Domanda congedo parentale, novità che semplifica la richiesta: cosa cambia

Inps ha deciso di semplificare la richiesta per il congedo parentale. Sulla domanda infatti basterà aggiungere un "sì"

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 24 Luglio 2024 17:41

Con il essaggio n.2704 del 23 luglio 2024, l’Inps ha introdotto ulteriori semplificazioni e miglioramenti nella procedura di richiesta di congedo parentale, in linea con le recenti leggi di Bilancio. Vediamo nel dettaglio cosa cambia.

Inps migliora la domanda per il congedo parentale

Le nuove disposizioni introdotte con il messaggio n.2704 del 23 luglio 2024 rappresentano un ulteriore passo avanti nella semplificazione e nell’efficienza della gestione del congedo parentale. Con queste modifiche, l’Inps mira a rendere più agevole per i genitori lavoratori accedere ai propri diritti, garantendo un supporto economico più adeguato e una procedura amministrativa più snella e chiara.

Le novità apportate non solo rispondono alle esigenze immediate dei lavoratori, ma anche a quelle di lungo termine, promuovendo un equilibrio tra vita lavorativa e familiare che è essenziale per il benessere dei cittadini e, di riflesso, per l’efficienza del sistema produttivo nel suo complesso.

I cambiamenti riflettono una crescente consapevolezza dell’importanza del sostegno alla genitorialità e rappresentano un modello di riferimento per future politiche sociali ed economiche. Leggiamo nel dettaglio le novità presenti nell messaggio.

Domande più semplici: ecco come cambia la richiesta di congedo

La procedura di acquisizione delle domande è stata notevolmente semplificata. Ora è possibile presentare la domanda con la richiesta di indennità maggiorata spuntando semplicemente “SI” nella nuova dichiarazione “Dichiaro di voler richiedere l’indennizzo con aliquota maggiorata” nella sezione “Dati domanda”. Non è necessario presentare una nuova domanda per i periodi pregressi già indennizzati con le maggiorazioni previste.

Il messaggio chiarisce anche i criteri per chi ha diritto all’indennità maggiorata:

  • per i lavoratori che terminano il periodo di congedo di maternità o paternità successivamente al 31 dicembre 2023, la nuova disposizione si applica per un ulteriore mese con quota maggiorata al 60% (80% solo per il 2024);
  • non è richiesto accertare la data di fine del congedo di maternità o paternità per eventi di nascita o ingresso in famiglia a partire dal 1° gennaio 2024.

La procedura aggiornata consente di presentare la domanda di congedo parentale per periodi che iniziano non più tardi di due mesi rispetto alla data di presentazione della domanda stessa. Questo migliora l’efficienza amministrativa, permettendo una gestione cronologica delle domande e riducendo le richieste di modifica o annullamento dei periodi non fruiti.

Attenzione: il termine minimo di preavviso rimane di 5 giorni (2 giorni per il congedo parentale a ore), ma non esclude un preavviso superiore.

Novità indennità di congedo: via alla maggiorazione

Una delle principali novità riguarda però proprio l’elevazione dell’indennità di congedo parentale. La legge di Bilancio 2023 (art. 1, comma 359) e la legge di Bilancio 2024 (art. 1, comma 179) hanno previsto:

  • un elevazione al 80% della retribuzione per un mese di congedo parentale da fruire entro il sesto anno di vita del figlio o entro i sei anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento, per il solo anno 2024;
  • indennità al 60% della retribuzione per un ulteriore mese di congedo parentale, sempre entro i sei anni del bambino o dall’adozione/affidamento.

Le modifiche rappresentano un incremento notevole rispetto alle percentuali precedenti e forniscono un sostegno economico maggiore ai genitori durante i primi anni di vita del bambino. Attenzione però a non abusarne o si rischia il licenziamento.