Calendario pagamenti INPS di marzo: le date da ricordare

Dalle pensioni al Reddito di cittadinanza all'assegno unico universale e NASpI, tutte le date da segnarsi sul calendario per i pagamenti INPS di marzo 2023

Pubblicato: 2 Marzo 2023 18:00

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Il mese di marzo, quello che apre alla primavera e alle belle giornate, è finalmente arrivato e porta con sé, come ogni mese, delle date importanti da segnare sul calendario. Parliamo, come sempre, dei giorni da cerchiare in rosso per i pagamenti INPS, date importanti da ricordare per poter ottenere dei contributi molto importanti. Occhi puntati, come vi abbiamo raccontato, sulle pensioni e le maggiorazioni che arriveranno questo mese, ma attenzione anche agli altri pagamenti.

Nel calendario di marzo 2023, infatti, rientrano il pagamento del Reddito e della Pensione di cittadinanza, l’assegno unico universale, NASpI e DIS-COLL. Andiamo a vedere nel dettaglio tutte le date per il pagamento di queste somme.

Pagamenti INPS marzo 2023: quando arrivano le pensioni maggiorate

Come ogni mese, il calendario dei pagamenti delle pensioni parte dal primo del mese, con l’erogazione degli accrediti per coloro che hanno scelto l’accredito diretto sul conto corrente bancario o postale.

Coloro che hanno invece optato per il ritiro in contanti potranno recarsi presso gli sportelli di Poste Italiane più vicino secondo l’ordine alfabetico stabilito ed affisso all’esterno dell’ufficio postale, rispettando il seguente calendario:

  • mercoledì 1° marzo 2023 per i cognomi dalla A alla C;
  • giovedì 2 marzo 2023 per i cognomi dalla C alla D;
  • venerdì 3 marzo 2023 per i cognomi dalla E alla K;
  • sabato 4 marzo 2023 (solo mattina) per i cognomi dalla L alla O;
  • lunedi 6 marzo 2023, per i cognomi dalla P alla R;
  • martedì 7 marzo 2023, per i cognomi dalla S alla Z.

Reddito e Pensione di cittadinanza, i pagamenti a marzo 2023

Grande interesse anche per il Reddito e la Pensione di cittadinanza, misure d’aiuto introdotte con il decreto legge del 28 gennaio 2019 numero 4 per contrastare la povertà in Italia. Finalizzato all’inserimento, o reinserimento, nel mondo del lavoro con l’obiettivo di giungere all’inclusione sociale, l’aiuto arriverà nella solita data prestabilita.

Chi riceve da tempo il Reddito di cittadinanza o la Pensione di cittadinanza è al corrente infatti della data in cui riceverà il denaro corrispondente alla misura di sostegno al reddito, ma se questo è uno dei primi mesi in cui si riceve occorre tenere presente che l’INPS invia i pagamenti ogni 27 del mese.

Assegno unico universale, attenzione alla scadenza

Marzo 2023 è anche il mese del pagamento dell’Assegno unico universale, che a marzo 2023 dovrebbe essere liquidato dalla seconda metà del mese. Si tratta di una misura economica di sostegno alle famiglie con figli minori a carico e, a determinate condizioni, anche maggiorenni fino ai 21 anni di età. Ma attenzione.

La misura, adottata per la prima volta nel gennaio 2022, è andata in scadenza a febbraio 2023 e dunque bisognerà presentare il nuovo Isee per continuare a ottenere la cifra massima. Nessuna nuova domanda per chi lo riceveva, solo l’aggiornamento del documento per evitare di percepire la cifra minima.

Dalla NASpI al DIS-COLL, quando verranno pagate

Altra data importante è quella legata a mercoledì 15 marzo 2023, giorno nel quale è previsto il pagamento delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL. L’accredito avverrà sul conto corrente bancario o postale indicato in fase di presentazione della domanda. L’indennità può essere erogata anche su libretto postale o tramite bonifico domiciliato presso gli uffici di Poste Italiane.

Ricordiamo che la NASpI è riservata a quanti sono stati protagonisti di un evento di disoccupazione involontaria. Ne possono beneficiare i lavoratori subordinati e gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative e il personale artistico, oltre ai dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

La DIS-COLL, invece, è una misura di sostegno al reddito riservata ai co.co.co., anche a progetto, agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio che hanno involontariamente perso l’occupazione. Può goderne anche chi è iscritto alla Gestione sperata dell’INPS, ma non i titolari di partita IVA.