Manovra, Btp fuori dall’Isee: i dubbi sulla misura

Tra le novità della Manovra 2024 è stata inserita l'ipotesi di eliminare i Btp dal calcolo dell'Isee. Una misura che alza alcune polemiche

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto un incentivo di particolare interesse per i risparmiatori: l’esclusione dei Btp dall’Isee. È bene premettere che quella che andiamo a trattare è semplicemente una norma che è stata inserita all’interno della bozza della Manovra, ma con ogni probabilità è destinata a diventare realtà a breve.

All’interno dell’Isee, è bene ricordarlo, rientra tutto quanto sia riconducibile alla situazione economica di un qualsiasi nucleo familiare. Non rientrano all’interno dell’Isee solo e soltanto quei beni che non producono reddito. O che, in alternativa, hanno esclusivamente una funzione sociale o culturale, come possono essere, ad esempio, i trattamenti assistenziali e previdenziali che vengono percepiti. O i fondi pensione integrativi.

I Titoli di Stato, qualunque essi siano, vi rientrano a pieno diritto. Questo significa che anche i Btp, fino ad oggi, concorrono al calcolo dell’indicatore situazione economica equivalente. Ma con il 2024 tutto dovrebbe cambiare.

All’interno della bozza della Legge di Bilancio 2024, infatti, è contenuta una norma con la quale si vorrebbe escludere i Btp dal calcolo Isee. Una decisione che, se fosse confermata dal testo definitivo delle Manovra, andrà a premiare ancora una volta il successo che questi titoli di stato stanno avendo. Questo è, comunque, un ulteriore incentivo a investire nei Btp.

Ma cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando.

Dall’Isee sono esclusi i Btp

All’interno della bozza della Legge di Bilancio 2024 è presente l’articolo 39, nel quale è prevista l’esclusione dal calcolo dell’Isee alcuni titoli di stato, tra i quali rientrano i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP).

Stando a quanto riportano alcuni rumors di stampa, questa agevolazione sarebbe riservata unicamente a quanti diventeranno in futuro dei possessori di BTP People, un nuovo prodotto che il governo sembra intenzionato ad emanare prossimamente ed il cui scopo è quello di raccogliere delle altre risorse finanziare. E che, soprattutto, si va ad inserire sulla scia dei recenti BTP Valore che hanno avuto ampio successo. Ricordiamo che proprio i BTP Valore sono riusciti a raccogliere qualcosa come 32 miliardi di euro nelle due emissioni che si sono tenute nel corso dei mesi di giugno e di ottobre 2023. L’intenzione del Governo sarebbe quella di inserirsi su questa linea ed introdurre un nuovo incentivo per i potenziali acquirenti.

È bene sottolineare, quindi, che l’esclusione dal calcolo Isee non coinvolgerà i soggetti che hanno già effettuato l’investimento. Sottolineiamo, però, che la norma non è stata approvata definitivamente e quindi potrebbe essere rivista prima della sua approvazione entro il 31 dicembre 2023. Potrebbe, addirittura, scomparire definitivamente.

Un contributo per sanare il debito pubblico italiano

La volontà di andare ad eliminare i Btp dal calcolo dell’Isee è stata annunciata nel corso delle ultime settimane da Eugenia Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le pari opportunità. Stando a come è configurata la misura, però, non sembra essere particolarmente legata al tema della famiglia e della natalità. Più che altro sembrerebbe un progetto legato al risanamento del deficit pubblico.

Nel caso in cui il possesso dei Btp dovesse risultare ininfluente per il calcolo dell’Isee, il governo avrebbe attivato un ulteriore incentivo alla loro vendita. E soprattutto riuscirebbe a raccogliere ulteriori fondi direttamente dai privati. L’obiettivo, quindi, sarebbe quello di andare a sanare il debito pubblico, in un momento in cui il bilancio statale risulta essere in difficoltà.

Tra l’altro proporre l’acquisto dei Btp direttamente ai risparmiatori è una conseguenza dovuta alla remunerazione ridotta al lumicino dei conti correnti: le banche italiane continuano ad essere ancora particolarmente avare quando si parla di remunerazione ai propri clienti.

Lo scarso rendimento dei conti bancari, nonostante gli sforzi del Governo per contrastare gli extraprofitti bancari, sta ulteriormente spingendo i cittadini a considerare il debito pubblico italiano come un’opzione di investimento allettante – spiega Gabriel Debach, market analyst di eToro -. In questo quadro, con l’aggiunta per il timore di un rallentamento economico, il debito italiano sembra godere di un nuovo e inaspettato periodo di favore, con la clientela retail che emerge come principale categoria di acquirenti.

Btp nell’Isee: il punto della situazione

L’ipotesi di andare ad eliminare completamente i Btp – almeno quelli di prossima emissione – dall’Isee apre la porta ad alcune considerazioni. Da un certo punto di vista la decisione può essere vista in maniera positiva, almeno dal punto di vista del deficit. D’altro canto, però, non risulterebbe essere molto equa: prima di tutto si verrebbe a creare una netta differenza tra chi ha già investito in Btp e chi, invece, vi investirà nel corso del prossimo anno.

A far storcere un po’ il naso, tra l’altro, è il far risultare sullo stesso piano – almeno ai fini delle agevolazioni economiche – le famiglie meno abbienti e i soggetti con un patrimonio investito in Btp, che a questo punto uscirebbero completamente dall’orbita Isee.

Le famiglie in possesso di molta liquidità potrebbero investire tutti i loro risparmi in Btp e, alla fine, risulterebbero nella stessa condizione di quelle che non li hanno. Grazie agli investimenti nei Btp si riuscirebbe ad abbassare la soglia Isee e si potrebbero ottenere agevolazioni, bonus e sostegni che altrimenti non spetterebbero.

Uno degli aspetti che sono da tenere in considerazione, inoltre, è cosa potrebbe accadere nel momento in cui le banche dovessero iniziare ad alzare i tassi sui conti correnti e sui depositi, in modo da cercare di attrarre nuovi clienti alla ricerca di investimenti più corposi.

In questo caso gli investitori retail potrebbero decidere di spostare i propri risparmi su questi tipi di prodotto e mollare i Btp Italia.

La mossa del governo Meloni ha un solo scopo: quello di permettere all’Italia di autofinanziarsi. Inserire nella bozza della Legge di bilancio una norma che permette di escludere i Btp dai calcoli Isee è stata fatta per incentivare ulteriormente questo tipo di investimento. Sempre che venga confermata nel testo definitivo.