Il 22 aprile di ogni anno viene commemorata la Giornata Mondiale della Terra, conosciuta come Earth Day, offrendo un’opportunità preziosa per meditare sul nostro pianeta e sulle misure imprescindibili per preservarlo. Originatasi per promuovere la consapevolezza e la responsabilità ambientale a livello internazionale, questa giornata è diventata un rituale annuale caratterizzato da una serie di eventi, inclusi quelli organizzati nelle città italiane.
Indice
La nascita del movimento ambientalista
Il 22 aprile 1970 segnò un punto di svolta nella storia del movimento ambientalista. In quel giorno, milioni di persone in tutto il mondo scesero in piazza per protestare contro gli impatti di quasi due secoli di sviluppo industriale sull’ambiente e sulla salute umana. La crescente evidenza scientifica degli effetti nocivi dello smog, dell’inquinamento atmosferico e dell’uso massiccio di pesticidi e altri inquinanti sulla vita animale e vegetale alimentò il movimento di massa per la protezione dell’ambiente. Questo fenomeno ebbe una forte spinta nel 1962, quando la biologa Rachel Carson pubblicò il suo libro “Primavera Silenziosa”, che mise in guardia sui rischi dell’uso di pesticidi e cambiò per sempre la percezione del rischio ambientale.
L’eco di queste proteste arrivò fino al Congresso degli Stati Uniti e al Presidente Richard Nixon, che risposero istituendo l’Environmental Protection Agency (Epa). Questa agenzia governativa ebbe un ruolo chiave nell’emanazione di leggi storiche sulla protezione dell’ambiente, come il Clean Water Act e la Endangered Species Act. Anche in Italia il movimento ambientalista cominciò a farsi sentire, con la nascita della sezione nazionale del Wwf nel 1966 e la prima ordinanza che proibì il bagno in tratti della riviera ligure a causa dell’inquinamento nel 1970.
Da allora, la consapevolezza ambientale è cresciuta costantemente, così come i problemi ambientali a cui il mondo deve far fronte. La lotta per un futuro più sostenibile ha radici profonde e continua a essere una priorità assoluta.
Earth Day 2024: la lotta contro l’inquinamento da plastica per un futuro sostenibile
Come anticipato, il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra, un giorno per riflettere sul nostro pianeta e per mobilitarsi per un futuro migliore. Quest’anno il tema è “Planet VS Plastics“: l’obiettivo è ridurre del 60% la produzione di plastica entro il 2040. La plastica rappresenta una grave minaccia per l’ambiente e la salute umana. Ogni anno, nel mondo vengono prodotti oltre 500 miliardi di sacchetti di plastica, che inquinano mari, terreni e aria, mettono a rischio la fauna selvatica e contaminano cibo, acqua e aria.
L’inquinamento da plastica è una minaccia sia per l’ambiente che per la salute umana. Le microplastiche liberano sostanze tossiche che inquinano cibo, acqua e aria, con potenziali conseguenze gravi e ancora poco comprese. La produzione di plastica continua ad aumentare, superando i 380 milioni di tonnellate all’anno.
Per affrontare questa crisi, Earth Day punta a ridurre la produzione di plastica del 60% entro il 2040. L’organizzazione si impegna su vari fronti:
- Sensibilizzare l’opinione pubblica: aumentare la consapevolezza sui pericoli della plastica e supportare la ricerca sugli effetti sulla salute.
- Eliminare la plastica monouso: perseguire l’approvazione di un divieto di produzione di plastica monouso entro il 2030 nel Trattato delle Nazioni Unite sull’Inquinamento da Plastica.
- Contrastare la fast fashion: incoraggiare politiche per ridurre l’impatto ambientale dell’industria della moda, grande utilizzatrice di plastica.
- Investire in innovazione: promuovere lo sviluppo di tecnologie e materiali alternativi alla plastica.
