Perché la responsabilità sociale d’impresa è importante

Scopri il significato di Corporate Social Responsibility e perché è fondamentale.

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Redazione

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Pubblicato: 21 Gennaio 2021 10:41Aggiornato: 11 Maggio 2024 18:46

Sempre più frequentemente consumatori, istituzioni e dipendenti chiedono alle aziende di sviluppare un business che tenga in considerazione anche problematiche sociali e ambientali. Le imprese, quindi, stanno rispondendo a queste richieste elaborando iniziative più responsabili e sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale. Queste azioni rientrano nella categoria della Corporate Social Responsibility.

Definizione di Corporate Social Responsibility

La politica aziendale conosciuta come Corporate Social Responsibility (CSR), o in italiano come la “Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI)”, comprende tutti quegli interventi atti a conciliare il profitto dell’impresa con l’attenzione all’ambiente e al sociale. La CSR si definisce quindi come una politica che tende a coniugare le operazioni commerciali dell’azienda con un interesse particolare verso le questioni sociali e ambientali, il tutto in maniera volontaria da parte dell’impresa.

I benefici della Corporate Social Responsibily

La Corporate Social Responsibility si è rivelata fondamentale per le aziende negli ultimi anni. Infatti, oltre a generare notevoli vantaggi e giovamento per l’ambiente e le persone, una gestione più etica e corretta della propria azienda assicura anche importanti benefici all’azienda stessa.

Gestire efficacemente le proprie risorse, ridurre l’impatto ambientale e migliorare le condizioni di lavoro dei propri dipendenti migliora l’immagine e la reputazione dell’impresa. Attraverso campagne di comunicazione, infatti, l’azienda può informare i clienti del proprio interesse verso temi di sviluppo sostenibile, ottenendo in questo modo risultati notevoli in termini di fidelizzazione e vendite. Inoltre, le iniziative a favore dei lavoratori contribuiscono a coinvolgerli maggiormente e a migliorare la produttività dell’azienda.

Numerosi studi condotti su questo tema dimostrano come a politiche di sostenibilità si accompagnano, nella maggior parte dei casi, anche notevoli risultati economici.

Le dimensioni della Corporate Sociale Responsibility

La Corporate Social Responsibility presenta due dimensioni principali:

  • Una dimensione interna che comprende la gestione delle risorse umane, la salute e la sicurezza sul lavoro, l’organizzazione ambientale, la gestione delle risorse naturali ecc.
  • Una dimensione esterna che riguarda le comunità locali, i fornitori, i partner economici, i consumatori, il rispetto dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva e i problemi ambientali a livello mondiale.

Responsabilità interna

L’area di responsabilità interna comprende tutte le azioni interne all’attività che influiscono sulla strategia aziendale. In primo luogo quindi vi è la necessità di garantire un ambiente di lavoro piacevole per i propri dipendenti e fornire loro tutte le informazioni di cui hanno bisogno, come: le gerarchie, le opportunità di carriera, l’equità dei pagamenti e la durata dei contratti. Riguardo la responsabilità interna, inoltre, sarà necessario interagire in maniera costruttiva con i sindacati e gestire ogni situazione in maniera efficiente.

L’immagine aziendale è fortemente influenzata dalla percezione dei propri dipendenti e dalle loro condizioni di lavoro. Se giungono reclami è bene discutere e risolvere queste situazioni il prima possibile, in quanto media o istituzioni potrebbero contribuire a diffondere un’immagine dell’azienda negativa.

Responsabilità esterna

All’area di responsabilità esterna appartengono, invece, tutte le azioni di un’azienda con effetti sulla società e sull’ambiente. Queste includono:

  • Una comunicazione chiara e sincera con i clienti. Le aziende sono responsabili dei propri prodotti e, soprattutto in caso di prodotti alimentari, devono informare i propri clienti chiaramente e correttamente circa la composizione del prodotto e la sua preparazione. Ugualmente, gli acquirenti devono conoscere la provenienza del prodotto e delle sue materie prime. Tutte queste sono informazioni che i clienti tengono fortemente in considerazione per fare le loro scelte d’acquisto.
  • La gestione responsabile della catena di approvvigionamento, in quando anche cooperare con partner commerciali moralmente discutibili potrebbe compromettere la propria immagine. Queste cooperazioni infatti non farebbero altro che supportare le loro politiche controverse.
  • La responsabilità verso le città nelle vicinanze dell’azienda. Le azioni dell’azienda non devono in nessun modo influire negativamente sulla qualità della vita dei residenti locali. Esempi negativi di questo tipo sono l’inquinamento acustico prodotto spesso dalle grandi fabbriche, l’inquinamento atmosferico, danni alla flora e alla fauna locali o, in altri casi, l’inquinamento delle acque. Problemi di questo tipo non solo danneggiano irrimediabilmente l’immagine dell’azienda, ma comportano anche gravi problemi con la legge.

