Stipendi, le città dove si guadagna di più: la classifica

Il Centro Studi delle Camere di Commercio Gugliamo Tagliacarne ha disegnato la mappa delle province secondo il reddito da lavoro più alto in Italia

Pubblicato: 21 Febbraio 2023 11:32

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Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

A Milano un dipendente guadagna circa due volte e mezzo rispetto alla media degli stipendi dei lavoratori di tutte le altre città: 30.464 euro nel 2021 contro 12.473 euro nel resto d’Italia. A rivelarlo è l’elaborazione del Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne che ha stilato la classifica delle province sulla base del livello di retribuzione media, evidenziando differenze marcate sul piano territoriale, non solo seguendo il classico schema del divario tra Nord e Sud.

Stipendi, le città dove si guadagna di più: lo studio

In questa speciale graduatoria, gli stipendi medi nella città metropolitana di Milano risultano più alti di nove volte rispetto alla provincia di Rieti che si posiziona all’ultimo posto.

In mezzo, gli esperti del Centro studi hanno tracciato la mappa del reddito da lavoro dipendente, che, se in generale sono aumentate in tre anni di 301 euro, in 22 province hanno registrato una diminuzione di 312 euro: dopo il capoluogo meneghino, in vetta per distacco, si posiziona seconda la provincia di Bolzano con 18.942 euro, seguita da Bologna al terzo posto con 18.628, Parma con 18.175 e Roma con 17.774.

Ecco la classifica delle 10 province con gli stipendi più alti:

  1. Milano – 30.464,86
  2. Bolzano – 18.942,08
  3. Bologna – 18.628,65
  4. Parma – 18.175,33
  5. Roma – 17.774,30
  6. Reggio nell’Emilia – 16.912,12
  7. Firenze – 16.686,53
  8. Modena – 16.572,83
  9. Vicenza – 16.451,67
  10. Genova – 16.031,29

“L’analisi dimostra che la geografia delle retribuzioni è diversificata territorialmente, e sotto vari aspetti non rispetta la tradizionale dicotomia Nord-Sud” ha commentato il direttore generale del Centro Studi Tagliacarne,  Gaetano Fausto Esposito.

“Infatti – sottolinea – se confrontiamo la graduatoria del PIL pro capite (che misura la produzione della ricchezza) con quella delle retribuzioni, vediamo che nel primo caso praticamente tutte le ultime trenta posizioni sono appannaggio di province meridionali (con la sola eccezione di Rieti), mentre in quella delle retribuzioni pro-capite troviamo ben 10 province del Centro-Nord, il che induce a riflettere sulle politiche dei redditi a livello locale”.

Stipendi, le città dove si guadagna di più: i dati

Se tra il 2019 e il 2021 a Venezia, Firenze e Prato, la busta paga ha perso oltre mille euro, Milano è anche la città che ha visto crescere di più gli stipendi, facendo segnare un aumento di 1.908 euro, seguita da Parma (+1.425 euro) e Savona (+1.282 euro).

La provincia ligure è anche quella che ha registrato l’incremento maggiore (+14,3%), davanti a quella di Oristano (+11,8%) e del Sud Sardegna (+11,2%) (in un altro articolo abbiamo spiegato in quali province gli stipendi sono calati maggiormente).

In generale, nel periodo 2019-2021 preso in considerazione nell’analisi, il peso in termini pro-capite del reddito da lavoro dipendente sul totale del reddito disponibile, che dipende anche dal resto delle entrate come l’incasso di affitti e rendite finanziarie, è rimasto stabile intorno al 63%.

Ma la rilevanza della retribuzione è più marcata nelle città metropolitane (71,3%) meno nelle province (57,6%): a Milano in particolare lo stipendio incide sul reddito per il 90,7%, tanto che, se stilassimo una classifica del reddito disponibile al netto del reddito da lavoro dipendente, il capoluogo lombardo precipiterebbe all’ultimo posto in classifica con appena 3.131 euro a testa (ma c’è chi guadagna di più da gennaio grazie al taglio del cuneo fiscale).