Nuovo bonus da 150 euro a novembre: chi deve richiederlo

La misura si aggiunge al bonus 200 euro erogato per le medesime categorie nello scorso periodo, ma in molti dovranno ripresentare la domanda

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Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

L’indennità da 150 euro per i lavoratori dipendenti, gli autonomi, i pensionati, i disoccupati e i percettori di reddito di cittadinanza introdotta dal governo Draghi con il decreto Aiuti ter è in dirittura di arrivo. L’importo sarà infatti accreditato nel mese di novembre o nel mese di dicembre, in base alla categoria. Riguarderà una platea di 22 milioni di italiani, come spiegato dallo stesso premier Mario Draghi. Ci sono però dei requisiti da rispettare.

Bonus da 150 euro per i lavoratori dipendenti: a chi spetta e quando arriva

Per i lavoratori dipendenti, fatta eccezione per quelli con rapporto di lavoro domestico, il principale requisito è avere una retribuzione imponibile nel mese si novembre 2022 non superiore a un importo di 1.538 euro. È riconosciuta dai datori di lavoro nella busta paga che riguarda tale mese (per alcuni arriverà alla fine di novembre, per altri a inizio o metà dicembre).

Arriverà anche ai lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro domestico che hanno già ricevuto il precedente bonus da 200 euro. Per loro sarà corrisposta automaticamente dall’Inps nel mese di novembre.

Il bonus da 150 euro spetta una tantum. Non è cedibile, né sequestrabile o pignorabile, non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Bonus da 150 euro per i lavoratori autonomi e stagionali: a chi spetta e quando

Su richiesta l’Inps eroga l’indennità anche ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (Co.Co.Co.) e agli assegnasti di ricerca con contratti attivi ala data dell’entrata in vigore del decreto legge 17 maggio 2022 n. 50 iscritti alla gestione separata. L’indennità è corrisposta esclusivamente ai soggetti che hanno reddito derivante dai suddetti rapporti di lavoro non superiore ai 20 mila euro per il 2021.

Rientrano nella misura dell’Inps, su richiesta, anche i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti e ai lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che nel 2021 hanno totalizzato almeno 50 giornate lavorative con reddito inferiore ai 20 mila euro.

L’indennità una tantum da 200 euro per i lavoratori autonomi prevista da dl 15 luglio 2022 di cui vi abbiamo parlato qua è maggiorata di 150 euro a condizione che nel periodo d’imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore ai 20 mila euro.

Bonus da 150 euro a pensionati, disoccupati e nuclei con reddito di cittadinanza

Il bonus da 150 euro spetta anche ai pensionati titolari di uno o più trattamenti previdenziali o sociali, di invalidità, di accompagnamento alla pensione con decorrenza entro il 1° ottobre 2022 e di reddito personale assoggettabile a Irpef non superiore per l’anno 2021 a 20 mila euro. Viene erogato dall’Inps o dagli altri enti previdenziali nell’assegno del mese di novembre 2022.

L’indennità spetta anche ai titolari di disoccupazione Naspi e disoccupazione Dis-Coll a novembre 2022, disoccupazione agricola di competenza del 2021.

Il bonus da 150 euro è erogato anche ai nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza, in automatico, con la rata di novembre 2022.

Vi abbiamo già spiegato qua la ratio della misura dell’indennità da 150 euro per i più fragili in questo periodo particolarmente difficile a causa dell’inflazione e dei rincari. Qua trovate invece tutte le criticità del bonus da 200 euro e le categorie che hanno rischiato di non riceverlo, e che dunque non riceveranno neanche la nuova indennità.