Bike to Work, fino a 30 euro al mese per chi va al lavoro in bicicletta

Bike to Work, è un movimento globale che promuove l'uso della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro e per incentivare una forma di mobilità più sostenibile

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Pubblicato: 9 Maggio 2024 18:50

Il traffico nelle grandi città sta diventando sempre più congestionato, rendendo gli spostamenti in auto sempre più difficili. Per questo motivo, molte amministrazioni comunali stanno lavorando per incentivare i cittadini ad adottare forme di mobilità alternative. Firenze, ad esempio, ha recentemente annunciato l’introduzione di incentivi dedicati all’uso della bicicletta attraverso l’iniziativa “Pedala, Firenze ti premia“.

Il progetto del comune mira a promuovere l’utilizzo della bici in sostituzione delle auto per gli spostamenti in città, offrendo un contributo mensile e bonus aggiuntivi tramite il kit Pin Bike e un’app dedicata. L’iniziativa sarà valida a partire dal prossimo 03 giugno, in occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta, e si protrarrà fino al 2 giugno del 2025.

Bike to Work: pedala verso un futuro più verde e sano

Bike to Work, letteralmente “in bici al lavoro“, è un movimento globale che promuove l’uso della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro. Non si tratta solo di una scelta individuale, ma di un vero e proprio cambio di paradigma nella mobilità urbana, con l’obiettivo di creare città più sostenibili, sane e vivibili.

Perché è importante promuovere la mobilità green? Le nostre città sono sempre più congestionate dal traffico, con conseguenti problemi di inquinamento atmosferico, acustico e congestione stradale. La mobilità green, che comprende l’uso di biciclette, e-bike, trasporto pubblico e la mobilità condivisa, offre una soluzione concreta a questi problemi.

I vantaggi di andare al lavoro in bicicletta:

  • Salute e benessere: l’attività fisica regolare migliora la salute cardiovascolare, riduce lo stress e aumenta il benessere generale
  • Risparmio economico: niente più spese per benzina, parcheggi o biglietti dei mezzi pubblici
  • Sostenibilità ambientale: la bicicletta è un mezzo di trasporto a zero emissioni, che contribuisce a ridurre l’inquinamento atmosferico e la dipendenza dai combustibili fossili
  • Efficienza e velocità: in molte città, la bicicletta è il mezzo più veloce per spostarsi, soprattutto nelle ore di punta
  • Benessere mentale: pedalare all’aria aperta riduce lo stress e migliora l’umore

Come promuovere il Bike to Work?

  • Infrastrutture ciclabili: città con piste ciclabili sicure e ben collegate incoraggiano l’uso della bicicletta
  • Incentivi e agevolazioni: i governi e le aziende possono offrire incentivi fiscali, programmi di leasing o rimborsi chilometrici per chi va al lavoro in bicicletta
  • Campagne di sensibilizzazione: informare i cittadini sui benefici del Bike to Work e promuovere una cultura della mobilità sostenibile
  • Coinvolgimento delle aziende: le aziende possono incentivare i dipendenti a utilizzare la bicicletta offrendo parcheggi sicuri, spogliatoi e docce

Firenze raddoppia i vantaggi per chi pedala: bonus fino a 20 centesimi al km e sconti per e-bike e cargo-bike

Firenze ha da poco avviato un nuovo progetto che si propone di favorire l’adozione della bicicletta per tutti gli spostamenti regolari, non solo quelli casa-lavoro, ma anche quelli casa-scuola/università. Per tali tragitti, l’incentivo sarà maggiorato, arrivando fino a 0.2€/km. Sarà possibile registrare fino a due itinerari casa/scuola e casa/lavoro, al fine di soddisfare le esigenze di chi ha diverse sedi di studio o lavoro. Inoltre, verrà incoraggiato l’utilizzo della bicicletta per altri spostamenti di carattere generico, purché avvengano all’interno del Comune di Firenze dal lunedì al venerdì, contribuendo così a ridurre l’uso dei mezzi a motore. Sarà consentito utilizzare sia biciclette tradizionali sia biciclette a pedalata assistita. A partire da giugno, il Comune premierà l’acquisto di e-Bike e Cargo-Bike, promuovendo la transizione verso modalità di trasporto più sostenibili.