Earth Day 2024, Fsc Italia propone soluzioni green contro la plastica
Le plastiche tradizionali rappresentano una grave minaccia per gli ecosistemi terrestri e marini, causando inquinamento, danni alla fauna selvatica e accumulo di rifiuti non biodegradabili. In occasione dell’Earth Day 2024, Fsc Italia vuole promuovere le opportunità derivanti dalla sostituzione della plastica con alternative di origine cellulosica ottenute dagli alberi, un passo cruciale verso la creazione di un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Giuseppe Bonanno, Direttore di Fsc Italia, sottolinea l’importanza della gestione sostenibile delle risorse forestali per garantire un futuro equilibrato per il nostro pianeta. Le foreste svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio ecologico, nella conservazione della biodiversità e nella lotta ai cambiamenti climatici.
Cellulosa al posto della plastica, un futuro più verde con le alternative sostenibili
Le alternative cellulosiche, derivate da fonti rinnovabili come la cellulosa presente nel legno, rappresentano una promettente via d’uscita per contrastare l’inquinamento da plastica. Queste alternative sono spesso compostabili e biodegradabili, e sono già impiegate per produrre borse riutilizzabili, materiali per imballaggi e fibre tessili, con possibilità d’uso potenzialmente infinite.
Le fibre cellulosiche artificiali, come la viscosa e il lyocell, sono realizzate con pasta di legno disciolta e rappresentano un esempi di alternative sostenibili. Queste fibre derivano da materia prima rinnovabile, sono rispettose del clima e dell’ambiente, a condizione che la provenienza da foreste gestite in modo responsabile sia garantita. Per promuoverne l’utilizzo nel settore della moda, Fsc ha lanciato nel 2021 il Fashion Forever Green Pact, un appello alle aziende della moda e del tessile per frenare la deforestazione e la perdita di biodiversità attraverso l’uso di fibre a base cellulosica.
Il bambù, un’alternativa sostenibile per mobili, oggetti di uso quotidiano e tessuti
Il bambù rappresenta un’altra alternativa ecologica alla plastica. Questo materiale versatile può essere utilizzato per realizzare una vasta gamma di prodotti, dai mobili ai pavimenti, fino a spazzolini da denti e stoviglie, che solitamente sono realizzati in plastica.
Oltre alla sua resistenza e flessibilità, il bambù offre numerosi vantaggi ambientali. È una risorsa rinnovabile che cresce rapidamente e non necessita di grandi quantità di acqua o fertilizzanti per la sua coltivazione. Inoltre, il bambù assorbe CO2 dall’atmosfera, contribuendo a contrastare il cambiamento climatico.
Il bambù può essere lavorato anche per produrre tessuti, diventando un sostituto valido di acrilici e poliesteri nei nostri vestiti. I tessuti in bambù sono morbidi, traspiranti e antibatterici, oltre ad essere biodegradabili e compostabili.
L’utilizzo del bambù al posto della plastica rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile. Scegliendo prodotti in bambù, possiamo contribuire a ridurre l’inquinamento da plastica e a proteggere l’ambiente.
La gomma naturale, un’alternativa sostenibile per pneumatici, accessori per auto, calzature e abbigliamento
Oltre alle alternative cellulosiche, un’altra opzione sostenibile per ridurre l’impatto delle plastiche è la gomma naturale. Questa sostanza viene prodotta estraendo il lattice, ossia la linfa liquida, da alcuni tipi di alberi, tra cui l’albero della gomma (Hevea brasiliensis). Classificata come polimero naturale, la gomma naturale è durevole e resistente all’abrasione, caratteristiche che la rendono adatta a numerosi impieghi.
Oggi, la gomma naturale viene utilizzata nell’automotive in sostituzione della versione sintetica per produrre pneumatici, pastiglie dei freni, airbag, guarnizioni dei finestrini, ma anche suole e altre componenti di calzature e abbigliamento. Grazie alla sua sostenibilità e versatilità, la gomma naturale rappresenta un’alternativa eco-friendly alle plastiche tradizionali per promuovere un futuro più rispettoso dell’ambiente.
Una nuova plastica biodegradabile dal legno, la rivoluzione verde contro l’inquinamento
Ricercatori dell’Università della British Columbia hanno sviluppato una pellicola di cellulosa che assomiglia e si comporta come la plastica tradizionale, ma con un vantaggio fondamentale: è biodegradabile.
