Codice destinatario della fattura elettronica: cos’è e come trovarlo

Voce importante delle fatture elettroniche è il codice destinatario, che serve per recapitare in modo corretto il documento al cliente

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

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Uno degli elementi più importanti della fattura elettronica è il codice destinatario, grazie al quale il Sistema di Interscambio riesce a recapitare il documento al cliente finale.

Non è un banale dettaglio tecnico: è un elemento importante che serve a far in modo che arrivi a destinazione, evitando dei problemi operativi. E, soprattutto, serve per garantire la compliance fiscale.

Come funziona il codice destinatario

Codice alfanumerico composto da 7 caratteri, il codice destinatario serve ad identificare il canale telematico scelto da un determinato contribuente per ricevere le fatture elettroniche.

Erroneamente si ritiene che questo codice serva a identificare una particolare partita Iva, ma non è così: si riferisce al canale di consegna che è stato scelto per ricevere la documentazione contabile.

Nel momento in cui un qualsiasi soggetto emette una fattura elettronica, attraverso il codice destinatario il Sistema di Interscambio riesce a indirizzare correttamente il documento, che verrà consegnato dove fa più comodo al destinatario.

Dopo aver sottoposto a tutti i controlli di routine la fattura, il Sdi la consegna all’indirizzo telematico scelto dal destinatario, che può essere:

  • una casella di Posta Elettronica Certificata (Pec);
  • un canale telematico specifico gestito da un intermediario abilitato.

Il sistema adottato per consegnare le fatture elettroniche porta a una scontata conseguenza: il codice destinatario di un intermediario può essere utilizzato da più clienti dello stesso operatore.

Non è quindi un identificativo univoco di un singolo contribuente, ma è lo stesso per più titolari di partita Iva.

Quante tipologie di codice destinatario ci sono

Operativamente parlando sono presenti tre tipologie differenti di codice destinatario, ognuna delle quali ha delle funzioni specifiche e viene applicata in ambiti diversi.

Codice 0000000

Quando il destinatario della fattura non è in possesso di un codice specifico o di una Pec deve essere utilizzato il codice 0000000 (sette zeri). Si trovano in questa situazione i seguenti soggetti:

  • i consumatori finali (ossia i privati);
  • gli operatori in regime di vantaggio o forfettario;
  • i piccoli agricoltori.

Questi contribuenti hanno la possibilità di scaricare la fattura elettronica esclusivamente nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate, accedendo alla sezione Fatture e Corrispettivi dove sarà necessario aprire l’ulteriore sezione Consultazione Dati rilevanti ai fini Iva.

Codice XXXXXXX

Casistica leggermente particolare è quella costituita dal codice XXXXXXX (sette X), che è stato appositamente previsto dall’Agenzia delle Entrate per quanti abbiano la necessità di emettere delle fatture elettroniche nei confronti di committenti esteri.

Questo codice destinatario, sostanzialmente, rappresenta una semplificazione, perché evita al diretto interessato di comunicare i dati all’Agenzia delle Entrate attraverso l’esterometro, riducendo gli adempimenti correlati alle operazioni internazionali.

Codice destinatario a sette caratteri

Ci sono poi i codici alfanumerici a sette caratteri personalizzati: siamo davanti alla tipologia più diffusa.

Sono quelli che vengono utilizzati dagli intermediari, da provider di servizi telematici o scaturiscono dalla registrazione degli indirizzi Pec presso la Camera di commercio.

La registrazione dell’indirizzo telematico

Spesso e volentieri i titolari di partita Iva sottovalutano una funzionalità messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate: la possibilità di registrare presso il Sistema di Interscambio l’indirizzo telematico presso il quale ricevere le fatture elettroniche.

L’operazione può essere effettuata accedendo all’area riservata dell’AdE, dove è necessario recarsi all’area Fatture e Corrispettivi. Qui è sufficiente utilizzare il servizio Registrazione della modalità di ricezione delle fatture elettroniche.

Nel momento in cui viene utilizzato questo servizio, il Sistema di Interscambio ignora completamente il codice destinatario che è stato inserito all’interno della fattura elettronica dal fornitore e consegnerà all’indirizzo associato alla partita Iva.

Come si potrà ben comprendere questa soluzione elimina completamente i rischi derivanti da degli errori di comunicazione tra cliente e fornitore. E, soprattutto, è in grado di garantire che la ricezione dei documenti vada sempre a buon fine.

Codice destinatario del cliente: come si fa ad ottenere

Ad assegnare il codice destinatario ai singoli titolari di partita Iva sono i soggetti accreditati, ossia le aziende che forniscono i servizi di fatturazione elettronica.

Il codice alfanumerico fornito dal provider può essere registrato nell’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Nel caso in cui non si dovesse conoscere il codice destinatario del soggetto a cui è necessario inviare la fattura, è possibile chiederlo direttamente al diretto interessato. In alternativa è possibile scoprirlo, ma è necessario essere in possesso della sua partita Iva.

In alternativa, accedendo al programma di fatturazione messo a disposizione nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate e inserendo la partita Iva del cliente, viene rilasciata la sua anagrafica completa, compreso il codice destinatario.

A cosa serve il Qr Code

Per facilitare la comunicazione dei dati dei singoli contribuenti, l’Agenzia delle Entrate permette di generare un codice bidimensionale, il cosiddetto Qr Code, al cui interno sono contenuti:

  • la partita Iva;
  • i dati anagrafici;
  • l’indirizzo telematico.

Per utilizzare questo servizio, il contribuente, dopo essersi loggato con le proprie credenziali digitali all’area riserva dell’Agenzia delle Entrate, può accedere al servizio Generazione Qr Code che trova nella sezione Fatture e Corrispettivi.

In un certo senso il Qr Code rappresenta una sorta di biglietto da visita virtuale che l’utente può conservare direttamente sullo smartphone o stampare su un supporto cartaceo.

Nel momento in cui il fornitore utilizza i servizi gratuiti messi a disposizione dall’AdE, i dati contenuti all’interno del Qr Code vanno a compilare in automatico le varie sezione della fattura, evitando errori di trascrizione.

Pec Vs codice destinatario, quale è più importante

Il codice destinatario viene privilegiato rispetto alla Pec. Quest’ultima deve essere indicata nella fattura elettronica solo e soltanto quando il primo è uguale a 0000000.

Essere in possesso della Pec del cliente è importante laddove ci sia la necessità di sollecitare ufficialmente un pagamento scaduto o per delle comunicazioni ufficiali.

Anche quando si passa attraverso la sezione Fatture e Corrispettivi del sito dell’Agenzia delle Entrate, l’indirizzo telematico prevale sempre sulla posta elettronica certificata.