Caruso e la sua “playful elegance”

QF Lifestyle ha incontrato Marco Angeloni, CEO e Presidente del brand Caruso.

Foto di Paolo Gelmi

Paolo Gelmi

Esperto di moda e lifestyle maschile

Esperto di moda e lifestyle, è stato direttore di svariate riviste cartacee nel settore luxury.

Era il lontano 1958 quando il sarto Raffaele Caruso decise di lasciare la città di Napoli per inseguire il suo grande amore, il viaggio lo porterà in Emila Romagna ed esattamente in provincia di Parma nella località di Soragna, dove trasferirà l’estro e la creatività della tradizione sartoriale napoletana, con la moglie creerà il suo atelier iniziando a confezionare abiti su misura per le persone facoltose della zona e gli imprenditori.

Negli anni il suo talento verrà riconosciuto dai consumatori/clienti che apprezzeranno la sua maestria nel costruire abiti, nonché le sue grandi doti imprenditoriali, non soltanto quelle sue ma anche dei figli e dei manager che collaborano con lui, anno dopo anno l’azienda Caruso s’ingrandirà diventando una realtà importante riconosciuta su tutto il territorio nazionale, una “Fabbrica Sartoriale Italiana” con più di 500 dipendenti.

Saranno gli anni 90 a decretare la svolta di questa azienda grazie al fatto che alcune maison importanti a livello internazionale noteranno e riconosceranno nel lavoro del sarto un’eccellenza dell’alta sartoria, figlia di una maestria tutta italiana. Ben presto Caruso diventerà un punto di riferimento per stilisti e designer di molti brand del lusso, una Hub co-creazione e produzione per marchi importanti a livello internazionale di moda maschile con cui inizierà delle collaborazioni prestigiose.

Nel 2010 dopo la scomparsa del maestro Raffaele Caruso a prendere le redini dell’azienda arriverà Umberto Angeloni (già CEO del marchio Brioni) che punterà tutto sul marchio grazie alla cura produttiva e al rapporto qualità prezzo, con l’ingresso degli Angeloni il brand Caruso non solo crescerà in materia di fatturato, ma anche dal punto di vista dell’offerta al cliente, oltre alle giacche che sono il prodotto chiave, si produrranno capi per un vero total look, pantaloni, cappotti, maglieria e camicie, consolidando la propria presenza sul mercato nazionale ed internazionale, in un mix equilibrato tra classicità e innovazione, rompendo gli schemi di una statica moda maschile, oggi più che mai il brand Caruso è sinonimo di un’eleganza puntuale, ricercata e giocosa figlia di un’eccellenza italiana capace di stupire e soddisfare le esigenze dei propri clienti.

Per l’occasione QF Lifestyle ha incontrato Marco Angeloni, CEO e Presidente del brand Caruso, per farsi raccontare nuovi dettagli sulla storia e sulla nuova collezione del brand.

Dal distretto dell’alta sartorialità come la Campania, alla provincia di Parma: come è nato il marchio Caruso e quali sono state le leve di questo spostamento?
Oltre 60 anni fa, il talentuoso sarto napoletano Raffaele Caruso si sposta a Soragna, in provincia di Parma, per amore della sua futura compagna di vita e inizialmente anche di impresa. Insieme, infatti, danno vita ad un piccolo atelier sartoriale che crescerà fino a diventare punto di riferimento per le produzioni di alta gamma di alcuni dei più importanti marchi del lusso.

Quali sono state le difficoltà che inizialmente avete incontrato per trovare le maestranze giuste?
Forse più difficile oggi che allora. Carenza di percorsi educativi specifici, perdita di allure per il lavoro in produzione. Puntiamo sul coinvolgimento mentale ed emotivo oltre che economico. Crescita di conoscenza e competenza (formazione, flessibilità), fare il bello, celebrare i risultati, supportare in momenti di difficoltà, partecipare ai risultati aziendali. Purtroppo non esistono scuole che ti insegnano questo mestiere, a Soragna non c’è un distretto sartoriale quindi è difficile trovare le maestranze perché di fatto non c’è come in Campania un attitude a questo tipo di lavoro, noi siamo un azienda che lavora con molti brand oltre che per il nostro, abbiamo una formazione molto particolare nei confronti delle maestranze, ognuna di essa svolge una mansione specifica fatta di pochi passaggi che vengono curati nel minimo dettaglio, non abbiamo collaboratori che fanno di tutto, puntiamo alla qualità sotto ogni punto di vista, quest’anno abbiamo inserito 66 nuovi collaboratori, che in un periodo non facile come questo è un grande risultato, direi una grande scommessa.

Caruso è sinonimo di tradizione e innovazione ci vuole raccontare qualcosa in più?
Tradizione: rispetto di canoni estetici, proporzioni, punti qualitativi. Innovazione: mai stravolgimento, evoluzione, di forme, materiali (classici reinventati), utilizzo di colori, dettagli, attitude, Noi siamo una delle poche fabbriche/atelier al mondo specializzata nella confezione globale di un abito, ogni passaggio lo effettuiamo con grande cura direi maniacale, abbiamo un portafoglio diversificato che ci crea stimoli, da una parte la moda con le sue visioni, dall’altra un anima più sartoriale con tempi e lavorazioni diverse, questo binomio ci crea davvero  grandi opportunità ed entusiasmo, il tutto ci permette di avere una visione totale delle tendenze, dei mercati di riferimento e delle evoluzione dei vari trend.