Come partecipare al progetto “Pedala, Firenze ti premia”

Possono partecipare al progetto tutti i cittadini, lavoratori o studenti, con più di 18 anni di età, che rientrano in una delle seguenti categorie:

  • residenti o domiciliati a Firenze che studiano o lavorano a Firenze
  • residenti o domiciliati a Firenze che lavorano o studiano nei Comuni dell’agglomerato ovvero Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa
  • residenti o domiciliati nei Comuni dell’agglomerato che studiano o lavorano a Firenze

Il progetto si basa su un kit realizzato da Pin Bike, che è un sistema brevettato e antifrode per la certificazione, il monitoraggio e la gamification delle tratte urbane, e su un’app. Il kit è composto da un dispositivo hardware bluetooth che certificherà l’effettivo utilizzo della bicicletta, oltre a un supporto smartphone da manubrio e da luci di segnalazione.

Per partecipare, l’utente potrà prenotare il kit online a partire dal 13 maggio, scaricando l’app di Pin Bike e compilando la domanda di partecipazione. Dal 20 maggio sarà possibile ritirare il kit presso gli URP dei Quartieri. Una volta installato, dal 3 giugno basterà pedalare per accumulare gli incentivi, che saranno erogati tramite bonifico bancario ed accreditati sul conto corrente.

Ricompense per la “rivoluzione verde”, il piano di Firenze

Il progetto “Pedala, Firenze ti premia” prevede due tipologie di rimborsi per coloro che passano da mezzi inquinanti alla bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola/università, e per coloro che già utilizzano regolarmente la bicicletta.

Per coloro che effettuano il passaggio da mezzi a motore alla bicicletta, il rimborso sarà di 20 centesimi di euro al chilometro per i percorsi casa-lavoro e casa-scuola/università, con un’aggiunta di 5 centesimi di euro per ogni chilometro su percorsi generici all’interno del Comune di Firenze. L’importo massimo maturabile sarà di 2 euro al giorno e 30 euro al mese. Per coloro che già utilizzano la bicicletta per gli spostamenti su questi percorsi, il rimborso sarà di 15 centesimi di euro al chilometro, con un’aggiunta di 5 centesimi di euro per chilometro sui percorsi generici, con un importo massimo maturabile di 1,20 euro al giorno e 30 euro al mese.

Inoltre, ogni mese saranno assegnati premi fino a 100 euro per i 200 utenti che avranno accumulato il maggior numero di punti tramite azioni virtuose svolte tramite l’applicazione (come chilometri pedalati, partecipazione ad eventi e compilazione di questionari). Ogni partecipante potrà ricevere premi mensili aggiuntivi fino a un massimo di 200 euro nel corso del progetto.

Questa iniziativa, finanziata con un milione e 200 mila euro, rappresenta uno dei progetti pilota sviluppati in collaborazione con i cittadini all’interno del programma ‘Firenze per il clima’, nell’ambito dell’Accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria stipulato tra Regione, Ministero e Comune di Firenze.

Bike to Work a Trento, incentivi per una mobilità sostenibile

Anche il Comune di Trento sta adottando un approccio innovativo per promuovere la mobilità sostenibile, non solo attraverso l’implementazione di infrastrutture ciclabili, ma anche tramite incentivi finanziari per i lavoratori che scelgono la bicicletta come mezzo di trasporto casa-lavoro. Il progetto, chiamato Bike to Work, offre agli impiegati una piccola indennità sullo stipendio e uno sconto del 30% sull’abbonamento ai mezzi pubblici.

Bike to Work non è solo un’iniziativa isolata, ma fa parte di un piano più ampio per migliorare la mobilità casa-lavoro, approvato dall’amministrazione trentina nel dicembre scorso. Questo piano mira a rendere le strade più sicure per ciclisti e monopattini e a aumentare l’utilizzo dei mezzi pubblici.

Finora, 798 dipendenti comunali (oltre il 70% del totale) e 32 aziende private hanno aderito al progetto, con 18 di esse che hanno siglato un accordo con l’amministrazione. Oltre 9.000 lavoratori e 15.761 studenti dell’Università di Trento, partner dell’iniziativa, sono coinvolti nel progetto.

