Se c’è una verità che si è prepotentemente affermata negli ultimi mesi è che il mercato energetico è cambiato profondamente. La crisi appena conclusasi ha visto aumenti del costo della materia prima tanto estremi e repentini da cambiare logiche che reggevano il sistema fin dalla liberalizzazione del mercato in Italia.
Come si vede nel grafico qui di seguito, che riprende i costi all’ingrosso del gas naturale degli ultimi 7 anni, è evidente una relativa staticità dei prezzi fino al 2021, anno in cui il costo dell’energia ha visto i primi aumenti, culminati nel 2022, dopo il Covid, con ripercussioni tanto sui consumatori quanto sui fornitori stessi, che si sono dovuti adattare al nuovo mercato.
Dopo che, dati alla mano, il mercato libero si sta rivelando un flop, “l’impatto della crisi energetica è davvero dirompente” spiega a QuiFinanza Redi Vyshka, co-founder e COO di Switcho, il servizio 100% digitale e gratuito che aiuta i suoi utenti a risparmiare sulle spese di luce, gas, telefonia e assicurazione.
Vyshka, quali sono state le reali conseguenze della crisi dell’energia sulle offerte di luce e gas?
Oggi, come quasi tutti sanno, esistono prettamente due tipologie di offerte: quelle a prezzo fisso e quelle a prezzo variabile. Le prime, che permettono di bloccare le tariffe per 12 o 24 mesi, l’hanno fatta da padrone indiscusso fino al 2022. Con la crisi, però, sono state progressivamente sostituite da quelle a prezzo variabile, che seguono invece l’andamento degli indici all’ingrosso: PUN per l’energia elettrica e PSV per il gas naturale.
Come mai questo cambiamento da parte dei fornitori luce e gas?
Per capire le cause di questa inversione di tendenza è fondamentale comprendere le logiche alla base dello sviluppo delle offerte. Con le offerte a prezzo fisso il fornitore blocca il prezzo della materia energia, in genere per uno o due anni. Per proporre una tariffa fissa, il fornitore deve poter fare previsioni certe sull’andamento del mercato, assicurandosi di poter acquistare l’energia sul mercato all’ingrosso ad un prezzo che gli permetta la redditività per tutta la durata del contratto con il cliente. In un mercato statico, come quello antecedente alla crisi, i fornitori possono farlo con relativa sicurezza. Un mercato schizofrenico, però, non permette previsioni certe e i fornitori non possono fare altro che tutelarsi proponendo offerte a prezzo fisso fuori mercato.
E questo ha spinto i consumatori verso le offerte a prezzo variabile…
Esattamente. Le offerte a prezzo variabile, infatti, sono molto più flessibili: il costo dell’energia segue quello del mercato all’ingrosso, al rialzo o al ribasso che sia, azzerando quindi i rischi per il fornitore. È per questo motivo che con la crisi si è assistito al proliferare delle offerte a prezzo variabile: i consumatori preferivano l’incertezza – molto più conveniente – del variabile ai costi inflazionati del fisso. Basti pensare che, in quel periodo, le poche offerte a prezzo fisso disponibili prevedevano un costo per la materia prima più che doppio rispetto a quello delle offerte a prezzo variabile.
Come si sta evolvendo la situazione ora che la crisi volge al termine?
Gli ultimi mesi stanno portando un vento di fiducia nel mercato: è da oltre un anno che i prezzi di luce e gas si sono stabilizzati.
E cosa comporta questa stabilità di mercato?
La nostra analisi su oltre 550mila bollette degli ultimi 12 mesi evidenzia un fenomeno interessante: il risparmio medio annuale stimato passando alla migliore offerta a prezzo fisso disponibile per il gas naturale si è avvicinato sempre di più a quello stimato per la migliore offerta a prezzo variabile, arrivando a superarlo ad agosto 2024. Questo mese, infatti, per la prima volta dopo diverso tempo, la migliore offerta a prezzo fisso può garantire circa 50 euro in più di risparmio rispetto a un’offerta a prezzo variabile: con il fisso si arriva a spendere ben 297 euro in meno, contro i 243 in meno del variabile.
Cosa ci dobbiamo aspettare per i prossimi mesi?
Storicamente, all’abbassarsi delle temperature e alla contestuale ripresa dei consumi, corrisponde un rialzo dei prezzi dell’energia. Il consiglio è dunque quello di analizzare la propria situazione attuale per capire come la propria offerta si posizioni rispetto al mercato e quale sia la soluzione più conveniente. Ci sono online diversi siti e app utili, come il nostro Switcho, dove è disponibile una panoramica delle principali offerte oggi presenti sul mercato.