Dal Messico il chewing-gum biodegradabile che cercavi

Arriva dal Messico l'innovazione del mondo green: il chewing-gum biodegradabile e totalmente naturale

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Redazione

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Pubblicato: 21 Agosto 2018 18:57Aggiornato: 14 Giugno 2022 15:51

Per chi è attento alla natura, trovare soluzioni più rispettose dell’ambiente ed innovative è importante, in ogni aspetto della propria quotidianità.

Proprio per chi cerca un’alternativa ecologica e biodegradabile anche in un piccolo gesto quotidiano, come quello di consumare un chewing-gum, arriva dal Messico una novità. Si chiama Chicza ed è il chewing-gum biodegradabile, in grado di rispettare ambiente e città. È realizzato con ingredienti naturali ed apre la strada ad un nuovo mercato, dai molteplici vantaggi, per l’ambiente e per il business. I chewing-gum infatti si sono evoluti dal punto di vista commerciale, inseguendo i gusti e le abitudini dei consumatori, ma la sostanza di cui sono composti è rimasta inquinante. Le cosiddette gomme da masticare in commercio sono realizzate infatti con gomme sintetiche che impiegano quasi 5 anni per decomporsi e i risultati sono ben visibili sui marciapiedi delle città. Il principale componente delle chewing-gum commerciali infatti è il poliisobutilene, un polimero del petrolio, utilizzato come gomma base: a questo sono aggiunti i biossidi come coloranti e gli edulcoranti chimici per dolcificare.

Secondo alcuni dati, nel mondo si gettano ogni anno più di 550 mila tonnellate di gomme da masticare e di queste 23 mila sono in Italia. Rimuoverle non è semplice, né conveniente: il costo infatti varia dai 20 centesimi ai 2 euro. L’unica alternativa rimane quella di utilizzare un chewing-gum biodegradabile e naturale: è quello che si ripropone di offrire il brand Chicza, che recupera dalla tradizione maya il chicle, composto da gomma naturale. I Chicleros, ovvero i raccoglitori di chicle e considerati i reali discendenti dei Maya, sono 2.136 e si sono riuniti in 56 cooperative: possiedono 1.350.000 ettari di Chicozapote, alberi che crescono nella penisola dello Yucatan e dai quali si ricava il chicle. È proprio nella foresta del Gran Peten che inizia il processo di produzione: qui infatti si estrae il chicle attraverso delle incisioni a Z fatte sulla corteccia, prestando attenzione a non danneggiare la pianta, che viene poi lasciata riposare per 5 anni. Da ogni albero è possibile ottenere dai 3 ai 5 kg di lattice prima del raccolto successivo.

Chicza, chewing-gum biodegradabile

Dopo aver effettuato l’incisione, la linfa riempie le borse poste alla base dell’albero per l’intera notte. Il mattino seguente, le borse piene di chicle vengono prelevate e portate in un Campo Chiclero: qui 2 Chicleros iniziano a cuocerlo lentamente, in modo da addensarlo. L’impasto viene quindi mescolato con edulcoranti organici e dolcificato con sciroppo d’Agave. Il chicle viene quindi modellato in delle marquetas rettangolari e lasciato riposare.

I Chicleros portarono la loro intuizione nel 2009 ad una fiera del biologico a Londra e ottennero il primo premio, grazie alla loro idea innovativa “dalle radici antiche”. Negli anni successivi, Chicza ha ricevuto oltre 20 riconoscimenti, in Italia e all’estero ed è attualmente in commercio in Italia distribuita da Ecolbio s.r.l., che cura anche il mercato a Malta, in Svizzera italiana, in Portogallo e in Albania. Chicza non è soltanto il chewing-gum biodegradabile al 100%, ma è privo di glutine e lattosio, caratteristiche che lo rendono adatto ad un vasto settore di mercato.

Chicle, lavorazione