I fiori del male, non solo il titolo di una raccolta di poesie di Charles Baudelaire, gli stilisti dell’ultima Fashion Week milanese hanno ripreso il sintagma invertendone le parole: il male dei fiori. Come ormai purtroppo è ben noto l’aumento delle temperature e la siccità stanno cambiando l’aspetto dei fiori e la loro capacità di produrre polline e nettare. Così gli insetti ne sono meno attratti e il rischio è che presto si spezzi il più importante ciclo naturale. Il fashion system non poteva rimanere insensibile a questo tema: due dei maggiori brand che hanno sfilato durante la settimana della moda milanese, hanno lanciato un’iniziativa di comunicazione simile.
Le lattine di semi di Prada
Prada ha regalato delle latte dal look minimale che contenevano dei semi di margherita, girasole e calendule in Piazza della Repubblica. Un richiamo alla campagna con cui ha tappezzato l’intera città: “Fragili ma forti, effimeri e insieme eterni, i fiori sono protagonisti di una serie di attivazioni speciali che Prada ha realizzato in diverse città internazionali, dal 14 al 16 settembre 2023.Per tre giorni in selezionati chioschi di fiori o all’interno delle mete più esclusive dello shopping, è stato possibile ritirare confezioni realizzate in edizione limitata, contenenti i semi pronti per la fioritura. Con questo progetto inedito, l’amplificazione dei contenuti estetici e semantici della campagna Prada Uomo e Donna per l’Autunno/Inverno 2023 ha assunto la forma letterale della semina e della propagazione, per portare ovunque nel mondo nuove fioriture, una volta ancora veicolo di emozioni ed espressione fisica dell’intangibile”. Willy Vanderperre ha immortalato: Benedict Cumberbatch, Hunter Schafer, Kodi Smit-McPhee, Letitia Wright and Li Xian di fronte a uno di questi fiori con dimensioni umane, in uno scambio sia visivo che letterale.
L’impollinazione culturale dell’Ape Car di Armani
Il Gruppo Armani invece ha continuato la sua collaborazione con Forestami per contribuire anche quest’anno a far crescere il capitale naturale di Milano attraverso le nuove piantagioni che metterà a terra nella nuova stagione agronomica alla fine di ottobre. In occasione della settimana della moda, dal 19 al 24 settembre, un’Ape Car elettrica logata Armani ha attraversato la città sostando in alcuni punti nevralgici. Lo scopo è stato sensibilizzare il pubblico e coinvolgerlo attivamente nell’iniziativa a favore del verde cittadino. Sono stati distribuiti semi in tote bag, per enfatizzare l’importanza di aspirare a un mondo più verde.
«Lavorare con i fiori, o intorno ai fiori, è appassionante, perché la creatività e la vitalità della natura vi splende in tutta la sua gloria, ispirando a sua volta la creatività umana. Mi piace l’idea di disciplinare l’esuberanza della botanica, lasciando però che quella esuberanza mi contamini. È sempre un dialogo, arricchente e pieno di sorprese», ha detto Re Giorgio alla presentazione del suo ultimo libro Armani Fiori (Rizzoli) in libreria dal 19 settembre. Attraverso immagini e parole viene raccontato il minimalismo e la bellezza dei fiori oltre alla connessione tra design e natura fusi insieme per dare vita a composizioni floreali uniche. Un libro “buono” oltre che bello, perché l’intero ricavato delle sue vendite sarà destinato a Forestami.
Oltre alle due iniziative aperte al grande pubblico, tanti fiori anche in passerella. A partire da Antonio Marras, che li inserisce cuciti sulle giacche di modelle e modelli, Etro sulle calze, Del Core ci realizza abiti interi. E così Ermanno Scervino, Luisa Spagnoli e molti altri hanno colto questa armonia del fiore sul vestito come una rinascita.