Il cambiamento climatico e il continuo aumento della popolazione stanno spingendo ormai da anni aziende e produttori a cercare soluzioni alternative, sostenibili, anche in agricoltura. Il punto nodale è ridurre l’impatto ambientale delle attività agricole e allo stesso tempo diminuire il consumo di acqua.
Le soluzioni in agricoltura si muovono sempre più verso la tutela dell’ambiente in cui l’uomo opera, senza compromettere la salute e la sicurezza di colture e persone.
Le soluzioni migliori per l’agricoltura globale
Grazie allo sviluppo di strategie innovative, tecnologie sempre più all’avanguardia, biostimolanti, bioattivatori e nutrimenti per le piante di ultima generazione, ci sono alcune realtà imprenditoriali che stanno lavorando sempre di più per aumentare la resilienza naturale delle piante, migliorandone al contempo la resa e la qualità.
Valutando il ruolo essenziale sia dei nutrienti sia dei composti biostimolanti e bioattivatori nella biochimica e nella fisiologia della pianta, con particolare attenzione ai meccanismi di difesa, sono stati sviluppati avanzati programmi di gestione delle colture per proteggere la qualità e la produttività dei raccolti.
In pratica, prenderanno sempre più piede – necessariamente – strategie che consentono di prendersi cura degli habitat naturali e dell’ambiente proponendo tecnologie che bio-attivano nelle piante i loro naturali meccanismi di difesa e contemporaneamente gli enzimi che ne regolano la loro funzione.
Chi è e cosa fa FertiGlobal
Tra le realtà più interessanti e innovative in Italia ce n’è una con base in Toscana, a Larderello, che ha messo in campo un team multifunzionale di ricercatori – chimici, agronomi e biotecnologi – che lavorano costantemente allo sviluppo di tecnologie innovative e di programmi di gestione delle colture, spesso anche in collaborazione con università e centri di ricerca italiani e internazionali.
L’azienda si chiama FertiGlobal e ha deciso di puntare moltissimo su ricerca e sviluppo, come testimoniano alcune tecnologie e processi di innovazione che è riuscita a brevettare. Fondata in Italia nel 2003, FertiGlobal è la divisione agricola del Gruppo Larderello, uno dei più antichi attori dell’industria chimica internazionale che vanta 200 anni di storia e conoscenza.
Nel 2019 l’azienda ha costituito un polo di ricerca e sviluppo all’avanguardia proprio nel sito di Larderello, provincia di Pisa, investendo in una vasta gamma di strumenti innovativi, camere di crescita e serre. Offre programmi di gestione delle colture innovativi, che coprono l’intero ciclo colturale con soluzioni in grado di incrementare resa e qualità del raccolto diminuendo l’uso di agrofarmaci e acqua.
Ciò che la distingue dalle altre è il suo approccio completamente nuovo. Mentre molti attori sono concentrati sullo sviluppo di soluzioni per problemi specifici, FertiGlobal ha deciso di scommettere, in maniera vincente, su un approccio di gestione delle colture che prende in considerazione l’intero ciclo di vita delle piante.
Le sue tecnologie rivoluzionarie consentono agli agricoltori di ridurre progressivamente l’uso di sostanze chimiche, come fungicidi e battericidi, che oggi non producono più i risultati attesi, rendendo anche le colture meno tolleranti alle avversità e ai cambiamenti climatici. Una speciale combinazione di nutrienti vegetali, biostimolanti e bioattivatori, permettono di proteggere gli investimenti degli agricoltori e promuovere, allo stesso tempo, un’agricoltura sostenibile ed efficiente, senza alcun tipo di stress per le piante.
Ecco allora che l’ampia gamma di biostimolanti e bioattivatori a valore aggiunto e le diverse soluzioni nutrizionali speciali che l’azienda è riuscita a mettere a punto rappresentano una novità determinante per il futuro dell’agricoltura nel nostro Paese, e nel mondo.
La parola chiave è protezione, un concetto che include il suolo, il seme, passando per la pianta, la raccolta, il post-raccolto, fino a raggiungere il produttore agricolo. In altre parole, tutte le pratiche agricole: proteggere il terreno prima della semina o del trapianto e dopo il raccolto, salvaguardare la pianta dagli stress abiotici e biotici in tutte le sue fasi di crescita e garantire uno stato adeguato della pianta per assicurare rese elevate. Tutto questo per tutelare gli investimenti dell’agricoltore nel terreno, nei fertilizzanti e nelle sementi e, in definitiva, nel raccolto.
Cosa sono le tecnologie nutrizionali e biostimolanti
I biostimolanti sono proprio prodotti contenenti sostanze e/o microrganismi in grado di sostenere la crescita e lo sviluppo delle piante durante tutto il ciclo di vita della coltura, dalla germinazione dei semi e dal trapianto fino alla raccolta.
Hanno la capacità di stimolare quei processi naturali della pianta che migliorano l’assorbimento e l’efficienza d’uso dei nutrienti, la tolleranza agli stress abiotici e la qualità delle colture, e pertanto rappresentano un settore tecnico-scientifico in continua evoluzione.
Cos’è EnNuVi e come funziona
FertiGlobal ha sviluppato diverse tecnologie particolarmente all’avanguardia in questo senso. Tra queste, c’è EnNuVi, tecnologia brevettata basata sulla combinazione di polifenoli bioattivi e nutrienti vegetali essenziali che mirano a cambiare radicalmente l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente – per potenziare le prestazioni e proteggere al meglio le piante da ogni tipo di stress – e a sostenere al contempo la domanda crescente di alimenti, quindi per portare una maggiore produttività.
