Il termine ultimo per il versamento del saldo Iva relativo all’anno 2024 è fissato al 17 marzo 2025, in conformità con l’articolo 6 del DPR n. 542/99. Tuttavia, come specificato nelle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, i contribuenti hanno la possibilità di effettuare il versamento in modalità rateale. In tal caso, le rate devono essere di importo uguale e la prima deve essere versata entro il 17 marzo 2025. Su quelle successive sarà applicato un interesse fisso di rateizzazione pari allo 0,33% mensile. Vediamo nel dettaglio termini e modalità.
I termini del versamento Iva
Il saldo Iva a debito, risultante dalla dichiarazione annuale, deve essere obbligatoriamente versato entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento. Tuttavia, poiché il 16 cade di domenica, il termine ultimo è posticipato al primo giorno lavorativo successivo, ovvero il 17 marzo, in conformità con l’articolo 6 del DPR n. 542/99. Per quanto riguarda la presentazione della dichiarazione annuale Iva, la scadenza è fissata al 30 aprile 2025, sempre con riferimento all’annualità 2024.
Il versamento può essere effettuato in una delle seguenti modalità:
- versamento in un’unica soluzione tramite modello F24;
- versamento rateale tramite modello F24. In questo caso è possibile suddividere l’importo del saldo Iva in rate di uguale importo.
La prima rata deve essere versata entro il 17 marzo 2025, mentre quelle successive devono essere versate entro il giorno 16 di ogni mese successivo. Sull’importo sarà applicato un interesse fisso di rateizzazione pari allo 0,33% mensile.
Il pagamento può essere frazionato (massimo di 9 rate) e i versamenti devono essere completati entro il mese di novembre.
Versamento differito
Il saldo Iva può essere differito ed effettuato entro il termine previsto per il versamento delle imposte sui redditi. Tuttavia, in caso di differimento, è prevista l’applicazione di una maggiorazione pari allo 0,4% per ogni mese (o frazione di mese di ritardo rispetto alla scadenza ordinaria del 17, fino alla data del versamento effettivo).
Inoltre, è possibile posticipare ulteriormente il versamento di 30 giorni rispetto alla scadenza ordinaria delle imposte sui redditi, applicando un’ulteriore maggiorazione dello 0,4% a titolo di interesse.
In caso di versamento del saldo Iva differito si applicano le seguenti maggiorazioni:
- versamento entro il 1° luglio 2025: l’importo deve essere maggiorato dell’1,2%, corrispondente allo 0,4% per ciascuno dei tre mesi di ritardo (aprile, maggio e giugno);
- versamento entro il 31 luglio 2025: l’importo deve essere maggiorato dell’1,6%, corrispondente allo 0,4% per ciascuno dei quattro mesi di ritardo (aprile, maggio, giugno e luglio);
- è consentito effettuare il versamento sia in un’unica soluzione sia in forma rateale, anche nel caso in cui il versamento avvenga entro le scadenze previste per le imposte sui redditi. In caso di rateizzazione, le rate devono essere di importo uguale.
Modalità di versamento con F24
Il versamento del saldo Iva deve essere effettuato utilizzando il modello F24. Nella sezione “Erario” del modello, è necessario indicare i seguenti dati:
- codice tributo 6099: identifica l’Iva dovuta in base alla dichiarazione annuale;
- codice tributo 1668: si utilizza per il versamento degli interessi di rateizzazione, qualora si opti per il pagamento rateale;
- mumero della rata e numero totale. Esempio: “0101” per il versamento in un’unica soluzione, “0107” per la prima di 7 rate;
- anno di riferimento dell’Iva;
- omporto del versamento: deve essere arrotondato all’unità di euro, corrispondente a quanto indicato nella dichiarazione annuale. Tuttavia, se è differito alla scadenza di giugno/luglio o se viene effettuato in modalità rateale, deve essere arrotondato al centesimo di euro.
Anche in presenza di un saldo zero dovuto alla compensazione con altri crediti tributari e/o contributivi, è obbligatorio presentare il modello F24. Nello specifico, i versamenti devono essere effettuati esclusivamente in modalità telematica, utilizzando i servizi di home banking o i canali Entratel/Fisconline messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.