Questo innovativo materiale deriva dalla scomposizione delle fibre di legno provenienti da scarti forestali. Il risultato è un film polimerico traslucido, resistente e idrorepellente, in grado di sostituire la plastica in molteplici applicazioni.
Vantaggi della pellicola di cellulosa:
- Biodegradabilità: la pellicola di cellulosa si decompone naturalmente nel tempo, a differenza della plastica tradizionale che può persistere nell’ambiente per secoli.
- Sostenibilità: la produzione di questo materiale utilizza risorse rinnovabili, come gli scarti forestali, e ha un minor impatto ambientale rispetto alla plastica derivata dal petrolio.
- Prestazioni: la pellicola di cellulosa è resistente, idrorepellente e versatile, rendendola adatta a diverse applicazioni.
Un’opportunità per un futuro più verde
“Le alternative di origine cellulosica alla plastica, derivanti da fonti rinnovabili come la cellulosa, offrono un’opportunità unica per promuovere pratiche sostenibili e ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività quotidiane”, afferma Giuseppe Bonanno, Direttore di FSC Italia.
Ridurre la dipendenza dalla plastica, consigli pratici dal Wwf
Il Wwf ha creato il vademecum grafico “H24” che fornisce suggerimenti su come ridurre la dipendenza dalla plastica attraverso gesti quotidiani, dalla colazione allo sport, da adottare tutto l’anno.
I suggerimenti forniti nel vademecum si basano su tre regole fondamentali: dire no al monouso, fare attenzione all’etichetta dei detergenti e dei cosmetici, e sì al refill (prodotti alla spina). Ogni gesto rappresenta un modo concreto per ridurre la quantità di plastica che utilizziamo quotidianamente e contribuisce in modo semplice ma fondamentale alla difesa del pianeta. Il cambiamento può cominciare già al mattino: ad esempio, dato che una persona consuma in media almeno 300 spazzolini da denti durante la sua vita, è consigliabile scegliere spazzolini con testina intercambiabile. Lo stesso principio può essere applicato anche ai rasoi.
Colazione senza plastica, consigli per un inizio di giornata eco-friendly
Il Wwf propone alcuni consigli semplici ma efficaci per una colazione senza plastica, contribuendo a ridurre l’inquinamento e a proteggere il nostro Pianeta.
Dire no alla plastica monouso:
- Ricariche: preferite eco-ricariche per bagnoschiuma, shampoo e altri detergenti, evitando i flaconi usa e getta.
- Etichette attente: leggete attentamente le etichette di creme e bagnoschiuma. Evitate prodotti che contengono polyethylene, una microplastica dannosa per l’ambiente marino.
- Tovagliette e stoviglie: usate tovagliette in cotone, tazze e piatti in vetro o ceramica al posto di quelli in melamina, spesso realizzati con plastica.
- Colazione fresca: scegliete prodotti freschi per la colazione, evitando merendine e biscotti confezionati in imballaggi di plastica. Preparate frullati, spremute e centrifughe di frutta e verdura di stagione.
- Caffè eco-friendly: preparate il caffè con la moka o, se preferisci l’espresso, usa cialde compostabili. Evitate le cialde di alluminio e plastica, che non sono riciclabili.
- Tè sfuso: optate per tè sfuso da infondere in un filtro riutilizzabile, evitando le bustine di tè individuali in plastica.
Pulizie di casa e ufficio senza plastica per un ambiente più sano
Ridurre l’utilizzo della plastica è fondamentale per la tutela dell’ambiente. Ecco alcuni consigli per rendere le pulizie di casa e ufficio più sostenibili:
Ridurre i flaconi:
- Rimedi naturali: approfittate dei rimedi della nonna come aceto, limone, bicarbonato, tè ed essenze naturali per le pulizie domestiche. Sono efficaci, economici e riducono l’impatto ambientale.
- Prodotti alla spina: convincete i vostri negozianti ad adottare il sistema di vendita alla spina per i saponi liquidi di largo consumo. In questo modo eviterete gli imballaggi in plastica.
