Agenzia delle Entrate, incassati 213 miliardi nel 2025 ma il calo del debito è minimo

Secondo i dati della Banca d'Italia le entrate nei primi 5 mesi del 2025 sono cresciute di 6,8 miliardi di euro, mentre il debito pubblico è calato di circa 10 miliardi

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

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Nei primi 5 mesi del 2025, le entrate del fisco italiano sono state del 3,3% superiori a quelle dello stesso periodo del 2024. Un risultato che deriva da diversi fattori, ma che segnala comunque un risvolto positivo per le casse dello Stato. Si tratta infatti di circa 6,8 miliardi di euro in più che il Governo avrà a disposizione nei prossimi mesi.

Una parte potrebbe andare alla riduzione del debito. I dati della Banca d’Italia mostrano che a maggio il denaro che l’erario deve ai creditori ammonta a 3.053 miliardi di euro, circa 10 miliardi di euro in meno rispetto al mese precedente. Si tratta comunque di un’oscillazione minima, anche se molto pubblicizzata dal Governo.

Aumentano le entrate fiscali

La Banca d’Italia ha segnalato che nei primi cinque mesi del 2025 le entrate del fisco italiano sono aumentate di 6,8 miliardi di euro. Il 3,3% in più rispetto al 2024, con un incasso totale di 213,5 miliardi di euro. Un dato importante in un momento in cui il Governo deve tenere la spesa pubblica sotto controllo e orientare gli investimenti in modo diverso, anche verso la spesa militare.

In parte questo aumento deriva dall’inflazione, che facendo aumentare i prezzi e gli stipendi fa crescere, almeno a livello nominale, anche le entrate dello Stato. A questo si aggiungono l’aumento del Pil, anche se moderata nell’ultimo anno, e la lotta all’evasione fiscale, che insieme completano l’aumento delle entrate dello Stato.

Scende il debito italiano

La Banca d’Italia ha registrato anche un dato positivo per quanto riguarda il debito pubblico. Dopo quattro mesi consecutivi di aumento che hanno portato il totale oltre i 3.050 miliardi di euro, il dato è tornato a calare su base mensile, di circa 10 miliardi di euro. Una diminuzione che però non è bastata a riportare il debito sotto la soglia psicologica superata ad aprile: il totale rimane a 3.053 miliardi di euro.

Mese del 2025 Debito pubblico Variazione
Gennaio 2.981 miliardi +15 miliardi
Febbraio 3.023 miliardi +42 miliardi
Marzo 3.033 miliardi +10 miliardi
Aprile 3.063 miliardi +30 miliardi
Maggio 3.053 miliardi -10 miliardi

Come detto, maggio è il primo mese in cui il debito pubblico è calato dall’inizio del 2025 e solo il terzo nell’ultimo anno. Gli altri erano stati ottobre 2024 e dicembre 2024, il primo con un risultato quasi in pareggio. La tendenza è quindi quella di un aumento generale del debito pubblico.

Fratelli d’Italia e il debito pubblico

Nonostante questo, i profilo Instagram di Fratelli d’Italia ha celebrato il calo del debito pubblico di maggio, presentandolo come un dato che smentiva un articolo del Fatto Quotidiano. Il giornale, in un pezzo risalente a ottobre 2024, sottolineava come il debito pubblico durante il Governo Meloni sia il più alto di sempre.

Come sottolineato anche da un articolo del sito di fact checking Pagella Politica, il dato assoluto del debito pubblico non è molto utile, specialmente nei confronti storici. A causa dell’inflazione, il valore dei 3.000 miliardi di debito pubblico di maggio 2025 è molto diverso da quello dei 2.900 miliardi del 2024.

Per questa ragione, quando si fanno comparazioni storiche è sempre meglio utilizzare il rapporto debito/Pil. Dividendo il debito per la ricchezza prodotta in un anno dal Paese si ottiene un dato che considera molti più fattori ed è più facilmente paragonabile. Per completezza, il rapporto debito/Pil nel 2024 è stato stimato al 135%. Non è il più alto di sempre, ma è superato solo dagli anni della pandemia da Covid-19.