IT-Wallet, via al portafoglio digitale. Documenti sul telefono dal 4 dicembre per tutti

Dopo una prima sperimentazione dal 23 ottobre per 50mila italiani, dal 4 dicembre l'IT-Wallet sarà disponibile sugli smartphone tramite app IO per tutti

Foto di Miriam Carraretto

Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Pubblicato: 15 Ottobre 2024 13:17Aggiornato: 15 Ottobre 2024 14:55

Ci siamo quasi. Dal 23 ottobre parte ufficialmente l’IT-Wallet, il nuovo portafoglio digitale degli italiani, che però verrà lanciato gradualmente. Dopo una prima fase di sperimentazione rivolta solo a 50mila cittadini, diventerà poi aperto a tutti a cominciare dal prossimo 4 dicembre. Il sistema permetterà di caricare sul proprio smartphone, tramite l’app IO in cui è integrato, documenti personali come patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. L’annuncio ufficiale della data di avvio è arrivato oggi martedì 15 ottobre a margine dell’incontro ministeriale del G7 su innovazione e digitale.

IT-Wallet dal 23 ottobre per 50mila italiani, dal 4 dicembre per tutti

L’IT-Wallet rappresenta di fatto il primo passo verso il sistema dell’European Digital Identity (Eudi) Wallet, un’identità digitale europea che sarà valida in tutta Europa. L’Italia è così il primo Paese dell’Unione europea a introdurre il portafoglio digitale.

Dopo una prima fase di sperimentazione dal 23 ottobre rivolta solo a 50mila cittadini, diventerà poi aperto a tutti a cominciare dal prossimo 4 dicembre. Il sistema permetterà di caricare sul proprio smartphone, tramite l’app IO in cui è integrato, documenti personali come patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità.

Se tutto va bene, entro la fine dell’anno dovremmo poter caricare anche la Carta di identità elettronica e poi, nel 2025, un ulteriore passo avanti dovrebbe poi consentirci di utilizzare anche carte e bancomat. A tendere, infine, con un semplice click sul nostro portafoglio digitale, installato sui telefoni che abbiamo sempre con noi, potremo anche comprare farmaci e usufruire di vari servizi offerti da privati.

I vantaggi del portafoglio digitale

L’obiettivo di IT-Wallet è semplificare e migliorare la nostra identità digitale e l’accesso a documenti e servizi pubblici in tutta Italia, in modo sicuro, facile e immediato. A istituirlo è stato il Decreto legge n.19 del 2 marzo 2024, che ha dato vita al cosiddetto Sistema di portafoglio digitale italiano, costituito appunto da un wallet nazionale pubblico, accessibile tramite l’app IO, e da ulteriori wallet che potranno essere resi disponibili in futuro da provider privati accreditati.

Un progetto che rappresenta “una pietra miliare nel percorso di digitalizzazione dell’Italia” come ha ricordato Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica. Un percorso iniziato già da tempo con la Carta d’Identità Elettronica (CIE), in grado di assicurare elevati standard di sicurezza e molto efficace per accedere ai servizi digitali della PA.

L’obiettivo del governo Meloni è raggiungere 42,3 milioni di identità digitali entro giugno 2026, motivo per cui l’Esecutivo ha impresso un’accelerata, anche per bypassare la coesistenza – attuale e troppo spesso macchinosa – tra lo Spid-Sistema pubblico di identità digitale, affidato allo sviluppo dei privati, e la Carta di identità elettronica (Cie), che invece è un documento emesso dallo Stato, nello specifico dal Ministero dell’Interno.

L’introduzione dell’IT-Wallet ha dunque l’obiettivo di portare a una significativa semplificazione per gli utenti, che potranno gestire identità digitali e credenziali in un unico strumento, sul proprio telefono e dunque sempre a portata di mano, riducendo la necessità di intermediari e aumentando sicurezza e trasparenza. Non solo: anche per tutti i privati che forniscono servizi, questo strumento faciliterà l’accesso e la verifica delle credenziali. Insomma, il Wallet dovrebbe trasformare il rapporto tra cittadini e Pubblica amministrazione, rendendo i processi più veloci, accessibili e soprattutto sicuri.

Per l’accesso a servizi che richiedono un livello di sicurezza maggiore sarà necessario l’uso della CIE per l’attivazione del portafoglio e di specifiche funzionalità, in linea col regolamento europeo eIDAS2. Per quanto riguarda la condivisione di dati personali con terzi, il Wallet permetterà a noi di scegliere quali informazioni condividere, limitando la condivisione dei dati esposti e garantendo massima trasparenza e controllo.

L’Eudi europeo

L’Unione Europea intanto sta lavorando per introdurre un’innovazione destinata a rivoluzionare il modo in cui cittadini e imprese interagiscono online: l’EU Digital Identity Wallet (Eudi). Questo strumento, pensato per semplificare e rendere più sicura l’autenticazione digitale, permetterà ai cittadini europei di gestire la propria identità digitale con maggiore facilità, sia nel settore pubblico che in quello privato.

Uno degli aspetti chiave di questa innovazione è la capacità degli utenti di condividere solo le informazioni strettamente necessarie con le entità verificate, come l’età o la nazionalità, evitando così di dover divulgare ulteriori dettagli personali. Questo approccio riduce il rischio di profilazione e garantisce un maggiore controllo sulle informazioni private.

Il portafoglio digitale consentirà di archiviare e utilizzare una vasta gamma di documenti, dalle credenziali delle università agli abbonamenti per i trasporti, fino anche a facilitare l’accesso a piattaforme private, come i vari social. L’obiettivo è offrire un’alternativa sicura e semplice alle tante password attualmente necessarie per accedere ai diversi servizi digitali.

Nel 2023, Bruxelles ha dato il via a quattro progetti pilota su larga scala per testare il funzionamento del portafoglio digitale prima della sua diffusione ufficiale. Questi progetti hanno l’obiettivo di raccogliere feedback sugli strumenti e le modalità operative, per far funzionare al meglio lo strumento in tutti gli Stati membri.

Il Digital Identity Wallet dell’UE sarà utilizzabile non solo nel Paese europeo di residenza, ma anche in tutti gli altri Stati membri dell’Unione, facilitando lo scambio di informazioni e l’accesso ai servizi su scala continentale.