All’area esterna, inoltre, appartengono anche le donazioni ad istituzioni o enti benefici. Queste possono essere concesse direttamente dall’azienda o essere legate ai beni venduti. Nel secondo caso una percentuale del profitto viene donata, contribuendo così non solo al miglioramento della propria immagine ma anche ad aumentare le entrate. In entrambi i casi, la beneficenza risulta proficua per gli interessati e per l’impresa.

Allo stesso modo le aziende possono sponsorizzare iniziative e associazioni che perseguono obiettivi di beneficenza. In questo modo le aziende migliorano la propria reputazione presso i residenti locali e non solo, in quanto si associano ad istituzioni, progetti o associazioni positive.

Il CSR Manager

Sempre più spesso nelle aziende, per promuovere iniziative vicine agli ideali della Corporate Social Responsibility, vi è la necessità di una nuova figura professionale: il CSR Manager.

Lo scopo del CSR Manager è quello di supportare l’azienda nel raggiungimento dei propri obiettivi, gestendo però il processo in chiave etica e rivolgere particolare attenzione a quelle che sono le responsabilità dell’azienda, interne ed esterne.

Il CSR Manager, quindi, si occupa di ideare e attuare strategie che si adattino alle politiche della Corporate Social Responsibility, Responsabilità Sociale d’Impresa. Nel fare ciò collabora anche con la filiera produttiva per diffondere la cultura della sostenibilità anche all’esterno.

Il ruolo dei media

La responsabilità sociale è poco controllata dallo Stato e per questa ragione sono i media, di norma, ad informare il pubblico sulle condotte aziendali controverse. Proprio per questo motivo, un buon management dovrebbe interagire direttamente con i rappresentanti dei media per risolvere nel migliore dei modi le questioni interne, anche grazie al loro aiuto.

Le aziende quindi da un lato vogliono essere dipinte in maniera positiva dai media e diffondere così un’immagine positiva delle proprie iniziative, ma dall’altra parte temono giudizi negativi che comprometterebbero la visione aziendale. Questo duplice interesse rende i media un elemento determinante per le imprese moderne.

In ogni caso, chiunque non abbia alcun tipo di colpa e risulti adeguatamente responsabile verso le questioni sociali e ambientali non ha alcuna ragione per temere la stampa o i suoi rappresentanti.

La Corporate Social Responsibility nelle aziende italiane

Anche in Italia le aziende si stanno interessando alla sostenibilità e ai principi della Corporate Social Responsibility. E sono spesso i cittadini italiani stessi a richiedere alle imprese un maggiore interessamento verso le problematiche di impatto sociale ed etico. Rispettare queste richieste ovviamente vuol dire fidelizzare i propri clienti e, di conseguenza, aumentare le vendite. Ormai il futuro delle aziende italiane dipende anche dal rispetto di queste politiche di sostenibilità e da una buona comunicazione esterna.

La Corporate Social Responsibility è quindi fortemente integrata all’interno delle aziende italiane e ogni anno gli investimenti verso azioni di Corporate Social Responsibility aumentano notevolmente con risultati estremamente positivi in termine di immagine per le comunità locali e non solo.

Attualmente le aziende italiane si dedicano soprattutto a iniziative interne all’azienda, ad esempio formazione del personale o miglioramento delle condizioni di lavoro. Mentre un numero limitato di aziende dedica delle iniziative per migliorare le condizioni del territorio vicino alla propria sede e delle comunità locali. I maggiori investimenti in termini economici, invece, sono destinati ad iniziative per ridurre l’impatto ambientale:

  • Sviluppo o implementazione di tecnologie innovative per limitare l’inquinamento;
  • Miglioramento nello smaltimento dei rifiuti;
  • Limitazione delle spese energetiche.

Sono dunque numerosi anche in Italia gli ambiti in cui le imprese si impegnano per la Responsabilità Sociale d’Impresa e il numero di investimenti e iniziative non fa che aumentare.

La Responsabilità Sociale d’Impresa in Italia

L’impegno delle aziende italiane verso la responsabilità sociale è sempre più evidente, come dimostrano i dati del recente Rapporto CSR presentato dall’Osservatorio Socialis. Nel 2021, il 96% delle imprese ha dichiarato di aver investito in attività di Corporate Social Responsibility, raggiungendo un totale di oltre 2 miliardi di euro, con una spesa media di circa 282 mila euro all’anno per azienda. Questo impegno sembra essere sempre più consolidato nel tempo, nonostante le crisi come la pandemia e il contesto internazionale incerto.

Il Rapporto rivela un aumento significativo della programmazione delle attività CSR, con il 65% delle aziende che aveva già confermato il budget per il 2022, evidenziando una maggiore capacità di pianificazione e stabilità. Questo trend positivo è supportato da un ampio coinvolgimento del settore imprenditoriale e istituzionale, con il patrocinio di numerose organizzazioni e il sostegno di aziende leader nel settore.

L’incremento degli investimenti in CSR è stato costante nel tempo, quintuplicandosi rispetto al 2001, dimostrando un cambiamento culturale e strategico all’interno delle imprese italiane. In particolare, la pandemia ha accentuato l’importanza delle attività legate alla responsabilità sociale, economica e ambientale, rendendole fondamentali per rimanere competitive in un contesto in continua evoluzione.