Bill Gates sull’intelligenza artificiale: così il 2024 segnerà il punto di svolta per l’umanità

Il papà di Microsoft guarda all'intelligenza artificiale con ottimismo: entro breve ogni campo dell'esperienza umana verrà integrato dagli automatismi con notevole risparmio dei tempi e aumento della produttività

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Come sarà il 2024 lo spiega Bill Gates. Il visionario cofondatore di Microsoft ha pubblicato le sue previsioni per l’anno che verrà mettendo al centro della propria speculazione la proliferazione delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale e le ricadute sulle abitudini umane. Spazio anche per una riflessione sul clima e sulle importanti elezioni alle porte.

Il futuro dell’intelligenza artificiale secondo Bill Gates

“È più chiaro che mai come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per migliorare l’accesso all’istruzione, alla salute mentale e altro ancora. Questo mi motiva a garantire che questa tecnologia aiuti a ridurre, e non contribuisca, alle terribili disuguaglianze che vediamo in tutto il mondo. Sono sempre stato un fervente sostenitore del potere dell’innovazione nell’offrire a ogni bambino un’opportunità pari di sopravvivere e prosperare. L’IA non fa eccezione”. Così scrive Bill Gates nell’articolo “La strada che ci attende raggiunge un punto di svolta nel 2024”, pubblicato sul suo blog.

Per dirla alla Umberto Eco, Gates si pone dunque sulla sponda degli “integrati” rispetto alla nuova tecnologia: per lui le intelligenze artificiali faranno sempre più parte dell’esperienza umana e saranno uno strumento di democrazia e uguaglianza, se correttamente utilizzate. Saranno inoltre utili per automatizzare una serie di soluzioni che attualmente richiedono procedure laboriose e dispendiose.

Sebbene le prospettive aperte dall’intelligenza artificiale siano innumerevoli, anche un “game changer” come Bill Gates, quarto uomo più ricco del mondo, ammette di provare una certa resistenza a cambiare le vecchie abitudini: “Pensavo di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per le revisioni strategiche della fondazione, che richiedono la lettura di centinaia di pagine […], ma le vecchie abitudini sono difficili da cambiare e alla fine ho finito per lavorare allo stesso modo di sempre”.

Per Gates nel 2023 abbiamo assistito solo a un minimo “accenno” di quanto il mondo verrà cambiato grazie alle intelligenze artificiali.

Gates ritiene che il progresso venga spinto dall’innovazione. Nonostante il mondo sia pervaso da iniquità e guerre, il papà di Microsoft conserva il suo ottimismo e cita alcuni successi dovuti all’innovazione tecnico-scientifica come ad esempio il dimezzamento della mortalità infantile (da 0 a 5 anni) dal 2000 a oggi grazie soprattutto ai vaccini.

Gates elenca poi una serie di sfide legate alla nuova tecnologia: lo sviluppo di nuovi farmaci, la lotta all’antibiotico-resistenza, l’apprendimento personalizzato per ogni studente, nuovi protocolli e procedure per le gravidanze a rischio (“ogni due minuti nel mondo una donna muore di parto”), la lotta all’Aids e l’accesso all’informazione per il personale sanitario.

Bill Gates ha già sostenuto che in futuro grazie all’IA lavoreremo solo tre giorni a settimana. La previsione del tecno-guru è che entro cinque anni saremo tutti dipendenti dall’intelligenza artificiale.

Bill Gates e il nucleare

Per Gates il mondo ha bisogno di una svolta energetica: “Il nucleare è l’unica fonte energetica priva di carbonio in grado di fornire in modo affidabile energia giorno e notte, in ogni stagione, quasi ovunque sulla Terra, dimostratasi efficace su larga scala. Mentre i Paesi fanno progressi nei loro piani climatici, sempre più persone si stanno rendendo conto che probabilmente avremo bisogno dell’energia nucleare per soddisfare la crescente domanda mondiale di energia eliminando le emissioni di carbonio”.

Le elezioni del 2024

“Recentemente ho letto una statistica che mi ha lasciato a bocca aperta: nel 2024 saranno chiamate a votare più persone che in qualsiasi altro anno della storia. Cittadini di quasi 60 Paesi andranno alle urne l’anno prossimo per eleggere i loro leader. Questi Paesi ospitano più di 4 miliardi di persone, ovvero più della metà della popolazione mondiale. È impressionante”, commenta il filantropo. Gates considera fra le elezioni più importanti quelle negli Stati Uniti, in India e in Sudafrica. Le elezioni russe non sono nominate, forse perché l’esito appare già scontato con la riconferma di Vladimir Putin.

Il papà di Windows fa un augurio alle persone che andranno alle urne il prossimo anno, indipendentemente da dove vivano: quello di “prendere in considerazione l’idea di eleggere leader che comprendano l’importanza di investire nello sviluppo umano in tutto il mondo. La storia ha dimostrato più volte che quando i governi scelgono di aiutare le persone al di fuori dei loro confini, è tutto il mondo a beneficiarne”, commenta Gates.