Più cani e meno figli, la famiglia tradizionale in Italia è cambiata

Con meno figli e più affetto per gli animali, l’Italia vive la rivoluzione pet tra hotel di lusso, miliardi di spesa e il bonus animali

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

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L’Italia sta vivendo una trasformazione culturale ed economica: i cani non sono più semplici compagni, ma veri e propri sostituti dei figli. Con la natalità ai minimi e sempre meno nipoti da coccolare, le famiglie italiane riversano affetto, tempo e denaro sugli animali domestici.

A fotografare questo cambiamento è il Financial Times, che parla anche di Dog Relais, l’hotel di lusso per cani inaugurato a luglio a Roma Fiumicino, il simbolo di un Paese che dedica sempre più spazio e risorse a questa nuova forma di famiglia a quattro zampe.

Italia senza figli, boom di animali domestici

Nei parchi delle città non è raro vedere scene commoventi, come quella di un uomo che accompagna il suo vecchio bassotto tra l’erba per poi riportarlo a casa tra le braccia. Questo è diventato, e non a torto, un Paese che fa sempre meno figli. Il tasso di nascita medio stimato nel 2025 è circa 1,31 figli per donna, ben lontano dal 2,1 necessario per il ricambio generazionale, quindi quasi il 40% in meno.

Le ragioni sono economiche, ma anche sociali e culturali. I cani, così, si sono imposti non solo come compagni fedeli, ma anche come protagonisti dell’economia affettiva e di quella reale.

Dog Relais, l’hotel di lusso per cani a Roma che fa tendenza

Questa tendenza spinge gli imprenditori a inventare servizi a cinque stelle per cani. Il Dog Relais è solo l’esempio più noto: un’oasi di benessere dove ogni ospite può socializzare in aree dedicate, ricevere massaggi all’arnica o intrattenersi in giardini condivisi.

Sul mercato nascono asili per cani con servizio di ritiro e riconsegna, laboratori di analisi veterinarie e persino funerali solenni.

Anche la spesa quotidiana si adegua: a Roma molti supermercati mettono a disposizione carrelli riservati ai cani, un gesto che in altri Paesi, come gli Stati Uniti, sarebbe vietato nei negozi alimentari o nei ristoranti.

Spese record per gli animali: 6,8 miliardi l’anno in Italia

La voglia di coccole non si traduce solo in gesti affettuosi: si vede soprattutto nella spesa. Nel 2022 gli italiani hanno dedicato ai propri animali domestici ben 6,8 miliardi di euro per cibo, cure mediche e servizi.

Oggi i proprietari preparano cibi su misura, pianificano attività e persino rituali funebri per i loro compagni. Una trasformazione che non riguarda solo la vita quotidiana, ma intere filiere economiche dedicate.

Biancofiore porta il cane in Senato, Meloni lancia il bonus animali

Perfino la politica si sta adeguando a questa moda. La senatrice Michaela Biancofiore, per esempio, ha ottenuto il permesso di portare il suo carlino Puggy in Senato, un gesto che ha fatto da apripista.

Il governo Meloni ha lanciato un bonus animali domestici da 250.000 mila euro annui per aiutare gli anziani con pensioni basse a pagare le cure veterinarie, e ha inasprito le pene per i maltrattamenti.

Questa attenzione verso gli animali domestici convive con la retorica governativa sul rilancio della natalità. Da un lato Meloni punta a 500.000 nuove nascite annue entro il 2033, in un Paese fermo al 40% sotto la soglia di sostituzione.