Gilt

I Gilt sono titoli di debito emessi dal governo del Regno Unito. Questi strumenti finanziari sono considerati tra i più sicuri sul mercato, grazie alla solidità creditizia dello Stato britannico. I Gilt svolgono un ruolo cruciale nei mercati finanziari e sono utilizzati sia da investitori istituzionali che privati.

Caratteristiche principali

I Gilt, come detto, sono emessi governo del Regno Unito (Debt Management Office del Tesoro britannico) con una durata che può essere a breve termine (fino a 5 anni) o a lungo termine (oltre 30 anni). Vengono considerati a basso rischio, proprio grazie al supporto del governo britannico, con l’emissione che avviene in sterline britanniche. Quanto al funzionamento, tali titoli pagano al al sottoscrittore una cedola semestrale e il rimborso del valore nominale a scadenza.

L’uso che si fa dei Gilt può variare, con la maggior parte dei sottoscrittori che li usano per:

  • diversificare portafogli e gestire il rischio;
  • valutare altri strumenti finanziari;
  • operazioni di mercato aperto e controllo dei tassi d’interesse (svolta dalla Banca d’Inghilterra).

Tipologie di Gilt

Esistono diverse tipologie di Gilt, ovvero:

  • i conventional Gilts. Offrono un tasso d’interesse fisso pagato semestralmente fino alla scadenza;
  • gli index-linked Gilts. Il capitale e gli interessi sono indicizzati all’inflazione, proteggendo il valore reale dell’investimento;
  • i double-dated Gilts. Offrono due date di scadenza possibili, con il Tesoro che può scegliere la data di rimborso.

Vantaggi e svantaggi dei Gilt

Dai Gilt derivano una serie di benefici e criticità. Nel caso dei vantaggi abbiamo:

  • la sicurezza elevata, in quanto supportati dalla capacità fiscale del governo britannico;
  • il rendimento fisso o protetto dall’inflazione;
  • la facilità di accesso e la liquidità, essendo ampiamente negoziabili sul mercato secondario.

Ci sono anche degli svantaggi, ovvero:

  • il rendimento potenzialmente inferiore rispetto ad altri investimenti più rischiosi;
  • il rischio inflazione che può erodere il potere d’acquisto degli interessi fissi.