Eurostat, gli italiani lavorano troppo: per il 10% più di 40 ore a settimana

Secondo i dati forniti da Eurostat, gli italiani passano più ore a lavorare rispetto alla media europea: una realtà per quasi un lavoratore su dieci (49 ore a settimana)

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

In Italia, nel 2023, quasi un lavoratore su dieci tra i 20 e i 64 anni ha lavorato in media almeno 49 ore alla settimana, una percentuale superiore alla media dell’Unione Europea e seconda solo a Grecia, Francia e Cipro. Questo dato, proveniente dalle tabelle Eurostat sui lavoratori che fanno orari di lavoro lunghi, mette in luce un ulteriore aspetto della realtà lavorativa italiana.

Italiani stakanovisti: i dati

Il 9,6% degli occupati ha lavorato l’equivalente di un giorno in più a settimana, un fenomeno che sembra essere legato alla consistenza del lavoro autonomo, che tradizionalmente richiede un numero maggiore di ore rispetto alla media dei lavoratori dipendenti. Questa percentuale sale al 29,3% quando si considerano solo i professionisti e le partite Iva, evidenziando un legame stretto tra lavoro autonomo e orari estesi. Una situazione che in alcuni casi può anche portare al burnout.

Questo fenomeno non è tanto dovuto all’uso diffuso del lavoro straordinario, ma piuttosto alla diffusione del lavoro autonomo in Italia, soprattutto in settori come i servizi, le vendite e l’agricoltura, dove spesso si registrano orari più lunghi di quelli contrattuali. Infatti, i lavoratori dipendenti che lavorano almeno 49 ore alla settimana rappresentano solo il 3,8% del totale, mentre gli autonomi con dipendenti che raggiungono questi orari sono il 46% del totale.

Particolarmente interessante è il divario di genere in questo fenomeno: mentre il 12,9% degli uomini lavora almeno 49 ore alla settimana, questa percentuale scende al 5,1% tra le donne, ma rimane comunque sopra la media europea. Anche tra gli autonomi con dipendenti, la percentuale di coloro che lavorano oltre le 49 ore settimanali è più alta in Italia rispetto alla media dell’Unione Europea.

I manager passano più ore a lavoro

Il settore manageriale in Italia mostra una percentuale significativamente alta di coloro che lavorano orari lunghi, con il 40,5% dei manager che dichiara di lavorare almeno 49 ore alla settimana. Anche i professionisti e i lavoratori dei servizi e delle vendite registrano percentuali superiori alla media europea.

Infine, nel settore agricolo, il 36,3% dei lavoratori italiani lavora ben oltre lo standard, una percentuale più alta rispetto alla media dell’Unione Europea.

Il commento dei Verdi: “Ci si deve avvicinare a fine mese”

“Alcuni li definiscono stakanovisti, ma sono tutto tranne che tali,” commenta Franco Mari, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Lavoro della Camera. “Queste persone lavorano troppo non per scelta o per ampliare la propria capacità di spesa verso beni voluttuari, ma per avvicinarsi alla fine del mese, molto probabilmente senza nemmeno arrivarci. Si rende indispensabile una riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, ma con limiti definiti per legge lasciando alla contrattazione tutto lo spazio per definire le modalità, ottenere di più e fare meglio. Esattamente come abbiamo fatto con la proposta di salario minimo che il governo Meloni ha stracciato ma che resta l’unica possibilità equa per il futuro,” conclude Mari.

Gli Stati con le percentuali più basse

Le Repubbliche baltiche mostrano un basso tasso di lavoratori che superano le 49 ore settimanali, con percentuali comprese tra l’1% e il 2%. Anche i Paesi scandinavi, noti per il loro equilibrio tra lavoro e vita, presentano percentuali inferiori alla media europea, con la Norvegia al 5,2% e la Finlandia al 5,7%. Anche la Germania mostra un tasso relativamente basso, con il 5,4% dei lavoratori che superano le 49 ore settimanali.