampa – pari al 12,88% del capitale che si aggiungono al 64% del capitale delle persone che agiscono di concerto e alle altre azioni, pari al 13,27% del capitale acquistate al di fuori dell’offerta fino alla data odierna inclusa. Il totale è quindi un numero di azioni Tod’s pari al 90,15% del capitale».
Lo scorso marzo la Consob aveva dato il via libera all’offerta promossa da Crown Bidco, il veicolo di investimento che, attraverso LC10 International AIV, fa capo a L Catterton. L’Opa volontaria totalitaria ha a oggetto 9.255.498 azioni ordinarie di Tod’s, rappresentative del 27,9% del capitale sociale dell’emittente. Nel frattempo, segnala Wwd, L. Catterton aveva acquisito ulteriori azioni, portando la propria partecipazione al 7,9% di Tod’s. Di conseguenza, aggiunge la testata americana, «il valore dell’offerta dovrebbe ammontare a 398 milioni di euro».
Alla conclusione dell’Opa, si prevede quindi che Tod’s manterrà il 54% del capitale, L. Catterton salirà al 36% mentre Delphine, la controllata di Lvmh, manterrà il 10 per cento.
Tod’s ha indicato a marzo che il delisting è finalizzato a «garantire la prosecuzione dei futuri programmi di crescita e consolidamento del gruppo, consentendo di perseguire i propri obiettivi in un contesto di mercato e un quadro normativo caratterizzato da maggiore flessibilità organizzativa e gestionale con tempi di esecuzione e tempi decisionali e beneficiando anche di costi di gestione ridotti».
Catterton investirà sul gruppo per aumentarne la redditività e le aree dove dovrà migliorare saranno molte, a giudicare dalle opinioni degli addetti ai lavori. Per esempio, la crescita del mercato USA. La rivitalizzazione di Fay e Hogan e l’espansione dell’abbigliamento. Infine, il gruppo dovrebbe puntare a incrementare le vendite online con una strategia mirata a corteggiare i consumatori più giovani.