Il Governo mette a disposizione 15 milioni di euro per sostenere l’imprenditoria femminile

Dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy nuovi fondi per sostenere l’imprenditoria al femminile in Italia

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 24 Novembre 2024 13:52

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato la disponibilità di 15 milioni di euro per la misura “Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero”. Rifinanziata dalla Legge Made in Italy (n. 206/2023), questa iniziativa mira a favorire l’imprenditorialità femminile e giovanile su tutto il territorio nazionale, offrendo un importante supporto a chi desidera avviare o rafforzare un’impresa.

Le domande possono essere presentate tramite il portale di Invitalia per accedere a contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati a tasso zero, coprendo fino al 90% delle spese ammissibili.

I fondi disponibili

La Legge n. 206/2023 ha rifinanziato la misura “ON – Nuove Imprese a Tasso Zero”, destinando 15 milioni di euro a sostegno delle imprese femminili. La disponibilità di questa quota è stata confermata dal Mimit nella nota pubblicata il 22 novembre. Questo incentivo, istituito dal decreto Mise del 4 dicembre 2020, è stato più volte rifinanziato negli anni, inclusi i 100 milioni aggiuntivi stanziati nel 2021 grazie ai fondi del Pnrr. L’obiettivo è favorire la creazione di nuove imprese composte da donne e giovani.

In particolare, il Mimit specifica che i contributi sono riservati a micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi, in cui oltre il 50% dei soci e delle quote di partecipazione appartengano a donne tra i 18 e i 35 anni, o a persone fisiche intenzionate a costituire una nuova impresa. Le attività imprenditoriali devono rientrare in uno dei seguenti ambiti:

  • Produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione di prodotti agricoli;
  • Fornitura di servizi alle imprese e alle persone, incluse innovazioni sociali;
  • Commercio di beni e servizi;
  • Turismo, con progetti volti alla valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, o al miglioramento dei servizi di ricettività e accoglienza.

Le agevolazioni previste includono:

  • Finanziamenti agevolati a tasso zero con una durata massima di 10 anni;
  • Contributi a fondo perduto fino al 90% delle spese ammissibili, con un limite massimo di 1.500.000 euro per imprese costituite da non più di 36 mesi e 3.000.000 euro per imprese costituite da 36 a 60 mesi.

Come candidarsi

La gestione della misura è affidata a Invitalia, che si occupa di ricevere le domande e fornire chiarimenti agli interessati. I piani di impresa devono essere avviati dopo la presentazione della domanda e completati entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento. Gli imprenditori possono inoltrare la propria candidatura o richiedere informazioni tramite i canali ufficiali dell’agenzia.

L’incentivo è a sportello: non ci sono graduatorie né scadenze. Le domande sono esaminate in base all’ordine di arrivo. L’iter di valutazione si articola in due fasi principali:

  • Colloquio di approfondimento per valutare le competenze tecniche, organizzative e gestionali del team imprenditoriale e la coerenza interna del progetto rispetto agli obiettivi e alle potenzialità di mercato. In caso di esito positivo, il proponente dovrà integrare la domanda sulla piattaforma online con un approfondito piano economico-finanziario del progetto.
  • Secondo colloquio per esaminare la sostenibilità economico-finanziaria del progetto in base alle spese proposte e alle agevolazioni richieste.

Al termine della valutazione, Invitalia concede i finanziamenti e monitora l’implementazione e il completamento dei progetti approvati.