In questi minuti, l’operatore Tim sta affrontando diversi disservizi in varie zone d’Italia, dopo i problemi che lo avevano già interessato il mese scorso. Anche il portale downdetector.it segnala un aumento delle segnalazioni, descrivendo una diffusione dei malfunzionamenti a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale.
Le difficoltà sembrano riguardare le chiamate, sia in entrata che in uscita, ma anche l’uso della rete dati risulterebbe, per ora, meno compromesso.
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Colpita tutta l’Italia
Secondo i dati raccolti da Downdetector, il disservizio di Tim sta interessando numerose città italiane. In poco più di un’ora si contano oltre 5.000 segnalazioni, di cui il 53% legate alla linea fissa Internet e il 42% riferite a problemi nelle chiamate.
I problemi riguardavano all’inizio gli abitanti del Lazio, per poi espandersi a Campania, in Lombardia e in Piemonte. In seguito il down ha colpito anche le altre regioni italiane.
Nessuna comunicazione ufficiale da Tim
L’azienda non ha diffuso alcuna nota o comunicato ufficiale sul blackout in corso. Restano dunque da chiarire sia l’origine del disservizio sia i tempi necessari per il completo ripristino. Nel frattempo, continuano ad aumentare le segnalazioni degli utenti. Segno che la situazione è ancora in evoluzione e potrebbe cambiare nelle prossime ore.
L’ultimo down di Tim risale allo scorso 21 novembre, quando erano stati registrati malfunzionamenti simili per la rete fissa e quella mobile.
Situazione in miglioramento
Alle 12 si registra una prima lieve flessione nel volume dei feedback inviati dai clienti Tim. Solitamente, questo è un segnale che anticipa la risoluzione del guasto, anche se non è ancora dato sapere i motivi dei disservizi.
Tim vince la causa contro lo Stato
Si è parlato molto di Tim in questi giorni, anche per la notizia della causa contro lo Stato italiano, iniziata nel 1998 ai tempi della liberalizzazione della telefonia, quando si chiamava ancora Telecom Italia. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna definitiva: lo Stato dovrà versare all’ex monopolista un risarcimento di un miliardo di euro entro il 2026.
La vicenda risale alla decisione del governo, nel primo anno di mercato libero, di imporre alle aziende telefoniche un contributo proporzionale al fatturato, che per Telecom Italia ammontò a circa 500 milioni di euro. Dopo decenni di contenziosi, l’importo è salito a un miliardo per effetto di interessi e inflazione.
Il Governo aveva già previsto la possibile sconfitta: nella legge di bilancio è previsto un Fondo sentenze da 2,5 miliardi di euro, destinato anche ad altri risarcimenti analoghi.
Notizia in aggiornamento…