Se potesse indicarci un capo d’abbigliamento che nel suo insieme racconta la vostra filosofia quale sarebbe?
Giacca come caposaldo del guardaroba maschile, simbolo di eleganza, core product dell’azienda, espressione di un know-how ormai raro e prezioso (giacca intelata, completata a mano, piena di dettagli nascosti che fanno la differenza). Morbida, comoda, dal colore non banale, che porti novità nell’armadio, abbinata con playfulness in looks che trasmettano gioia, freschezza, un punto di vista deciso mai banale ma certamente non scioccante.

C’è un tessuto che è per voi imprescindibile per la creazione delle vostre collezioni?
Senza ombra di dubbi la lana, di grande finezza, intrecciata in modi diversi per stupire sempre, spesso mixata ad altre fibre sempre naturali che donano lucentezza (seta), morbidezza (cashmere), resilienza (mohair), carattere (lino). Noi non produciamo i tessuti ma li sviluppiamo insieme ai nostri fornitori del distretto di Biella, la lana è sicuramente il nostro fiore all’occhiello è il più versatile e affascinante dei tessuti, amiamo mischiarla con altri che ci permettono di creare sul capo in oggetto effetti particolari e unici, per dare ogni volta a questo tessuto un’anima diversa.

Per voi il concetto di vestibilità è parte integrante del vostro DNA, così come quello di giacca tridimensionale, vogliamo approfondire l’argomento?
Comodità è caratteristica imprescindibile per l’uomo e per un prodotto di lusso, la differenza si sente indossando il nostro capo, senza bisogno di spiegazioni. Tecnicamente possibile grazie alla maestria dei nostri modellisti, 60 anni di piccole costanti migliorie, e all’anima nascosta della giacca, il fantomatico canvass o tela, struttura di base della giacca, di materiale naturale, traspirante, morbido e cucito sul davanti e sulle spalle in modo da trasformare un tessuto bidimensionale in una morbida scultura che prenda la forma del corpo e permetta movimento e comfort. Know-how che ormai si è quasi perso nell’industry, a favore di processi più rapidi ed economici che vedono tessuti pregiati termo-adesivati con materiale plastico. Un abito per noi deve essere morbido, creare pieghe nei punti giusti, non creiamo i modelli fashion stretti e corti.

Chi disegna le vostre collezioni?
Abbiamo un Direttore Creativo – Max Kibardin – che lavora da un paio d’anni con noi, abbiamo anche un team di creativi che lo affianca, di Max ci piace molto il suo gusto estetico che gli permette di essere innovativo e giocoso, nel rispetto della tradizione Caruso, ama giocare con i colori, con gli abbinamenti e con le forme.

Chi è l’uomo che indossa Caruso?
L’uomo Caruso non è sicuramente un fashion victim, abbiamo scoperto essere giovane, un uomo che ama l’eleganza esclusiva e unica, contemporanea e giocosa, nel rispetto di quei canoni tipici della tradizione sartoriale italiana.

Pitti Immagine Uomo e per voi un momento importante, hanno ancora senso fiere come questa per un brand?
Per noi il Pitti è un momento davvero importante, siamo distribuiti in moltissimi negozi multi marca al mondo e Firenze con la sua fiera è un occasione conviviale per incontrare i buyer, per confrontarci con il mercato, non soltanto dal punto di vista commercial ma anche da quello umano, incontriamo la stampa e vediamo in un unico momento come si muove il mercato, cosa fanno i nostri competitor è davvero uno straordinario momento di confronto che per noi è diventato irrinunciabile.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?
Siamo molto forti sul territorio nazionale, credo che essere presenti in maniera importante in Italia per un brand Made In italy sia un grande valore aggiunto, siamo presenti in negozi molto importanti del fashion come Sugar di Arezzo, oppure Tiziana Fausti di Bergamo, che mischiano un brand come il nostro con altri blasonatissimi marchi del fashion internazionale, siamo anche presenti in negozi più classici del settore maschile, stiamo crescendo in Europa del Nord che ci riconosce ormai da molto tempo la nostra impareggiabile sartorialità, la qualità ed il gusto, anche il Giappone sta diventando un mercato molto interessante.

Moda e sostenibilità: come la pensate in merito?
La parola sostenibilità ha davvero tanti significati, a noi piace dargli un significato di know-how partendo dalla manifattura, per noi sostenibilità riguarda le persone, attraverso una quadruplice sfida: trovarle, attrarle, formarle e trattenerle. Ovviamente sono necessari dei controlli e delle regole di produzione atte a rispettare il più possibile l’ambiente, ma se non si mette al centro la persona, sarà molto dura raggiungere traguardi importanti in questo senso e direzione.

Ci dica un capo importante che presenterete al prossimo Pitti Immagine Uomo?
Parlerei del look più che di un capo in particolare, presenteremo in questa collezione estiva capi dedicati agli eventi, che poi non sono altro che i luoghi dove le persone si mostrano in tutta la loro eleganza, spicca nella nostra collezione un look molto interessante, dedicato al serale, che ha come caratteristica dei colori molto forti, un pantalone in lana mohair leggermente cangiante color malva e una giacca doppio petto color prugna con i bottoni nascosti, sotto una camicia blu, un mix tra colori e tessuti come la lana e la seta che creano un effetto davvero unico, non amiamo stravolgere ne scioccare il cliente, ma desideriamo renderlo unico nella nostra giocosa ed elegante visione.