Infortunio sul lavoro: come deve essere gestito correttamente

Come deve essere gestito in maniera corretta l'infortunio sul lavoro. Ecco come ottenere tutte le indennità ed i risarcimenti che spettano di diritto

Pubblicato: 12 Maggio 2024 06:00

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Come deve essere gestito un infortunio sul lavoro? Quali sono gli obblighi in capo al diretto interessato e al suo datore di lavoro? Quali sono i tempi prestabiliti da rispettare per inviare una denuncia all’Inail? Quando si viene a verificare un infortunio sul lavoro, la segnalazione agli uffici competenti deve essere effettuata entro due giorni. L’adempimento di questa pratica permette al lavoratore di ottenere le prestazioni economiche e le indennità che gli spettano di diritto.

Nel momento in cui si viene a verificare un infortunio sul lavoro, il datore di lavoro si deve muovere entro tempi ben definiti per assolvere ad alcuni obblighi: i più importanti sono quelli di comunicazione e denuncia. Questo adempimento deve essere evaso telematicamente, trasmettendo all’Inail e al Sinp (Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro):

  • i dati e le informazioni relative agli infortuni sul lavoro che comportano l’assenza di almeno un giorno dal lavoro, escludendo quello dell’evento. L’operazione deve essere effettuata entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico;
  • la denuncia ai fini assicurativi degli infortuni sul lavoro che determinino un’assenza di superiore a tre giorni. Questa operazione deve essere effettuata entro due giorni dalla ricezione del certificato medico.

Quando si vengono a verificare gli eventi appena descritti, gli obblighi in capo ai datori di lavoro si considerano assolti nel momento in cui viene presentata la suddetta denuncia. Il certificato medico deve essere trasmesso telematicamente all’Inail direttamente dal medico o dal pronto soccorso competenti.

Il dipendente dovrà comunicare al datore di lavoro il numero di protocollo di invio del certificato, in modo che lo stesso possa essere visualizzato sul portale dell’Inail. Dal momento in cui vengono ricevuti i dati del certificato scatta il termine per inviare la comunicazione e la denuncia di infortunio.

Infortunio sul lavoro: di cosa si tratta

Ma entriamo nello specifico e capiamo in cosa consiste un infortunio sul lavoro. È, in estrema sintesi, un evento che si è verificato nel corso dell’attività lavorativa e che determina un’incapacità temporanea o permanente del lavoratore. L’incidente può verificarsi direttamente sul luogo di lavoro o nel tragitto per andare o tornare dal posto di lavoro. Nel momento in cui si viene a verificare l’infortunio sul lavoro, la segnalazione deve avvenire entro tempi prestabiliti.

Al lavoratore vengono riconosciuti alcune indennità e particolari prestazioni economiche nel momento in cui si vengono a verificare determinati incidenti sul lavoro.

La definizione nel dettaglio

L’infortunio sul lavoro è un evento violento che si verifica nel corso dell’attività lavorativa. L’evento determina un’incapacità temporanea di lavorare assoluta, che comporta l’astensione dal lavoro per un periodo superiore a tre giorni. O potrebbe portare ad un’incapacità permanente o totale. In alcuni casi, potrebbe addirittura arrivare a determinare il decesso del lavoratore.

Dove si può verificare l’infortunio sul lavoro

Gli incidenti si possono verificare direttamente sul luogo di lavoro o sul tragitto per andare a lavorare o per rientrare a casa. In questi ultimi due casi, l’infortunio deve avvenire sul tragitto che porta da casa alla sede di lavoro o viceversa. Per far in modo che l’infortunio sia ritenuto accaduto sul lavoro è necessario dimostrare che sia avvenuto sul tragitto compiuto normalmente per andare a lavoro e l’orario sia compatibile con quelli di entrata ed uscita dall’azienda. Eventuali deviazioni dal normale percorso non rientrano nella copertura assicurativa.

Danno biologico: cos’è

Molto importante è comprendere cosa si intenda per danno biologico: è una lesione dell’integrità psicofisica di una persona, che risulti essere valutabile da un punto di vista medico-legale. Questi danni possono influenzare direttamente le attività della vita quotidiana di una persona: lavoro, vita familiare, relazioni affettive ed attività sportive.

Il danno biologico costituisce il più alto livello di infortunio: non si riesce a risolvere con una una sospensione dell’attività lavorativa. Ma la lesione continua a rimanere, andando a ledere l’integrità psicofisica della persona.

La locuzione danno biologico è utilizzata in ambito legale e medico per valutare l’entità del risarcimento che deve essere erogato a seguito di un infortunio sul lavoro o di malattie che possano alterare le condizioni di vita quotidiana. E l’eventuale capacità di lavorare di un determinato soggetto.

Adempimenti a carico del datore di lavoro

Quali sono gli adempimenti a cui deve pensare un datore di lavoro? Il primo passo da effettuare, ovviamente, è quello di prestare i soccorsi necessari. Subito dopo dovrà essere inviata una denuncia di infortunio all’Inail. Questa operazione deve essere effettuata telematicamente e deve essere inviata alla sede Inail corrispondente al domicilio del lavoratore.

Quando l’infortunio determina una sospensione dal posto di lavoro per una durata inferiore a tre giorni, la comunicazione viene effettuata per motivi meramente statistici. Nel caso in cui dovesse durare più di tre giorni, si deve effettuare una vera e propria denuncia di infortunio all’Inail.

Nel caso in cui l’assenza risulti essere inferiore ai tre giorni, l’indennizzo è a carico del datore di lavoro. Oltre i tre giorni di prognosi scatta l’intervento dell’Inail.

Termini di invio per la segnalazione dell’infortunio

Il conteggio delle 48 ore per effettuare la segnalazione di un infortunio hanno inizio dal giorno successivo a quello nel quale il datore di lavoro riceve dal dipendente il codice identificativo del certificato medico inviato all’Inail direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria che fornisce la prima assistenza. All’interno del certificato viene indicata la data di rilascio e la durata della prognosi.

Può accadere che alcuni infortuni, in un primo momento, vengano ritenuti come guaribili in tre giorni, ma, in un secondo momento, la prognosi viene estesa a quattro giorni. In questo caso il termine per effettuare la segnalazione inizia dal giorno successivo alla ricezione dei dettagli relativi, con la quale viene indicata la mancata guarigione entro i termini inizialmente previsti.

In sintesi

Gli infortuni sul lavoro avvengono direttamente sul posto di lavoro o nel tragitto per andare in azienda o tornare a casa (in questo caso, l’incidente si deve verificare in un orario coerente con quello di lavoro e in un percorso privo di deviazioni).

Il lavoratore ha diritto a delle indennità e a dei risarcimenti economici, che variano in base all’entità dell’infortunio. Ha diritto ad un periodo di riposo retribuito per potersi riprendere. È necessario, però, che la denuncia dell’infortunio sul lavoro sia effettuata entro 48 ore dall’evento traumatico.