Sciopero aereo, ecco la nuova data: chi si ferma e quando

La terribile ondata di maltempo che si è abbattuta sull'Emilia-Romagna ha cambiato i piani di lavoratori e sindacati del comparto aereo. Le ultime sullo sciopero

Pubblicato: 19 Maggio 2023 19:41

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Come annunciato da tempo, il 19 maggio il comparto aereo sarebbe stato interessato da uno sciopero di 24 ore (dopo quello del 12 maggio, di cui avevamo parlato qui). Un altro venerdì nero per i trasporti, insomma, che però ha visto una modifica dei piani in corso d’opera.

La terribile ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna ha spinto i sindacati a confermare l’agitazione, fatta eccezione “per i territori e le direttrici colpiti dalla disastrosa alluvione di questi giorni”. Lo sciopero è stato dunque spostato di due settimane (cancellazioni voli: questa compagnia offre viaggi ai passeggeri).

A quando è stato spostato lo sciopero del trasporto aereo

La revoca dello sciopero per i territori disastrati è stata comunicata dalla sigla Usb, sottolineando che già era stato revocata la mobilitazione per il territorio dell’Emilia-Romagna e le direttrici da e per gli aeroporti di Bologna e Forlì. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta hanno poi rinviato al 4 giugno lo sciopero nazionale di quattro ore dell’handling aeroportuale.

Intanto però Ita Airways ha cancellato oltre 110 voli nazionali, come si leggeva in mattinata sul sito della compagnia. La società ha tuttavia “attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, prenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni. Il 68% riuscirà a volare nella stessa giornata dello sciopero”, aveva spiegato la compagnia. I disagi patiti dai passeggeri a fine giornata sono comunque stati tanti e importanti.

La richiesta di rinviare lo sciopero del 19 maggio è partita dal vicepremier e ministro Matteo Salvini. Una richiesta respinta da Cub Trasporti, che ha confermato l’agitazione ricordando che “già da giovedì gli aeroporti dell’Emilia-Romagna sono stati esclusi dallo sciopero a seguito dell’invito della commissione di garanzia”. Cub ha proclamato inoltre uno stato di mobilitazione per tutti i lavoratori del settore dal 20 maggio al 16 giugno. Gli scioperanti Usb garantiranno i voli con orario di decollo nelle fasce orarie 7-10 e 18-21 e altri voli individuati da Enac. Ogni servizio sarà invece mantenuto in Emilia-Romagna.

I motivi dello sciopero

Alla radice dello sciopero ci sono ancora una volta gli aspetti retributivi e professionali del settore aereo e aeroportuale. L’agitazione è stata indetta da Usb e Cub Trasporti per protestare contro “sfruttamento, salari da fame, precarietà e licenziamenti”. Le rivendicazioni partono da salari e orari di lavoro: vengono chiesti 300 euro di aumento sui tabellari, 10 euro di salario minimo e la riduzione dell’orario a 32 ore settimanali a parità di salario, a partire dal rinnovo del contratto degli handler (addetto al deposito e alla custodia delle merci all’interno delle aree aeroportuali).

Viene poi chiesto un piano di assunzioni che parta dalle persone licenziate e riguardi anche lavoratori precari e part-time. Usb reclama anche per ottenere una riforma di sistema che riequilibri i profitti delle gestioni aeroportuali coi salari dei lavoratori e per la tutela di salute e sicurezza degli stessi.

Biglietti aerei, prezzi alle stelle

Nel frattempo il Codacons ha inoltrato un esposto all’Antitrust per segnalare i prezzi astronomici per l’acquisto di un biglietto aereo. A causa delle difficoltà negli spostamenti causate dall’alluvione in Emilia-Romagna, i prezzi dei ticket per i voli nazionali “stanno salendo in queste ore alle stelle, raggiungendo livelli proibitivi“.

“I problemi registrati lungo le autostrade del centro a causa del maltempo, le linee ferroviarie interrotte o rallentate, unitamente all’annuncio dello sciopero nel trasporto aereo poi rinviato, hanno fatto salire i prezzi dei voli fino al +250%“. L’associazione ha quindi fornito qualche esempio: “Per volare da Torino a Lamezia Terme nella data del 20 maggio, servono 287 euro per un biglietto di sola andata. Spesa che sale a 369 euro per la tratta Verona-Napoli e raggiunge i 400 euro (sempre sola andata) per il volo Venezia-Roma delle ore 6:20. Spesa minima di 204 euro per andare da Genova a Catania, che sale a 214 euro per raggiungere Napoli”.