Questa tecnologia, premiata nell’ambito del programma europeo LIFE, si basa su 3 concetti cardine: ENergizzare (i nutrienti sono rafforzati per dare il meglio), NUtrire (nutrienti essenziali in un’unica formulazione complessa per massimizzare la resa) e VItalizare (le piante crescono più forti e più sane grazie alla bioattivazione delle loro difese naturali).
Per questa rivoluzionaria tecnica l’azienda è stata anche premiata dall’Unione europea. Grazie al progetto “ENVision – Enhance, Nurture and Vitalize the crops to Increase yield and healthy plant growth”, nell’ambito del programma europeo LIFE, EnNuVi è stata portata sul mercato, cambiandolo radicalmente.
L’obiettivo principale del progetto è ottenere la resistenza delle colture a condizioni di stress abiotico su larga scala, aumentando al contempo la qualità delle colture, la produttività e la fertilità del suolo. Questo risultato sarà raggiunto prendendo in considerazione tre aree principali:
- vantaggi tecnici: grazie alla combinazione di polifenoli bioattivi e ingredienti naturali selezionati, è in grado di attivare e controllare i sistemi di difesa delle piante e i meccanismi di resistenza contro tutti i tipi di condizioni di stress, sia agenti patogeni che climatici, come siccità e inondazioni;
- benefici ambientali: basato su investimenti avanzati e a lungo termine in ricerca e sviluppo, il progetto mira a ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura. Concentrandosi sull’intero ciclo di vita delle piante che alimentano le colture attraverso tecnologie di nutrizione avanzate, garantisce una crescita sana delle piante diminuendo l’uso di pesticidi e il consumo di acqua, fino ad arrivare a un meno 30%;
- vantaggi per l’azienda: abbracciando l’intero ciclo di vita delle piante con un nuovo “approccio di gestione delle colture”, il progetto LIFE ENVision supporta al meglio l’azienda garantendo una migliore qualità e resa, garantendo allo stesso tempo notevoli risparmi sui costi grazie a soluzioni di nutrizione delle piante più precise ed efficaci.
Cos’è FOLIFLO e come funziona
Altra tecnologia estremamente interessante sviluppata da FertiGlobal è FOLIFLO: una tecnologia di sospensioni ad alto titolo, a base di acqua, formulata con un singolo o vari nutrienti. Offre alle piante la giusta quantità di nutrienti senza perdite per una perfetta azione biostimolante, un rischio di fitotossicità molto basso e nessuno stress grazie al basso indice di salinità.
FOLIFLO favorisce un assorbimento efficiente dei nutrienti grazie alla granulometria ottimale del titolo e al corretto bilanciamento degli elementi nutritivi del prodotto. Le dimensioni delle particelle sono inferiori a 20 μm, ottimali per l’assorbimento da parte dei tessuti vegetali: più del 60% è addirittura inferiore a 10 μm.
È efficiente in termini di costi grazie al veloce e duraturo assorbimento dei nutrienti, è omogenea e stabile in qualsiasi condizione di temperatura, fredda o calda, e le sospensioni ad alto titolo consentono di risparmiare sui costi di trasporto e magazzino.
Cos’è FOLISTIM e come funziona
Da menzionare anche FOLISTIM, applicata a specifici nutrienti vegetali complessati da composti naturali. I prodotti basati su questa tecnologia biostimolano le piante ad un efficace assorbimento degli elementi nutritivi forniti. I nutrienti favoriscono la ripresa vegetativa dopo l’inverno o in situazioni di stress.
In questo modo riesce a prevenire i sintomi di carenza nutritiva e a migliorare la resistenza allo stress abiotico, incrementando anche la qualità e la conservazione dei frutti.
L’impianto che utilizza energia rinnovabile e a vapore
In FertiGlobal tutti si muovono adottando soluzioni elettriche in grado di ridurre ulteriormente l’inquinamento. Non solo: per tutti i suoi processi di lavorazione poi, FertiGlobal utilizza solo il calore della terra, riducendo sensibilmente i livelli di emissioni di CO2, mentre la raccolta dell’acqua piovana contribuisce a ridurre lo spreco.
In pochi sanno che la geotermia è nata proprio a Larderello. Agli inizi dell’800, a Montecerboli, nel Granducato di Toscana, il giovane ingegnere e imprenditore Francesco Giacomo Larderel, di origini francesi, avviò i lavori per realizzare il suo grande sogno: il primo impianto al mondo per estrarre l’acido borico dal vapore geotermico e produrre, così, boro a scopi chimici e farmaceutici. Fu così che nacque la geotermia industriale.
Oggi l’area di Larderello è uno dei centri della geotermia mondiale: gli impianti della zona, gestiti da Enel attraverso Enel Green Power, hanno una potenza complessiva di 800 MW e riforniscono di elettricità oltre 10mila utenze, tra abitazioni private, servizi pubblici e attività industriali. In tutta la Toscana, fra le province di Pisa, Siena e Grosseto, gli impianti geotermici di EGP sono 34, e soddisfano oltre il 30% del fabbisogno elettrico regionale con energia rinnovabile e sostenibile.