Un emendamento del decreto Energia contiene una novità importante per il fisco: per un periodo limitato, cambieranno i termini per pagare gli avvisi bonari, passando da 30 a 60 giorni.
L’emendamento vuole assicurare “la necessaria liquidità alle famiglie ed alle imprese in considerazione degli effetti negativi determinati dalla pandemia, nonché delle ripercussioni economiche e produttive del conflitto bellico” in Ucraina. In questo modo i contribuenti avranno più tempo per mettersi in regola e pagare il dovuto dalle comunicazioni di irregolarità.
Avvisi bonari, cosa cambia
Il decreto Energia contiene un emendamento che consente di mettersi in regola con gli avvisi bonari in 60 giorni anziché in 30. Ma solo per un periodo limitato: sarà possibile pagare in 60 giorni solo nel periodo che trascorre tra l’entrata in vigore della legge di conversione (dovrà essere approvata al massimo entro il 20 maggio) ed il 31 agosto 2022. Significa che – a meno di successive proroghe – dal 1° settembre tutto torna come prima, cioè bisognerà mettersi a posto entro 30 giorni.
Trascorsi i 60 giorni, se il contribuente non si è messo in regola, gli importi richiesti saranno direttamente iscritti a ruolo a titolo definitivo. Perciò, non sarà più possibile beneficiare della riduzione ad un terzo delle sanzioni amministrative contenute nell’atto.
Avvisi bonari, come funzionano
L’avviso bonario è una comunicazione con la quale l’Agenzia delle Entrate informa il contribuente del controllo effettuato sulla sua dichiarazione dei redditi, evidenziando eventuali imposte e contributi che non risultano pagati.
Oggi (e così tornerà ad essere dal 1° settembre 2022) è stabilito che “l’iscrizione a ruolo delle comunicazioni di irregolarità, oppure la prima richiesta di pagamento inviata dall’Agenzia delle Entrate (l’avviso bonario) in caso di non effettuazione del versamento di imposte ed Iva dichiarati o di maggiori oneri derivanti delle rettifiche dei dichiarativi, non viene eseguita se il contribuente paga quanto richiesto entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione”.