“Golosi frollini al latte e cacao, in tante espressioni diverse, tutte da scoprire, con piccoli decori cremosi al gusto di Kinder”. È questa la descrizione che appare sul sito della Ferrero per invogliare utenti e naviganti a provare i nuovi biscotti della casa dolciaria più famosa al mondo. E pare aver funzionato visto che a Milano, in piazza Gae Aulenti, pochi giorni fa si è creata la fila per assaggiare i nuovi Kinderini messi in commercio dalla multinazionale italiana con sede principale ad Alba, celebre località del Monferrato piemontese, in provincia di Cuneo.
Ebbene, dopo il lancio di quattro anni fa dei Nutella Biscuits, la Ferrero rafforza il proprio investimento nel mercato dei biscotti, con l’obiettivo di superare a breve la quota monstre di 300 milioni di dolcetti consumati in Italia. Una media di cinque a testa. E lo fa non solo investendo una cifra economica da capogiro, ma anche assumendo centinaia di dipendenti in un nuovo stabilimento ad hoc progettato appositamente per la produzione e la messa in commercio dei Kinderini.
Ferrero punta sui Kinderini e amplia il proprio stabilimento produttivo: dove avverranno le nuove assunzioni
Con uno stanziamento di oltre 50 milioni di euro (che equivalgono a circa un terzo dell’ammontare complessivo annuo dell’azienda), la Ferrero cambia passo nelle scelte inerenti alla propria linea produttiva e decide di ampliare la propria sfera di azione nel mondo dei dolcetti da merenda e colazione. Un incremento senza precedenti per il settore, che verrà accompagnato anche da uno sblocco delle assunzioni, dopo otto anni di test sui possibili effetti che si avranno nell’equilibrio industriale interno.
“Tutto è partito dalla Basilicata, dove abbiamo costruito una nuova linea produttiva lunga oltre un chilometro” spiega Alessandro d’Este, presidente e amministratore delegato di Ferrero commerciale nel nostro Paese. “L’idea è quella di portare il nuovo prodotto dall’Italia in tutto il mondo: parallelamente, ci siamo sentiti in dovere di puntare sull’occupazione al Sud, in una Regione che purtroppo soffre da sempre di gravi problemi sotto questo punto di vista”.
Lo stabilimento si trova a Balvano, un comune di appena 1.700 anime in provincia di Potenza. Qui ogni anno vengono preparati 400mila quintali di biscotti e 200mila quintali di merendine. Tra chi si occupa della progettazione chimica, chi inforna le lastre di pasta frolla, chi prepara i sacchetti e chi li porta in tutto il mondo, già oggi sono circa 700 le persone impiegate in maniera stabile. Un numero che crescerà (e di parecchio) grazie al nuovo piano di assunzioni annunciato da Ferrero.
Quanti saranno i nuovi assunti della Ferrero e dove lavoreranno in Italia
Saranno 120 i nuovi assunti a Balvano che aiuteranno il gruppo presieduto da Giovanni Ferrero a conquistare la leadership di un mercato – quello dei biscotti – che in Italia vale oltre 6,8 miliardi di euro. Il tutto attraverso un mix di buona cucina, tradizione e tanta innovazione: ad esempio, per comporre le 18 faccine presenti sui dolcetti, è stato inserito in azienda un sistema di riconoscimento facciale basato sull’intelligenza artificiale.
Con questa mossa, Ferrero continua nella sua “crociata” per scalzare la concorrenza anche (e soprattutto) a livello internazionale, dopo le acquisizioni di gruppi storici come Delacre e Kellogg portate a termine negli scorsi anni. Una prospettiva che non può essere appresa se non positivamente da tanti lavoratori più o meno giovani di tutta Italia, che potrebbero mettere fine alla precarietà professionale grazie ad una nuova occupazione all’interno di un’azienda tra le più solide al mondo. Per candidarsi, è possibile accede alle piattaforme Trabalo.org e Hacendo.com, dove vengono riportate le specifiche posizioni aperte.