Superbonus, per l’anno di imputazione delle agevolazioni fiscali vale la data del bonifico

Per le agevolazioni fiscali previste dal Superbonus conta sempre la data nella quale è stato effettuato il bonifico. Anche quando è a cavallo di due anni

Pubblicato: 24 Giugno 2024 06:00

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Per accedere accedere alle agevolazioni fiscali previste per il Superbonus un importante criterio è costituito dalla data nella quale è stato effettuato il bonifico bancario. Serve per determinare a quale anno imputare i crediti d’imposta e in quale misura sia possibile farlo.

A prendere posizione in questo senso ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate attraverso la risposta n. 137 del 20 giugno 2024, scaturita da una serie di chiarimenti chiesti da un contribuente. Nel caso preso in esame un condominio aveva disposto un bonifico bancario per saldare delle spese che danno diritto ad ottenere le agevolazioni del Superbonus. L’operazione era stata effettuata prima del 31 dicembre 2023.
La richiesta era la seguente: in presenza degli altri requisiti previsti dalla normativa, è possibile accedere al beneficio del 110%. Nel momento in cui si opta per effettuare il pagamento attraverso un bonifico bancario, le spese si considerano sostenute nel momento in cui viene dato ordine alla banca. Viene applicato, in altre parole, il principio di cassa.

Ma entriamo nel merito e cerchiamo di comprendere cosa è emerso dalla presa di posizione dell’Agenzia delle Entrate sul Superbonus.

Superbonus, perché è importante la data del bonifico

Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di comprendere perché risulti essere importante la data del bonifico per saldare le spese sostenute per gli interventi agevolati con il Superbonus.

I chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate attraverso la risposta n. 137 del 20 giugno 2024 prendono spunto da un’istanza di interpello inoltrata da un condomino. Nel caso specifico, l’istante è stato incaricato di effettuare dei lavori su un condominio minimo senza amministratore. I dubbi sono sorti in relazione ai pagamenti che sono stati effettuati attraverso dei bonifici bancari, disposti utilizzando l’home banking sabato 30 dicembre 2023. All’interno delle contabili bancarie vengono indicate le seguenti date:

  • data di inserimento: 30 dicembre 2023;
  • data di esecuzione: 2 gennaio 2024;
  • data valuta: 3 gennaio 2024.

I lavori effettuati agevolabili con il Superbonus

L’istante – che è proprietaria di un’unità immobiliare che fa parte del condominio – ha dichiarato che l’assemblea condominiale aveva correttamente deliberato – in data antecedente alla disposizione del bonifico – l’effettuazione di un intervento di riqualificazione energetica. Nello specifico i lavori consistono nell’isolamento termico a cappotto dell’edificio. L’assemblea, inoltre, ha incaricato un condomino di gestire i contratti d’appalto e gli ha affidato il compito di effettuare i pagamenti e ogni altro adempimento necessario per svolgere correttamente la pratica.

Le opere avrebbero permesso di raggiungere il doppio salto di classe energetica che avrebbe permesso di accedere alle agevolazioni fiscali previste per il Superbonus ed inserite all’interno dell’articolo 119 del Decreto Legge n. 34/2020 (anche noto come Decreto Rilancio). L’obiettivo del salto delle due classi viene centrato anche grazie agli altri interventi trainati che venivano effettuati nelle unità a destinazione abitativa, che sono di proprietà esclusiva dei singoli condomini.

Da non dimenticare, nel caso preso in esame, che la Cila è stata presentata il 25 novembre 2022: l’istante ha quindi sottolineato che risultano essere soddisfatte tutte le condizioni per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dal Superbonus. Stiamo parlando della fruizione nella misura del 110% per le spese che sono state sostenute entro il 31 dicembre 2023, così come prevede l’articolo 1, comma 894, della Legge n. 197/2022.

Il dubbio dell’istante era riferito al corretto anno di imputazione della spesa, domandandosi se dovesse essere ritenuta sostenuta nel 2023 o nel 2024.

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate, nel fornire i chiarimenti su questa particolare istanza, ha richiamato parte della prassi già emanata su alcune questioni di interpretazione delle norme connesse al Superbonus. L’AdE ha ricostruito l’evoluzione della disciplina, che è stata rivista dal Decreto Legge 176/2022, anche noto come Decreto Aiuti-quater. E poi attraverso l’articolo 1, comma 894, della Legge n. 197/2022.

L’Aiuti-Quater ha sostanzialmente definito – tra le altre cose – che il Superbonus spetti nella misura del 110% per le spese che i contribuenti hanno sostenuto entro il 31 dicembre 2022. L’aliquota scende al 90% per quelle sostenute nel 2023, che si riferissero ad interventi effettuati da dei condomini (compresi quelli di demolizione e ricostruzione). Il secondo caso, invece, ha a che fare con le spese che sono state sostenute nel corso del 2023, per le quali le agevolazioni previste per il Superbonus continuano a spettare nella misura del 110%.

Il richiamo della normativa è importante per riuscire a individuare il periodo d’imposta al quale devono essere imputate le spese. A questo punto è necessario fare un’ulteriore distinzione tra le persone fisiche, esercenti professioni e gli enti commerciali, per i quali vale il criterio di casa (in questo senso vedasi la circolare n. 24/E/2020).

Per quanto riguarda la deducibilità dei costi che sono stati sostenuti da un professionista mediante il pagamento effettuato con un bonifico bancario deve essere applicato il principio di cassa. Il momento rilevante, ai fini dell’effettuazione del bonifico, è quello nel quale il professionista effettua l’ordine di pagamento alla banca. Applicando, quindi, il principio di casa, nel momento in cui viene effettuato un pagamento attraverso un bonifico bancario, la spesa deve essere considerata sostenuta nel momento in cui viene dato l’ordine di pagamento alla banca. Non si deve rilevare il momento diverso e successivo nel quale avviene l’addebito sul conto corrente dell’ordinante.

Questo significa, almeno nel caso preso in esame, che il bonifico è stato disposto nel 2023: l’istante, a questo punto, potrà accedere alle agevolazioni previste per il Superbonus nella misura del 110% dato che le spese sono state sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica entro il 31 dicembre 2023.

In sintesi

Per accedere alle agevolazioni previste per il Superbonus è necessario prestare attenzione alla data nella quale viene effettuato il bonifico. Anche se il beneficiario lo riceve l’anno successivo, conta la data nella quale vien dato incarico alla propria banca di effettuare l’operazione.

La presa di posizione arriva ufficialmente dall’Agenzia delle Entrate, che ha chiarito i dubbi di un contribuente che ha effettuato un bonifico a cavallo tra il 2023 ed il 2024.