Inoltre, in vista della costruzione di una nuova sede comunale, saranno realizzati spogliatoi e docce per gli impiegati che si recano al lavoro in bicicletta. Questo impegno dimostra la convinzione che la bicicletta rappresenti una delle soluzioni più efficaci contro l’inquinamento cronico delle città e che debba essere incentivata.

Il piano prevede 13 azioni, tra cui l’espansione delle ciclovie urbane, la promozione del carpooling come alternativa di mobilità e il potenziamento del trasporto pubblico locale.

Start Romagna e Comune di Rimini promuovono la mobilità sostenibile con il progetto Bike to Work

Start Romagna, l’Azienda del trasporto pubblico, abbraccia l’iniziativa innovativa promossa dal Comune di Rimini e dalla Regione Emilia-Romagna per promuovere la mobilità sostenibile attraverso il progetto Bike to Work Rimini – Start Romagna. Questo progetto mira a sensibilizzare i dipendenti sull’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro, offrendo un incentivo economico e promuovendo comportamenti virtuosi che riducono le emissioni di CO2.

In collaborazione con la piattaforma per la mobilità sostenibile Wecity, il progetto incoraggia l’adozione di modalità di trasporto alternative al veicolo privato a combustione, favorendo mezzi di trasporto che promuovono la sostenibilità ambientale e il benessere individuale.

Il presidente di Start Romagna, Roberto Sacchetti, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel rinnovare la flotta con veicoli a minor impatto ambientale e ridurre l’utilizzo dei veicoli a gasolio. Il progetto regionale prevede un incentivo economico di 0,20 euro per ogni chilometro percorso, oltre al calcolo della CO2 risparmiata e la creazione di una classifica degli utenti più green.

Gli interessati possono partecipare scaricando l’app Wecity e inserendo il codice indicato nel regolamento. Questo progetto, avviato il 1° maggio e che si concluderà il prossimo 31 dicembre, coinvolge tutto il personale impiegato nella sede di Rimini di Start Romagna.

Modena pedala verso il futuro, il nuovo progetto Bike to Work

Il Comune di Modena ha lanciato il progetto Bike to Work, finanziata dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune stesso, con l’obiettivo di promuovere modalità di trasporto alternative all’auto privata. Il progetto assegnerà un incentivo diretto-buono mobilità pari a €0,20/km, fino a un massimo di €50 al mese, a un massimo di 1.500 lavoratori residenti o con sede di lavoro nel Comune di Modena, per gli spostamenti casa-lavoro e viceversa dal 15 aprile al 30 settembre 2024.

L’incentivo verrà accreditato nei mesi di luglio e ottobre direttamente sul conto corrente bancario o postale dei partecipanti, sulla base degli spostamenti rilevati dalla piattaforma per la mobilità sostenibile Wecity. L’ingegnera Sara Bosoni, responsabile dell’ufficio Mobilità, traffico e urbanizzazioni e Rup del progetto, ha commentato: “Incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto principale non solo migliora la salute dei nostri cittadini, ma contribuisce anche a ridurre l’inquinamento atmosferico e il traffico nelle nostre strade”.

I cittadini interessati possono presentare la candidatura inserendo il codice missione segnalato nel bando nella sezione Sfide della app di Wecity. La graduatoria dei partecipanti verrà stilata sulla base dell’ordine cronologico di completamento della procedura di iscrizione. Paolo Ferri, Ceo e fondatore di Wecity, ha aggiunto: “La collaborazione con il Comune di Modena per il progetto Bike to Work è un ulteriore passo significativo verso un futuro urbano più sostenibile”.

I partecipanti avranno la possibilità di indicare due luoghi alternativi come “dimora” e altrettanti come “sede lavorativa“, e dovranno rispettare un limite di durata di 4 ore per gli spostamenti casa-lavoro. Nel caso di spostamenti che prevedono l’interscambio con mezzi diversi dalla bicicletta o Mppe, Wecity terrà conto soltanto delle porzioni del tragitto effettuate in bicicletta/Mppe ai fini dell’erogazione del buono mobilità.