Il termine BIC, acronimo di Bank Identifier Code, indica un codice di identificazione bancaria utilizzato a livello internazionale per riconoscere in modo univoco una specifica banca o istituto finanziario. Il BIC è anche noto come codice SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), chè l’ente globale che si occupa di assegnare agli istituti bancari il codice.
Com’è composto il BIC
Il BIC è composto da una sequenza di otto o undici caratteri alfanumerici e viene utilizzato principalmente per consentire trasferimenti di denaro sicuri e rapidi tra banche e istituzioni finanziarie a livello globale. Entrando più nello specifico:
- i primi quattro caratteri del BIC rappresentano il codice di identificazione della banca, assegnato dalla Società per le Telecomunicazioni Finanziarie Interbancarie Mondiali (SWIFT);
- i successivi due caratteri indicano il codice ISO 3166 che permette di identificare il Paese in cui si trova la banca. Per l’Italia il codice identificativo è IT;
- i successivi due caratteri rappresentano il codice di località della banca;
- gli ultimi tre caratteri del BIC possono essere utilizzati per identificare una specifica filiale nei casi in cui l’istituto finanziario ne abbia più di una nella stessa località.
A cosa serve il BIC
Il BIC è ampiamente utilizzato nel settore bancario e finanziario per facilitare le transazioni internazionali, inclusi bonifici, pagamenti e altre operazioni finanziarie. La sua presenza è fondamentale, nello specifico, per garantire la corretta esecuzione delle transazioni e ridurre il rischio di errori o frodi.
È importante notare che il BIC può variare da istituto a istituto e da Paese a Paese, quindi è necessario verificare il codice corretto presso la propria banca o istituzione finanziaria prima di effettuare qualsiasi transazione internazionale.