Compagnie aeree europee più sostenibili dal 2025, la strategia low cost per risparmiare

Tra le compagnie aeree più attive c'è EasyJet, che ha sperimentato una vernice più leggera per risparmiare carburante e abbattere le emissioni di CO2

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Andrea Celesti

Giornalista economico-sportivo

Giornalista esperto di economia e sport. Laureato in Media, comunicazione digitale e giornalismo, scrive per diverse testate online e cartacee

Pubblicato: 7 Gennaio 2025 14:10

Dal 1 gennaio 2025, le compagnie aeree europee sono obbligate a imbarcare almeno il 2% di combustibile sostenibile. Una percentuale destinata a salire fino al 6% entro il 2030, per poi raggiungere il 20% nei successivi cinque anni. Il nuovo regolamento avrà un impatto importante sui passeggeri, con le compagnie aeree che hanno messo in atto già diverse azioni per ritoccare i prezzi da quest’anno.

E nel frattempo studiano soluzioni per risparmiare sui costi e ridurre le loro emissioni. La strategia seguita da EasyJet, compagnia britannica low cost, potrebbe essere presa a esempio dal resto dell’Europa. Vediamo perché.

Gli obblighi per le compagnie aeree europee dal 2025

Con le nuove regole, i vettori europei hanno l’obbligo da quest’anno di imbarcare almeno il 2% di combustibile sostenibile. A differenza del tradizionale cherosene fossile, quest’alternativa emette meno CO2 e altre sostanze inquinanti. La normativa europea riconosce una vasta gamma di Saf, tra cui alcuni sintetici come:

  • e-cherosene (anche riciclati prodotti dai gas di scarico e dai rifiuti di plastica);
  • biocarburanti prodotti da residui agricoli o forestali;
  • alghe;
  • rifiuti organici;
  • olio da cucina esaust;
  • alcuni grassi animali;
  • idrogeno rinnovabile.

Il regolamento, denominato RefuelEU, si inserisce nel più ampio contesto del pacchetto ‘Fit for 55′, un insieme di misure legislative proposte dalla Commissione europea per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici dell’Unione. In particolare, il pacchetto mira a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e a conseguire la neutralità climatica entro il 2050.

Il nuovo regolamento prevede un aumento progressivo dell’uso di Saf negli aeroporti, iniziando con una miscela al 2% entro il 2025, 6% entro il 2030 e 70% entro il 2050. Secondo il ceo di Finnair, Turkka Kausisto, l’impatto delle nuove regole sulle compagnie aeree sarà notevole, con 50 milioni di euro di extra costo rispetto al 2024.

La strategia di Easyjet

Nonostante gli sforzi, le compagnie aeree sono ancora troppo indietro sulla transizione ecologica. Secondo la classifica di T&E – l’organizzazione europea che raccoglie le organizzazioni non-governative che operano nel settore dei trasporti e dell’ambiente – l’87% delle compagnie non ha ancora un piano per la transizione verde e per l’adozione di carburanti sostenibili per l’aviazione (Saf).

Chi invece sembra essere sulla buona strada è EasyJet che, in collaborazione con Mankiewicz Aviation Coatings, sta sperimentando un nuovo tipo di vernice con un peso ridotto (meno 27kg per aeromobile). Ciò permetterà non solo di consumare meno carburante ma consentirà anche di diminuire le emissioni di anidride carbonica. Il nuovo sistema di verniciatura, che dovrebbe essere adottato dall’intera flotta entro la fine di questo decennio, è già stato utilizzato su 38 aerei.

A spiegare il tipo di soluzione ci ha pensato Lahiru Ranasinghe, direttore della sostenibilità di EasyJet: “EasyJet esplora e sviluppa costantemente soluzioni innovative per ridurre l’impatto delle nostre operazioni. Mentre questo costituisce una piccola parte di una strategia più ampia, formulare una nuova vernice leggera con i nostri partner di Mankiewicz Aviation Coatings esemplifica come stiamo valutando ogni singola parte della nostra operazione per trovare guadagni di efficienza per aiutarci a raggiungere questa missione”.

Intanto la compagnia ha dichiarato di essere a lavoro anche su altre soluzioni, come il miglioramento dell’efficienza operativa, il rinnovo della flotta e la modernizzazione dello spazio aereo. Lo scopo è quello di ridurre il peso degli aerei e diminuire così le emissioni di carbonio e i livelli di utilizzo del carburante.