Konrad Lorenz: il padre del concetto di imprinting

Scopriamo il pensiero di Konrad Lonrez, premio Nobel per la medicina e fisiologia, considerato il padre della moderna etologia scientifica

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Konrad Lorenz è stato un personaggio chiave nel mondo della zoologia. Ha infatti portato l’analisi degli animali a ben altro livello. Nato nel 1903, è deceduto nel 1989. Considerato il fondatore della moderna etologia scientifica che, per usare le sue stesse parole, è la “ricerca comparata sul comportamento”.

Nel 1973 i suoi traguardi scientifici lo portano a ottenere il Premio Nobel per la medicina e la fisiologia. Ciò grazie agli studi condotti sulle componenti innate del comportamento delle oche selvatiche, soprattutto in relazione al concetto di imprinting.

Padre dell’etologia

Per etologia si intende la scienza che studia i comportamenti degli animali. Konrad Lorenz credeva fermamente nella teoria evolutiva di Darwin. Era quindi certo che l’uomo e gli altri animali avessero origini comuni. Per questo motivo studiava attentamente il loro comportamento, al fine di comprendere meglio quello degli uomini.

Era certo che per capire a fondo il mondo degli animali, fosse necessario lasciarli in libertà, osservandoli con attenzione. Per questo motivo li allevava in spazi aperti, offrendo loro condizioni naturali. Erano molti, al punto da doverli distinguere con degli anelli colorati posti alle zampe. Col tempo, nell’arco di svariati anni, ebbe sempre modo di identificarli. Ciò gli permise di comprendere molti aspetti del loro comportamento sociale:

  • linguaggio usato per comunicare con altri membri della propria colonia o di altre;
  • i rapporti tra i membri di una stessa colonia, con particolare interesse per la formazione dell’ordine gerarchico;
  • formazione delle coppie, che in alcune specie restano unite per la vita.

L’esperimento dell’imprinting

Gli esperimenti condotti da Konrad Lorenz crearono un gran clamore al tempo. Il fatto che fosse circondato da animali era abbastanza per generare un certo chiacchiericcio. Che fosse alla ricerca di elementi comuni con l’uomo, poi, era decisamente incomprensibile per tantissimi.

Un suo esperimento divenne però molto famoso. Un giorno prese le uova deposte di un’oca selvatica. Le divise in due gruppi, lasciandone una parte alla madre, che le covò fino alla schiusa, e un’altra venne riposta nell’incubatrice. Alla nascita un gruppo seguire la madre naturale, quelli della schiusa. Gli altri, invece, seguivano proprio lo sperimentatore, ovvero Lorenz. Ciò indica come il legame con la madre, almeno nelle oche selvatiche, non sia frutto dell’istinto, bensì dell’esperienza al momento della schiusa.

Lorenz chiamò tale fenomeno scoperto imprinting. Si tratta, dunque, di un processo che si verifica nei primissimi istanti della vita. Un discorso che, ovviamente, va ben oltre le oche selvatiche, che seguono il primo animale visto dopo la schiusa. A essere innato, invece, è l’insieme degli stimoli usati per identificare la madre.

Per le oche appena nate può andar bene qualsiasi cosa, purché in movimento. Gli esperimenti di Lorenz hanno invece dimostrato come altri uccelli, come l’anatra selvatica, siano invece più esigenti. Nel caso di questa specie, infatti, i piccoli seguono unicamente soggetti animali dalle dimensioni abbastanza piccole, in grado di emettere un verso caratteristico della loro specie.

Uno degli aspetti più importanti, infine, riguarda la natura dell’imprinting, del tutto irreversibile. I piccoli dell’incubatrice hanno infatti continuato a seguire l’uomo, anche se poco dopo la nascita sono stati ricongiunti con la madre.