C’è una truffa che nel corso degli ultimi anni ha avuto una grandissima diffusione, coinvolgendo in totale 1,5 milioni di italiani. Si tratta di una frode che ha a oggetto l’assicurazione auto, l’Rc auto per l’esattezza, e che, stante il numero di truffati, raggiunge un totale di 620 milioni di euro (circa 400 euro a persona). A rivelarlo è Facile.it che, insieme a Consumerismo No Profit, ha sviluppato il progetto Stop alle truffe che ha il principale obiettivo di scoprire i raggiri e segnalarli tempestivamente ai consumatori.
Truffa Rc auto, come riconoscerla ed evitarla
Per evitare di rimanere vittime della truffa Rc auto il primo importante passaggio da fare è conoscere quanto più possibile questa tipologia di raggiro. Così come riferito dall’indagine, il canale di contatto più utilizzato dai malfattori è quello delle email di phishing (41,7% del totale), seguite dai call center (27,8%) e dagli sms (22,2%). Solo in un caso su cinque, 19,4%, questa truffa viene perpetrata di persona da un finto assicuratore.
L’obiettivo di chi commette l’illecito è far sottoscrivere al malcapitato una polizza Rc auto falsa, con l’automobilista ignaro che si ritroverà a circolare senza la copertura assicurativa base prevista obbligatoriamente dalla legge. I truffatori seguono un comune modus operandi, sfruttando proprio la necessità, la poca esperienza e le tempistiche ridotte dei malcapitati. Ecco dunque che vengono proposte offerte molte vantaggiose a tempo (fuori dai prezzi di mercato) e una comunicazione poco trasparente cui si aggiungono spesso l’utilizzo di canali di contatto impropri e richieste di pagamento anomale.
Il comune operato di questi truffatori è un’arma a vantaggio dei consumatori che, infatti, riconoscendo gli elementi in precedenza indicati possono scoprire per tempo l’eventuale truffa ed evitare di consegnare i propri soldi ai malintenzionati.
Chi sono i truffati
Benché si possa subito pensare che i truffati ideali del raggiro Rc auto siano i più anziani, l’indagine di Facile.it evidenzia che la fascia d’età bersaglio tipo sia rappresentata dai più giovani, 25 – 34 anni (7,6%) e 18 – 24 (5,3%) a fronte di una media nazionale del 3,8%. Si tratta di consumatori spesso inesperti che, malgrado siano anche in possesso di un titolo di studio universitario (percentuale pari al doppio rispetto alla media), non riescono a riconoscere il tentativo di truffa per tempo e sottoscrivono finti contratti.
Interessante è notare anche le aree geografiche di maggiore diffusione della truffa sull’assicurazione Rc auto, con le percentuali che salgono soprattutto lì dove le tariffe ordinarie sono generalmente più alte. Ecco dunque che al Sud d’Italia e nelle Isole, così come in parte anche al Centro, i dati dei truffati sono molto più alti.
I rischi per gli automobilisti
Oltre alla perdita di denaro, le vittime della truffa Rc auto – che in un caso su due non denunciano l’accaduto per motivi principalmente legati alla vergogna nel dover ammettere di essere stati poco intelligenti – rischiano delle pesanti sanzioni (da un minimo di 866 euro fino a un massimo di 3.464 euro) e soprattutto di ritrovarsi scoperti in caso di sanzioni.
Così come riferito da Andrea Ghizzoni, Responsabile assicurazioni di Facile.it, “venire truffati quando si è alle prese con l’acquisto dell’assicurazione auto significa essere vittima tre volte: si perdono soldi, si rischia una multa salatissima e, in caso di sinistro con colpa, si dovrà rispondere personalmente per eventuali danni a terzi”.