Il contratto nazionale dei lavoratori di Poste italiane sta per subire una sostanziale modifica. È stata infatti sottoscritta l’ipotesi di rinnovo. Il risultato immediato per 120mila dipendenti? Un aumento di 230 euro in busta paga. Vediamo nel dettaglio tutto ciò che risulta compreso in questo documento.
Poste: stipendi aumentati
Per il momento si parla unicamente di ipotesi di rinnovo ma la strada è ormai ben spianata. Spazio a un aumento di 230 in busta paga, come detto, ma non soltanto per i dipendenti di Poste italiane. Il nuovo contratto avrà infatti valore anche per le altre società del Gruppo:
- Sda Express;
- Courier;
- Poste Logistics.
Un cambio di passo molto importante, tenendo conto come in passato queste realtà adottassero delle norme contrattuali differenti. L’aspetto economico è di certo importante e sta meritando in queste ore i titoli degli articoli.
C’è però altro da sottolineare, di cui parliamo approfonditamente in seguito, come la chance di sperimentare dei modelli organizzativi differenti, sulla base dello schema a settimana corta. Nello specifico si tratterebbe di 9 ore per 4 giorni, con altre forme di riduzione di orario a parità di salario.
Per quanto riguarda la somma economica indicata, si tratta di 230 euro lordi medi, ripartiti nel corso dell’intera validità del contratto. L’aumento dei minimi tabellari sarà di 192 euro lordi medi, con i dipendenti di Poste italiane che beneficeranno di un importo una tantum di 1.000 euro lordi medi. Una somma prevista per settembre 2024, a titolo di competenze contrattuali arretrate e di anticipazione sui futuri miglioramenti economici.
Altri benefici del nuovo contratto
Un nuovo contratto dal respiro più ampio rispetto al solo stipendio. Per quanto riguarda i buoni pasto, ad esempio, si prevede un aumento di 1,26 euro giornaliero. A ciò si aggiunge un aumento di 5 euro per quanto riguarda il contributo a carico dell’azienda per il pacchetto base dell’assistenza sanitaria integrativa (ampliate le prestazioni).
I dipendenti possono fare affidamento a un fondo di previdenza complementare, che porta il nome di Fondoposte. In seguito a questo accordo, il contributo societario sarà aumentato dal 2,3 al 2,5% della retribuzione. In un clima di miglior accordo tra vita privata e professionale, poi, sguardo rivolto anche alla chance di implementare un sistema a settimana corta.
Si parla di possibilità di procedere con una sperimentazione di modelli organizzativi differenti che, come detto, comportino turni di 9 ore per 4 giorni. Non è da escludere anche l’introduzione alternativa di riduzione oraria, ma a parità di stipendio.
Ecco le parole del segretario generale Slc Cgil, Riccardo Saccone: “La definizione del nuovo Ccnl del Gruppo Poste italiane, chiuso a sette mesi dalla scadenza, rappresenta un ottimo avanzamento dal punto di vista normativo, così come un ammodernamento dell’intero impianto contrattuale”.
Un generale apprezzamento, dunque, espresso anche dal segretario nazionale Nicola Di Ceglie. A partire da settembre avrà poi inizio il “percorso democratico di validazione mediante le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori per l’approvazione dell’ipotesi sottoscritta questo pomeriggio”.