- Guanti e spugne riutilizzabili: scegliete guanti riutilizzabili in cotone o materiali naturali al posto di quelli usa e getta in plastica. Usate pezze di cotone per spolverare e pezzette in cellulosa biodegradabili per le pulizie più intense.
- Mollette di legno: sostituite le vecchie mollette di plastica con quelle in legno, più resistenti e ecologiche.
Uffici plastic-free:
- Tazzina personale: Evitate i bicchierini di plastica alla macchinetta del caffè. Portate con voi una tazzina personale per ridurre la produzione di rifiuti.
- Pranzo green: pranzate con la schiscetta in contenitori riutilizzabili, evitando stoviglie monouso in plastica. Risparmierete denaro e mangerete in modo più sano.
Spesa e sport eco-sostenibili
La spesa e lo sport sono due attività quotidiane che possono generare una significativa quantità di rifiuti plastici. Ecco alcuni consigli per renderle più eco-sostenibili e plastic-free:
Spesa:
- Mercato con sporte di cotone: scegliete il mercato come luogo per la vostra spesa, dove potete utilizzare sporte di cotone riutilizzabili al posto dei sacchetti di plastica usa e getta.
- No a polistirolo e vaschette: al supermercato, evitate prodotti confezionati in polistirolo, vaschette e pellicole di plastica. Optate per prodotti sfusi al banco dei formaggi, salumi, carne, pesce, pane e reparto ortofrutta.
- Contenitori in carta o vetro: per uova o yogurt, preferite contenitori in carta o vetro al posto di quelli in plastica.
- Formati famiglia: scegliete formati famiglia per prodotti come pasta, riso e legumi, riducendo l’utilizzo di confezioni monodose con eccessivi imballaggi.
Sport:
- Tappetini in fibra di bambù: per lo yoga o il pilates, usate tappetini in fibra di bambù, una valida alternativa ecologica ai tappetini sintetici in plastica.
- Abbigliamento in tessuti naturali: praticate sport con tute, canottiere e t-shirt realizzate in tessuti naturali come cotone o lino. Questi tessuti non rilasciano microplastiche durante il lavaggio, a differenza delle fibre sintetiche.
Scelte sostenibili per uno stile di vita consapevole
L’adozione di piccoli cambiamenti nella vita quotidiana può contribuire significativamente a ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente. Ecco alcuni suggerimenti pratici:
- Borraccia riutilizzabile: utilizzate una borraccia riutilizzabile al posto delle bottigliette di plastica per dissetarsi. Questo non solo riduce l’uso di plastica monouso, ma contribuisce anche a preservare l’ambiente marino.
- Asciugamani e accappatoi: preferite asciugamani e accappatoi in spugna anziché in microfibra. La spugna è un’alternativa più sostenibile e può ridurre l’impatto ambientale.
- Ricariche per detergenti: utilizzate ricariche per i flaconcini di shampoo e bagnoschiuma anziché monodosi. Questo aiuta a ridurre la quantità di plastica utilizzata e contribuisce a una gestione più sostenibile dei rifiuti.
- Prodotti per animali: optate per ciotole in ceramica o acciaio, giocattoli in materiali diversi dalla plastica e sacchetti in bioplastica per raccogliere gli escrementi dei nostri amici animali. Queste scelte sostenibili possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale.
- Tempo libero e feste: scegliete materiali durevoli come carta o bambù al posto della plastica monouso durante feste e momenti di svago. Ridurre l’uso di plastica durante le feste e gli eventi può avere un impatto significativo sull’ambiente.
- Conservazione alimentare: utilizzate contenitori in vetro per conservare i cibi anziché buste e pellicole di plastica. Questo aiuta a ridurre l’uso di plastica nella conservazione alimentare.
- Altri prodotti sostenibili: esistono alternative alla plastica per cucchiai, spatole, taglieri, ciotole, piatti e tazze. Inoltre, è possibile optare per un accendino di metallo ricaricabile anziché usa e getta.
Questi suggerimenti offrono modi pratici per ridurre l’uso della plastica nella vita quotidiana, contribuendo a preservare l’ambiente e adottare uno stile di vita più sostenibile.