Altri 50mila insegnanti da assumere a tempo indeterminato in aggiunta ai 70mila che verranno immessi tramite i concorsi del Pnrr. Il Consiglio dei ministri ha approvato “una procedura straordinaria di reclutamento per i docenti, inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze o negli appositi elenchi aggiuntivi, che sono in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno”. Un programma di nuove assunzioni lanciato dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che affiancherà i nuovi posti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza entro la fine del 2024.
Scuola, pronti 50mila nuovi posti
“Puntiamo a creare le condizioni per il regolare avvio del prossimo anno scolastico, assicurando la continuità didattica per gli studenti, la qualità dell’insegnamento e la riduzione del precariato” ha dichiarato il responsabile della Scuola che promette anche una “pronta e significativa” risposta agli studenti con disabilità “con la più rilevante immissione in ruolo di docenti di sostegno degli ultimi anni, rendendo più selettive le procedure di reclutamento”.
Il piano straordinario di assunzioni dovrebbe riguardare circa 20mila educatori specializzati sul supporto per gli alunni più fragili, mentre i restanti posti dovrebbero essere destinati agli insegnanti ordinari, che dovrebbero essere selezionati con lo scorrimento delle graduatorie dei vincitori di concorso, inserendo gli idonei non ancora assunti.
Condizioni necessarie da parte dei docenti di sostegno per ottenere il contratto dovrebbero essere quelle di non cambiare scuola né materia per almeno tre anni.
In concomitanza con le nuove posizioni il ministero dell’Istruzione ha annunciato l’avvio a breve anche di un ulteriore concorso per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari.
Il decreto sulla Scuola approvato in Cdm è andato, inoltre, a intervenire “sulle modalità di svolgimento del concorso per i dirigenti tecnici con funzioni ispettive del ministero dell’Istruzione, in modo da sbloccare le procedure per il relativo reclutamento, ferme da anni”.
Scuola, le nuove figure di tutor e docenti orientatori
Oltre al piano di assunzioni, il ministro Valditara ha comunicato lo stanziamento di 150 milioni di euro per l’istituzione dei cosiddetti docenti tutor e docenti orientatori (qui avevamo parlato dei due nuovi tipi di docenti).
Come spiegato in una circolare del dicastero dell’Istruzione, le nuove figure avranno il compito, a partire dall’anno scolastico 2023-2024, di supportare studentesse e studenti nella costruzione di un percorso di studio coerente con le proprie inclinazioni, “per consentire in via prioritaria l’avvio delle attività curricolari di orientamento destinate agli studenti delle circa 70mila classi del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado”.
Circa 40mila docenti tra tutor e orientatori dovrebbero entrare in servizio da settembre 2023, dopo però aver partecipato ai percorsi di formazione online della durata di 20 ore organizzati da INDIRE.
Il contratto di queste figure dovrebbe essere adeguato al nuovo incarico, con stipendi per i tutor che dovrebbero essere compresi tra i 2.850 euro e i 4.750 euro all’anno. Per il docente orientatore i compenso varieranno da un minimo di 1.500 a un massimo di 2mila euro all’anno (qui avevamo parlato della polemica sugli stipendi più alti per i professori di alcune regioni).
Scuola, piano straordinario: il commento dei sindacati
Le sigle sindacali del comparto scolastico hanno accolto con favore questo nuovo piano di assunzioni, sottolineando però i nodi ancora da sciogliere. “È molto importante il via libera del Consiglio dei ministri alla stabilizzazione di una parte dei contratti del personale docente della scuola – ha dichiarato Ivana Barbacci, segretario Cisl Scuola – Il superamento del precariato è un obiettivo primario da raggiungere al più presto a cominciare dalla stabilizzazione dei docenti che hanno maturato, negli anni esperienza e competenze. Attendiamo che si proceda al più presto con la copertura degli oltre 100.000 posti ad oggi liberi, condizione che favorirà anche la qualità dell’offerta formativa e la continuità didattica”.
“Bene la fase di reclutamento straordinaria, restano però irrisolte alcune questioni come quella dei vincoli sulla mobilità” ha segnalato Giuseppe D’Aprile, segretario Uil Scuola, riferendosi ai docenti “vincolati” trasferiti in un’altra provincia (qui avevamo riportato le novità e le date inerenti alla mobilità dei docenti). “Sulla bozza del decreto che contiene anche provvedimenti per la scuola, se confermata, siamo parzialmente soddisfatti – ha commentato il rappresentante sindacale – Le assunzioni dalle graduatorie provinciali di I fascia riguarderebbero infatti solo i docenti di sostegno lasciando fuori i docenti su posto comune”.