Bonus mamme 2025, come ottenere l’indennizzo per le madri lavoratrici

L’esonero contributivo per le madri lavoratrici entra nel 2025. Chi può beneficiarne e come richiederlo?

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 7 Gennaio 2025 14:18

La Manovra 2025 conferma una misura importante per le lavoratrici madri, ovvero il bonus Mamme: l’esonero parziale dai contributi previdenziali. Questo beneficio riguarda le lavoratrici dipendenti, eccetto quelle in ambito domestico, e le autonome che percepiscono determinati redditi. L’esonero fa parte di un pacchetto di incentivi per la famiglia, insieme ad altri bonus, come il bonus Bebè e il bonus Asilo nido.

Di seguito vediamo come funziona e chi può beneficiarne, con un esempio pratico.

Chi ha diritto all’esonero contributivo lavoratrici madri?

La Manovra prevede che a partire dal 2025, si estende e rende permanente il bonus Mamme, cioè l’esonero contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2024. Questo esonero riguarda:

  • lavoratrici dipendenti (pubbliche e private), inclusi i settori agricolo e non domestico;
  • lavoratrici autonome che non hanno scelto il regime forfettario.

Il beneficio è riservato a chi ha due o più figli e un reddito non superiore a 40.000 euro annui (fatta eccezione per le lavoratrici autonome, per le quali esistono regole specifiche). Il beneficio è valido fino al mese in cui il figlio più piccolo compie 10 anni.

Dal 2027, per le madri con tre o più figli, l’esonero si estende fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo.

Attenzione: non potranno usufruire del bonus Mamme le lavoratrici che hanno già beneficiato di un esonero contributivo nell’ambito della Legge di Bilancio precedente.

Come funziona l’esonero delle madri lavoratrici?

L’esonero contributivo si applica fino al compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo. A partire dal 2027, le madri con almeno tre figli potranno godere dell’esonero fino al compimento dei 18 anni di uno dei figli.

Per ottenere l’esonero, la retribuzione o il reddito imponibile non devono superare i 40.000 euro annuali. Se il reddito è sotto questa soglia, le madri possono beneficiare della misura.

Attenzione: l’esonero non incide sull’aliquota dei contributi previdenziali per la pensione, che rimane invariata (33% per i dipendenti e 22,65% per gli autonomi).

Come si richiede il bonus mamme lavoratrici 2025

Per richiedere l’esonero, le lavoratrici posso scegliere se:

  • comunicare al datore di lavoro il numero di figli e i codici fiscali dei bambini;
  • inserire i codici fiscali direttamente nell’applicativo Inps, che sarà disponibile a breve.

L’esonero parte a gennaio 2025 per le lavoratrici che soddisfano i requisiti in quel periodo. Se una lavoratrice diventa madre nel corso dell’anno, l’esonero si applica dal mese successivo alla nascita del secondo figlio o successivo.

Tutte le lavoratrici madri, dipendenti di enti pubblici e privati, anche del settore agricolo, possono beneficiare di questo esonero. L’unica esclusione riguarda i lavori domestici.

Esonero contributivo per una madre con due figli

Immaginiamo l’applicazione del bonus Mamme 2025 nella situazione di una lavoratrice madre di due figli (ma tre o più figli) e contratto a tempo indeterminato:

Retribuzione imponibile mensile lorda

(in euro)

Bonus mamma 9,19%
500 45,95
1.000 91,9
1.500 137,85
1.922 176,60
2.000 183,80
2.500 229,75
2.621 247,30
2.700 248,13
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