Contro l’overtourism arriva CarTES, la Carta del turista enogastronomico sostenibile

Contro il sovraffollamento di alcune celebri mete turistiche, spesso amplificate dai social, nasce una speciale "bussola" per fare scelte di viaggio sostenibili

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Pubblicato: 30 Gennaio 2025 16:57

Le immagini di questi giorni di Roccaraso invasa dai turisti hanno riaperto il dibattito sull’overtourism, altro fenomeno distorsivo da social che, però, genera flussi di denaro imponenti. Se è vero infatti che dei banali video su TikTok dell’influencer napoletana Rita De Crescenzo da oltre 1 milione di views scatenano una transumanza umana verso la celebre località sciistica abruzzese, è anche vero, dati alla mano, che il turismo “spinto” porta nelle casse del Comune ben 42 milioni di euro l’anno. La Prefettura de L’Aquila corre ai riparti fissando il tetto di 100 bus al giorno. Ma basterà?

La domanda a questo punto deve diventare: come possiamo, noi, restituire al turismo la sua autenticità, tutelando i luoghi e le persone che li abitano, pur valorizzandone il potenziale economico? Sicuramente un primo passo è compiere scelte di viaggio sostenibili. Sul come farlo, però, c’è ancora molta confusione.

Turismo sostenibile in crescita tra gli interessi degli italiani

Secondo i dati raccolti nell’ultima edizione dell’Holiday Barometer di Ipsos-Europ Assistance, il 78% degli italiani è interessato al turismo sostenibile e il 74% è disposto a esplorare destinazioni meno convenzionali per evitare il sovraffollamento. Ben 1 turista su 2 vorrebbe trovare proposte green, in primis degustazioni, pranzi o cene a base solo di prodotti locali.

Trend che riflette la crescente consapevolezza dei nostri connazionali nei confronti dell’ambiente e del rispetto per le culture e le risorse locali. Tuttavia, passare dalla teoria alla pratica non è semplice.

Cos’è CarTES e come può aiutare il turismo green

Un’interessante proposta che vuole provare a farci un po’ da bussola in questo percorso piuttosto accidentato verso lo slow tourism arriva dall’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. “In un mondo con risorse limitate, dove si consuma più di quanto è effettivamente disponibile, adottare un approccio sostenibile quando si viaggia non è più una scelta, ma una necessità” spiega la sua Presidente Roberta Garibaldi.

Da qui nasce CarTES, la Carta del Turista Enogastronomico Sostenibile, che proprio in questi giorni ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Silver Charter” nell’ambito del Sunflower Award 2024. Una vera e propria “cartina” per orientarsi, uno strumento per consentire ai viaggiatori di fare esperienza dell’enogastronomia nel rispetto dell’ambiente, della cultura e delle comunità locali.

CarTES fornisce indicazioni e suggerimenti pratici per rendere il nostro viaggio, soprattutto enogastronomico, più sostenibile. Contro le storture della gentrificazione, della “foodificazione” e degli Airbnb selvaggi, ad esempio, ci aiuta a orientarci nella scelta tra destinazioni certificate green, a calcolare la nostra impronta ecologica e a seguire una dieta alimentare davvero sostenibile.

Qualche consiglio utile

Ad esempio, prima del viaggio, si può decidere di scegliere mete italiane poco blasonate per riscoprire l’Italia più nascosta, sostenendo le tradizioni enogastronomiche rurali ed esplorando la ricchezza dei piccoli borghi. Una domanda per iniziare può essere: “Ho visto tutti e 59 i siti patrimonio Unesco italiani?” Se la risposta è no, potrebbe essere arrivato il momento di visitarli.

Durante il viaggio, per essere veri turisti responsabili possiamo ad esempio ridurre il nostro spreco alimentare: evita di buttare cibo e bevande ordinando solo ciò che realmente vogliamo e possiamo consumare. E ricordandoci magari che per 100 grammi di carne bovina sprecata vengono emessi fino a 3 kg di CO2, l’equivalente di un’auto che percorre 30 km, e sono necessari circa 1.500 litri di acqua.

Dopo il viaggio, si possono sostenere le realtà enogastronomiche di prossimità: acquistando magari un po’ di più nei negozi di quartiere anziché nelle catene della grande distribuzione, si sostengono i prodotti locali e di stagione favorendo i piccoli produttori del territorio.

CarTES, che potete scaricare gratuitamente, rappresenta un primo step di un percorso più ampio mirato alla creazione di una rete di consapevolezza e collaborazione che stimoli l’intero comparto agroalimentare e vitivinicolo italiano, dall’essere un’eccellenza in termini produttivi e sostenibili a divenire un riferimento nell’ambito del turismo sostenibile grazie alla diffusione di buone pratiche e modelli di comportamento virtuosi.