È in arrivo l’ennesimo venerdì nero per i trasporti. Il 2 dicembre è stato proclamato uno sciopero generale di tutte le categorie nazionali di trasporto che durerà 24 ore. La mobilitazione rischia di paralizzare gran parte d’Italia, poiché interessa molte grandi città del nostro Paese: da Roma e Napoli a Milano, passando per Bologna. Si temono forti disagi anche dal punto di vista del traffico (come capitato il 21 ottobre, in occasione dell’altro grande sciopero).
Perché c’è lo sciopero
Lo sciopero è stato indetto dal sindacato USB (Unione Sindacale di Base) insieme a Sgc, Al-Cobas, Lmo, Soa, Adl Varese, Cib-Unicobas, Cobas sardegna, Conf. Cobas, Cub, Sgb, Si-Cobas, Usb, Usi-Cit e USI (Unione Sindacale Italiana). Le motivazioni dello stop riguardano i salari che, secondo lo stesso USB, sono “fermi da decenni” e sono tra i più bassi in Europa.
Il sito dei Cobas sottolinea inoltre la richiesta congiunta del rinnovo dei contratti e di un adeguamento automatico dei salari al costo della vita “con recupero dell’inflazione reale”. Tra le altre spinte motrici dell’agitazione, si contano anche l’introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora, interventi per congelare e calmierare gli aumenti del costo di energia e dei beni primari e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Lo sciopero, si legge in altre rivendicazioni sindacali, è stato indetto anche per protestare “contro la guerra e l’invio di armi in Ucraina”, con l’organizzazione parallela di manifestazioni e presidi nelle principali città (Bonus trasporti, riaperte le domande: come averlo e quanto spetta).
Roma
Nella Capitale lo sciopero intaccherà la rete Atac, le linee Cotral e i bus periferici della Roma Tpl, dalle 21 di giovedì 1 dicembre alle 21 di venerdì 2 dicembre. Il servizio sarà comunque regolare, anche nelle altre zone del Lazio, dall’apertura fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20. Coinvolte anche alcune sigle sindacali dei dipendenti del Gruppo FS. Possibili disagi sulle linee della metropolitana, bus, tram e sulle ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Nord. Appare invece meno definita la situazione negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, in particolare per quanto riguarda il servizio taxi.
Milano
Anche a Milano lo sciopero del 2 dicembre riguarda sia i trasporti pubblici su rotaia che su gomma e aerei. A rischio le tratte a breve percorrenza e quelle della metropolitana gestite da ATM, oltre a quelle a lunga percorrenza gestite da Trenord e Trenitalia, che potrebbero subire ritardi e variazioni.
Probabile anche la protesta da parte del personale di Autostrade, dalle 22 di giovedì alle 22 di venerdì, e di alcune sigle di taxi.
Napoli
A Napoli incroceranno le braccia tutti i lavoratori di Anm, quindi della Linea 1 della metropolitana cittadina, delle funicolari e gli autisti di autobus. A rischio anche gli aeroporti e le stazioni ferroviarie a lunga percorrenza e ad alta velocità. Possibili sospensioni anche per quanto riguarda il servizio taxi.
L’Azienda Napoletana Mobilità non ha comunicato le fasce orarie durante le quali il servizio sarà garantito, che però non dovrebbero differire da quelle comunicate dalle altre città metropolitane.
Bologna
Anche a Bologna lo sciopero dei servizi Tper durerà un giorno ma rispetterà le fasce di garanzia, cioè dalle 8:30 alle 16:30 e dalle 19:30 fino al termine del servizio. Indefinita invece la situazione del Marconi Express, il treno che collega l’Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale con la stazione di Bologna Centrale. Possibili disagi protratti lungo l’arco di tutte le 24 ore.